Viareggio, peschereccio finito sugli scogli

Potenti-Montemagni (Lega): "Tragedia sfiorata, basta insabbiamenti". Presto la visita della Commissione regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2024 17:22
Viareggio, peschereccio finito sugli scogli

"La notizia della tragedia sfiorata a Viareggio, con un peschereccio finito sugli scogli in uscita dal molo dopo essersi incagliato nella sabbia all'imboccatura del porto, rattrista ma non stupisce. Purtroppo da tempo viene segnalata da più parti la situazione il problema dell'insabbiamento che sta affliggendo il porto. La Lega lo ha segnalato per anni in Regione, lo segnalano i pescatori e anche le attività. Se, come diciamo da anni, non arriverà un intervento strutturale risolutivo, invece dei consueti interventi sporadici, aumenterà il danno che viene fanno all'economia locale e alla sicurezza dei lavoratori. Possibile che la Regione sia così miope? 

Esprimiamo vicinanza ai pescatori vittime dell'incidente e saremo disponibili a portare questa battaglia anche in Parlamento nell'interesse di Viareggio e dei viareggini". Lo dichiarano in una nota i parlamentari della Lega Manfredi Potenti ed Elisa Montemagni membri delle commissioni Ambiente e Lavori Pubblici rispettivamente di Senato e Camera.

“Tanti pescatori hanno partecipato oggi alla protesta del porto di Viareggio. Il problema deve essere risolto, con soluzioni concrete perché qui ci sono in ballo molti posti di lavoro, il futuro di molte famiglie. Chiediamo alla Regione di inserire la nostra categoria tra quelle che ricevono ristori per le calamità naturali”. A dirlo è Alessandra Malfatti, presidente della Cittadella della Pesca e consigliera di Confcooperative Fedagripesca Toscana, dopo la protesta dei pescatori di stamani a Viareggio.

“Stamani abbiamo fatto vedere la situazione all'Autorità portuale, perché è giusto che tocchino con mano qual è il problema – ha aggiunto -. C'è un problema di sicurezza, in queste condizioni il porto è inagibile. Basta pensare che stamani è uscito un rimorchiatore ed è rimasto incagliato. Viareggio ha un porto importante, centrale per la Toscana”. “Chiediamo aiuto e sostegno alla Regione confidando nell’abituale disponibilità al dialogo dell’amministrazione toscana – dice Andrea Bartoli, vicepresidente di Fedagripesca Toscana - per poter tornare a lavorare in sicurezza e tranquillità”.

Nella Regione Toscana, in commissione Territorio, ambiente, mobilità, infrastrutture, guidata da Lucia De Robertis, non solo espressione di parere - sul Bilancio preventivo economico annuale 2023 e pluriennale 2023-2025 dell'Autorità portuale regionale – ma soprattutto una riflessione a tutto tondo sulla vicenda dell’insabbiamento nel porto di Viareggio, fenomeno che ha causato il naufragio contro gli scogli del peschereccio Milù l’8 gennaio scorso; con la conseguente protesta dei pescatori e con la draga che non funziona come dovrebbe.

Di “situazione inaccettabile e di necessità di rimettere i pescatori in grado di lavorare” ha parlato Massimiliano Riccardo Baldini (Lega), cui si è unito il vicepresidente Alessandro Capecchi (FdI): “dopo il naufragio all’ingresso del Porto, esprimere un parere sul bilancio preventivo 2023 è la certificazione plastica di un sistema scardinato dalla realtà”. Da qui l’urgenza di poter incidere sul piano degli investimenti e di trovare una soluzione in tempi brevi, “auspicando uno sforzo aggiuntivo per risolvere la questione”, come sottolineato da Francesco Gazzetti (Pd), cha ha anche chiesto aggiornamenti sulle realizzazioni legate agli altri scali marittimi.

“La prossima settimana propongo di poter effettuare una visita al Porto di Viareggio – ha affermato la presidente De Robertis – per renderci conto di quanto accaduto e per poter assolvere al nostro ruolo nel migliore dei modi”. Proposta accolta con favore dai commissari, accanto alla sollecitazione di Capecchi di convocare “una sessione della commissione, dedicata all’approfondimento del sistema portuale nel suo complesso”.

Nel corso dei lavori, la commissione ha anche approvato all’unanimità una mozione in merito alla valutazione sismica degli edifici pubblici dell’Alto Mugello.

L’atto, a firma dei consiglieri reggellesi Elisa Tozzi (FdI) e Cristiano Benucci (Pd), impegna il Presidente e l’esecutivo regionale a proseguire nell’attività di indagine e di verifica sugli edifici pubblici per la loro messa in sicurezza da rischio sismico, con particolare riguardo a quelli localizzati nelle aree a maggior vulnerabilità sismica, come l’Alto Mugello, per individuare le priorità di intervento e definire la programmazione di specifiche risorse da destinare all’adeguamento antisismico degli edifici esistenti e, in questo senso, a favorire la partecipazione dei comini dell’Alto Mugello al bando pubblico relativo al finanziamento di interventi strutturali di prevenzione sismica su edifici pubblici, recentemente approvato.

La mozione parte dal ricordo della scossa di terremoto che ha colpito lo scorso 18 settembre il comune di Marradi, interessando anche altri comuni della zona, per poi ricordare le azioni di ricognizione e di mappatura, operate dalla Regione, degli edifici di importanza strategica, ricadenti nelle aree a maggior rischio sismico. In particolare la mozione fa riferimento ad una deliberazione della Giunta regionale, dell’agosto del 2021, con la quale venne approvato il documento di indirizzo per la prevenzione sismica (Dips) e ad un successivo decreto dirigenziale di approvazione dell’elenco degli edifici pubblici censiti nell’ambito della ricognizione, prevista dalla suddetta deliberazione, che costituiva la base sulla quale effettuare future selezioni, finalizzate all’assegnazione di contributi per interventi di prevenzione sismica; un elenco dove comparivano dieci edifici ubicati nell’Alto Mugello.

Infine l’atto fa riferimento ai contenuti della recente delibera della Giunta regionale, dello scorso mese di novembre che, definendo i criteri e la metodologia per la selezione ed il finanziamento di interventi strutturali di prevenzione sismica su edifici pubblici, mette a disposizione 9 milioni e 955mila euro per l’attuazione del relativo bando pubblico, approvato con decreto dirigenziale dello scorso dicembre ed oggetto dell’impegnativa della stessa mozione.

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