Luci, suoni e piante che assorbono lo smog in piazza Beccaria

Questo pomeriggio l'inaugurazione dell’allestimento natalizio realizzato dal Comune di Firenze in collaborazione con “Passerotti Stefano – Gruppo Creativo” e col supporto di Enel, Silfi e Publiacqua.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2009 15:36
Luci, suoni e piante che assorbono lo smog in piazza Beccaria

Sarà l’assessore all’ambiente Cristina Scaletti oggi pomeriggio in piazza Beccaria, a inaugurare l’allestimento natalizio realizzato dal Comune di Firenze in collaborazione con “Passerotti Stefano – Gruppo Creativo” e col supporto di Enel, Silfi, Publiacqua. “La realizzazione proposta – spiega l’assessore Scaletti – costituisce una vera e propria innovazione nell’interpretazione di uno spazio verde e ha preso spunto da una ricerca sulle possibili nuove forme di ‘garden design’ che si stanno sperimentando in questo periodo nell’ambito del progetto europeo ‘GAD – The Fortune of Garden Art Design contemporary avant-gard’, finanziato su programma comunitario Cultura 2007/2013, del quale l’Amministrazione fiorentina è partner, insieme ai Comuni di Zografou, Tallinn e Siviglia”. In questo contesto, le quattro realtà si sono proposte di affrontare il complesso tema dell’interazione tra la progettazione di giardini e l’arte contemporanea e, con il progetto GAD, intendono valorizzare le conoscenze, le capacità e l’intelligenza esistenti nei rispettivi ambiti territoriali, per investirle in un approccio innovativo, per arrivare a realizzare un giardino che riesca a coniugare la progettazione degli spazi verdi, con le arti visive e applicate, per creare luoghi che risultino un vero e proprio connubio tra cultura e natura. “L’opportunità di partecipare a questo progetto europeo – dice ancora l’assessore Scaletti – costituisce per Firenze e per le altre città coinvolte un’occasione importante di scambio e di arricchimento ed al tempo stesso una ribalta internazionale per far conoscere angoli meno noti del territorio”. In questo senso la realizzazione natalizia proposta in piazza Beccaria, denominata Umana Botanica - Ecological Interactive Urban Space, costituisce un primo tentativo per sperimentare innovative performance sensoriali e apre la strada ad una interpretazione nuova degli spazi verdi.

La finalità dell’allestimento è quella di valorizzare l’ambiente, ponendo le basi per la Firenze del futuro nella quale la botanica entra in città da protagonista, creando spazi che si integrano sempre più con i nuovi stili di vita, generando la possibilità di una condivisione di esperienze. Viene quindi proposto uno spazio che rielabora e valorizza il passato per migliorare il futuro, ridisegnando il paesaggio attraverso, luci, suoni, percorsi sensoriali, musica e con l’utilizzo di materiali naturali come il kenaf utilizzato come una gigantesca fioriera contenente graminacee perenni dalle vellutate cime dorate.

Sulla Porta alla Croce viene proiettato un sistema di immagini interattive, create dal giovane interaction designer Giovanni Conti, che crea immagini dinamiche in grado di interagire con il rumore generato dal traffico, proporzionalmente alla sua entità. All’interno della porta invece, suoni e immagini vengono generati dal rumore prodotto dal passaggio dei pedoni e proiettati su una particolare parete naturale di Tillandsia, una pianta senza apparato radicale in grado di assorbire le particelle di smog presenti nell’aria. Il centro nevralgico dell’installazione sono le lance di luce, un sistema di canne di bambù alte 6 metri che emettono suoni e luce.

Altro elemento significativo è costituito dalle “vasche della memoria” nelle quali, sotto un sottile strato d’acqua vengono riproposti due frammenti di alcune significative opere d’arte della città: la Primavera del Botticelli e una parte del misconosciuto affresco presente all’interno della Porta alla Croce attribuito al Ghirlandaio. “Non è la prima volta nella storia che i giardini affrontano un’evoluzione radicale nella loro concezione e nella loro progettazione – conclude l’assessore Scaletti – ma è il primo esempio che questa evoluzione riguarda un’ampia convergenza artistica interdisciplinare: luci, suoni, percorsi sensoriali, impianti a verde di avanguardia.

Le nuove tendenze che vengono quindi presentate nell’occasione alla città costituiscono il primo tassello di un mosaico che, sulla spinta delle tematiche affrontate con il progetto europeo GAD, troveranno ulteriori applicazioni sia nel Giardino delle Rose, luogo deputato ad accogliere prossimamente una collezione di opere di Folon, che nel Giardino dell’Iris e in quello del Mezzetta, nei quali giardinieri, artisti e artigiani cercheranno di coniugare sapientemente la tradizione con le nuove tendenze, in un’integrazione di eccellenza per offrire nuovi spazi da restituire alla vivibilità dei cittadini e al tempo per creare luoghi dove l’arte, nelle sue varie forme, possa trovare lo spazio per esprimersi”.

(fd)

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