Dallo State of the Union ai giovani laureati costretti ad emigrare per lavoro

Una due giorni fitta di iniziative e workshop organizzati dalle Agenzie nazionali Lifelong Learning Programme di INDIRE e ISFOL, per conoscere l’impatto della mobilità europea sullo sviluppo educativo e professionale dei giovani e sul grado di internazionalità dell’istruzione italiana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 maggio 2013 15:33
Dallo State of the Union ai giovani laureati costretti ad emigrare per lavoro

Leader politici ed economici dell'UE chiedono la solidarietà, l'unione politica in Europa dove Paesi del Nord Europa devono fare di più per sostenere gli Stati membri meridionali dell'UE, Emma Marcegaglia, presidente eletto della Business Europe lo ha ribadito: "Vediamo risentimento da paesi creditori a paesi debitori. Penso che non possiamo andare avanti con questo tipo di situazione e non siamo in grado di avere una forma di rapporti neocoloniali tra i diversi paesi ". Marcegaglia ha spinto per la Banca europea per gli investimenti per finanziare iniziative in campo energetico e dei trasporti per rafforzare la debole Stati membri dell'UE.

L'Europa è "troppo grande per fallire", lo hanno detto sia Marcegaglia che Joseph HH Weiler, presidente eletto della European University Institute. Weiler ha evidenziato l'aumento di partiti estremisti e l'adozione di euroscetticismo sulle politiche generali, Miguel Maduro, ministro portoghese per lo sviluppo regionale e il ministro aggiunto al primo ministro, ha detto che le elezioni del Parlamento europeo nel 2014 saràanno la chiave per il futuro dell'Europa. "La proposta di collegare il presidente della Commissione europea, con le prossime elezioni del Parlamento europeo, è un passo nella giusta direzione.

La misura in cui l'Unione sta imponendo disciplina ai suoi stati membri deve essere integrata da una maggiore scelta politica a livello UE. Si deve offrire una scelta politica. Lo Stato dell'Unione è una conferenza di un giorno che riunisce personalità politiche delle istituzioni europee e dei governi nazionali, accademici di spicco e dirigenti d'azienda per discutere lo sviluppo e il futuro dell'Unione europea. Il convegno è organizzato dall'Istituto Universitario Europeo, un centro internazionale per gli studi di dottorato e post-dottorato a Firenze. Qual è l’impatto di un’esperienza Erasmus sui futuri sbocchi professionali? E’ più facile trovare lavoro dopo un periodo di studio in Europa? Che innovazioni possono garantire le esperienze di mobilità alla didattica tradizionale? Queste sono soltanto alcune delle domande a cui si cercherà di dare risposta nella due giorni di workshop ed iniziative celebrative organizzata dalle Agenzie nazionali Lifelong Learning Programme di INDIRE e ISFOL per il Festival d’Europa 2013, in programma a Palazzo Medici Riccardi (giovedì 9 maggio) e all’ex carcere delle Murate (venerdì 10 maggio).

In quest’ambito verranno condivisi ed evidenziati, attraverso testimonianze dirette dei protagonisti, i risultati raggiunti con i programmi LLP: Erasmus, Comenius, eTwinning, Leonardo Da Vinci, Grundtvig e Visite di studio. Dal 2007 il programma ha reso possibile in Italia la mobilità transnazionale per studio, formazione e tirocini formativi di oltre 200.000 tra studenti e docenti di istituti e università italiane, apprendisti, lavoratori, persone disponibili sul mercato del lavoro (diplomati, laureati, inoccupati, disoccupati etc.) di ogni fascia d’età impegnati in attività formative, attraverso la realizzazione di oltre 6.000 partenariati di cooperazione educativa, 7.500 gemellaggi elettronici tra scuole e 500 progetti di mobilità che hanno consentito oltre 30.000 tirocini formativi in Europa.

Il primo incontro, dal titolo “Il contributo del Programma Lifelong Learning Programme alla costruzione della cittadinanza europea” e fissato per giovedì 9 maggio, dalle 9 alle 13, nel Salone Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, saranno discussi i temi dell’Anno europeo dei cittadini e, in particolare, il contributo del Programma LLP alla costruzione della cittadinanza europea. Questo con la presenza di esperti accademici e istituzionali e interventi di rappresentanti del Ministero dell’Istruzione dell’Università e Ricerca e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

La Toscana contribuirà alla nascita di una rete di imprese impegnate nella lotta alla tratta di esseri umani, rete in via di costituzione a livello europeo. Lo ha detto il presidente Enrico Rossi al termine dell’incontro con Cecilia Malmström, Commissaria europea per gli affari interni. L’incontro si è svolto questa mattina a Palazzo Vecchio, nel corso della giornata “The state of the union”, organizzata dall’Istituto universitario europero nell’ambito del Festival d’Europa.

“Apprezzo moltissimo quanto la Commissaria Malmström sta facendo per le politiche di integrazione in Europa – ha detto tra l’altro il presidente Rossi – Le ho parlato dell’impegno della Regione Toscana in questo campo. Mi sembra che sia rimasta particolarmente colpita dalla nostra legge del 2009 per l’accoglienza, l’integrazione e la tutela dei cittadini stranieri e dalla esperienza di accoglienza diffusa sul territorio dei migranti in fuga dal nord Africa”. “La Regione Toscana parteciperà poi ai comitati e forum che in Europa discutono delle buone pratiche in tema di immigrazione.

Abbiamo anche parlato dei finanziamenti necessari, che grazie al lavoro della Commissaria verranno resi più facilmente accessibili anche da parte delle Regioni”. Quanto al problema della tratta degli esseri umani il presidente Rossi ha riassunto i risultati di un progetto regionale lanciato nel 2011 coinvolgendo gli enti locali e le associazioni del terzo settore: in un anno al numero verde 800186086 sono stati segnalati 69 casi di tratta, le unità mobili territoriali hanno contattato 6082 persone mentre 304 sono state accompagnate ai servizi socio-sanitari.

Gli sportelli di ascolto hanno sostenuto 301 colloqui e sono stati attivati 197 percorsi di emergenza, prima assistenza e accoglienza in strutture.

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