Matteo Renzi ha presentato il suo programma di governo

Si è aperta con la presentazione del documento programmatico 2009-2014 della giunta guidata dal sindaco Matteo Renzi la seduta odierna del Consiglio comunale di Firenze.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 ottobre 2009 20:30
Matteo Renzi ha presentato il suo programma di governo

Si è aperta con la presentazione del documento programmatico 2009-2014 della giunta guidata dal sindaco Matteo Renzi la seduta odierna del Consiglio comunale di Firenze. Un documento che trae spunto da una citazione di Giorgio La Pira, “una città non può essere amministrata e basta. Non è niente amministrare una città, bisogna darle un compito, altrimenti muore”, e si sviluppa poi attraverso 15 capitoli, dal ruolo della città alla lotta alla rendita, dalla casa allo sport (per leggerlo clicca qui). La maggioranza Apprezzamento all'intervento e le idee di Renzi è stato espresso da Francesco Bonifazi, capogruppo del Pd in Palazzo Vecchio, per raggiungere gli obiettivi però, ha aggiunto, “non è sufficiente la volontà di tutti noi, il mio impegno e quello della giunta, ma occorre una mobilitazione di volontà e di risorse che vanno aldilà di ciò che l'amministrazione comunale può fare da sola”. Giovanni Fittante ha ipotizzato la nascita di alcuni strumenti per una migliore amministrazione del territorio, non solo della città: un'agenzia di mobilità metropolitana, un'agenzia per i lavori stradali, la cessione gratuita da parte di Demanio e Ministero della Difesa degli spazi dismessi, infine, la pedonalizzazione anche di piazza della Signoria. Alcuni 'distinguo' sono stati sollevati da Stefania Collesei soprattutto sul tracciato della linea 3 della tramvia, sull'aeroporto di Peretola e sulle sorti del Meccanotessile.

Su questi punti proseguirà il dialogo col primo cittadino. “E' necessario che chi la sostiene in questo Consiglio sappia, con chiarezza, non tanto le differenze con la giunta precedente - ha argomentato Tea Albini nel suo intervento -, ma le differenze, ad esempio, con il programma del partito che qui rappresentiamo e ha contribuito alla sua elezione e più modestamente alla mia”. Il Pdl Saper far sognare e l'onestà. Sono le due capacità riconosciute a Renzi dalla vice capogruppo del Pdl Bianca Maria Giocoli. “Il problema è che ciò che ci viene proposto nelle 31 pagine della relazione è come lei stesso lo ha definito 'un racconto che proponiamo per Firenze', un bel racconto – ha aggiunto la Giocoli durante l'intervento in aula -, ma come in tutti i sogni poi ci si risveglia e la cruda e amara realtà è un’altra”. E sull'onestà: “Al punto 15.5 ha annunciato chiaramente dove vuole arrivare: questo suo mandato di sindaco di Firenze dovrà solo e semplicemente essere il trampolino per scrivere, come dice lei, una pagina nuova nella storia d’Italia.

Bersani e Franceschini possono cominciare a tremare”. Per Francesco Torselli la relazione del sindaco è un mix di slogan. Massimo Sabatini imputa “grandi temi ma pochi fatti quotidiani”. E Giovanni Donzelli ricorda come “nemmeno una parola sul disagio giovanile nel programma di mandato del sindaco, mentre giovanissimi a Gavinana si abbandonano in branco a corse autostradali, alcool e botte. Se qualche cittadino chiede rispetto, ottiene in cambio sputi e insulti.

Renzi nel frattempo però cita Platone. L'amministrazione trascura sia i cittadini che questi ragazzi. Non viene offerta un'alternativa aggregativa alla strada e non viene garantito il silenzio e il decoro. L'amministrazione di Renzi è assente e estranea, troppo presa con le sparate mediatiche su stadio, Tav e pedonalizzazione del Duomo, per accorgersi dei propri cittadini. Così i fiorentini si organizzano da soli e scrivono esposti alla Procura, come sono stati costretti a fare un centinaio di cittadini della zona di via Gran Bretagna.

E' il fallimento della politica di Renzi, proiettata sull'impatto mediatico e virtuale ma lontana dai fiorentini reali. Abbiamo presentato interrogazioni sulla situazione del branco di giovanissimi in via Gran Bretagna sia al Quartiere che al Comune per provare a sensibilizzare il centrosinistra sul tema. Forse Renzi, adesso che il tema è arrivato ai giornali si interesserà per far finta di risolverlo”. PerUnaltracittà “Il programma di mandato di Matteo Renzi non si differenzia dal suo programma elettorale, né avrebbe potuto farlo; ci conferma dunque una distanza dai Cento punti annunciati in campagna elettorale.

Rispetto a questi ho un mandato preciso, che mi viene da quelle 8.000 e più persone che mi hanno votato in quanto candidata alternativa a Renzi e al suo programma. E su questo la nostra campagna elettorale, di lista di cittadinanza composta da attivisti e attiviste di molte realtà fiorentine vive e attive, è stata assai limpida: scelte di programma, metodo di governo, idea di città alternativi alla coalizione che sosteneva Renzi”. E' la dichiarazione con cui la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo ha annunciato il suo voto contrario al programma di mandato presentato dal sindaco.

“Di motivi concreti ce ne sono molti - ha spiegato De Zordo - manca un vero piano della mobilità, non condividiamo l'idea di ampliamento dell'aeroporto di Peretola, mentre riteniamo essenziale una città meno inquinata in cui sia centrale la tutela della salute pubblica: in questo il verde urbano deve avere un ruolo essenziale. Non condividiamo il sistema di incenerimento dei rifiuti, sui quali occorre lavorare alla radice per ridurli e riciclarli, così come non ci convince un sistema di servizi gestiti dalle spa, a partire da un bene primario come l'acqua.

Non troviamo alcuna discontinuità sulle sempre più spinte esternalizzazioni dei servizi e sulla precarizzazione degli stessi lavoratori dell'amministrazione comunale. Ci trova contrari anche il mantenimento della Fortezza come polo fieristico, anziché come centro congressuale. E poi c'è tutta una serie di questioni su cui, alle dichiarazioni di principi, occorre attendere la realtà dei fatti: il recupero dei contenitori dismessi sarà finalizzato a un uso collettivo e sociale o alla speculazione? Come si affronta l'emergenza abitativa? E perché si insiste con il tunnel Tav, il tubone e la bretella mugellana? Sono grandi infrastrutture superate su su cui ora più che mai serve un completo ripensamento.

Ci preoccupa anche l'assenza di un riferimento alla vera partecipazione democratica della città”. “Credo che sia importante che all'interno di questo Consiglio si possano ascoltare voci diverse - ha proseguito De Zordo - e in questo senso penso sia bene che l'opposizione non sia solo quella della destra. Mi auguro che ci possa essere lo spazio per il confronto libero tra idee, un confronto vero e franco; credo che ci sia una parte di città che vuole far sentire qui, attraverso di me, una voce anche scomoda, che sta nel merito delle cose ma che sa anche fare delle proposte.

Questo è per me il senso di un'opposizione ferma e non pregiudiziale. Sta al sindaco dimostrare di non avere pregiudiziali verso chi con franchezza esprime posizioni diverse dalle sue”. Spini per Firenze “Sciolgo la riserva sull'atteggiamento del nostro gruppo nel senso di annunciare una dichiarazione di astensione sul programma di mandato. Questo alla luce sia della posizione presa dal gruppo Pd per un'azione comune su alcuni dei punti programmatici che abbiamo presentato sia per quanto contenuto nella replica del sindaco stesso”.

Lo ha annunciato Valdo Spini, capogruppo di Spini per Firenze, ricevendo l'approvazione del gruppo Pd. “Mi sembra che il sindaco, nella sua replica, non solo abbia dimostrato di recepire la sostanza e lo spirito dei nostri 6 punti, ma abbia allargato il discorso a dei temi più generali - ha osservato Spini -. In primo luogo ha praticamente sconfessato la risposta negativa data dalla Giunta sui locali per il cosiddetto 'funerale laico', riconoscendo la fondatezza della nostra proposta.

In secondo luogo ha dato una valutazione politica positiva del nostro atteggiamento. In tal senso la nostra convinzione è che né il centro-sinistra, né tanto meno il Partito democratico, possano risolvere da soli la crisi in cui versano. Si devono aprire al dialogo con quelle forze critiche, come la nostra, che hanno posto per tempo i temi di questa crisi”. “Per tutte queste motivazioni ci asteniamo - ha concluso -. Naturalmente questo comporterà per noi essere particolarmente vigili e particolarmente attenti che gli impegni presi dal sindaco e dalla giunta vengano realmente attuati e concretizzati”. Firenze c'è “Con i cittadini che mi hanno portato a Palazzo Vecchio mi sono impegnato a realizzare alcuni obiettivi fondamentali: combattere il degrado culturale ed economico di Firenze, fermare la tramvia a cominciare dal passaggio in piazza Duomo, bloccare la Tav iniziando dalla stazione ai Macelli.

Renzi li ha già realizzati”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di Firenze c’è in Consiglio comunale. “Il sindaco - ha affermato Razzanelli - ha pedonalizzato piazza Duomo e si è impegnato a cancellare la stazione ai Macelli, sapendo di combattere contro delle 'corazzate' come Matteoli, Martini, Conti e Moretti. Inoltre ha intrapreso un modo nuovo di dialogare con i consiglieri di opposizione che rappresentano, come il sindaco sa bene, il 53% dei fiorentini.

Con queste premesse, considerato anche che ha ereditato una situazione disastrosa dopo quindici anni di gestione Primicerio-Domenici, ho deciso di astenermi nella votazione sul programma di mandato”. “Come ho promesso ai miei elettori – ha concluso – la mia opposizione continuerà e sarà critica, ma costruttiva nell’interesse della città e dei fiorentini”. Sinistra per Firenze Ha votato a favore del programma di mandato e nell’occasione ha avanzato alcune proposte per il lavoro futuro dell’amministrazione.

Il capogruppo di Sinistra per Firenze Eros Cruccolini è intervenuto oggi nel corso del dibattito in Consiglio comunale sul programma di mandato del sindaco Matteo Renzi. “Concordo e approvo le linee programmatiche presentate dal primo cittadino aggiungendo alcune proposte per rendere la città ancora più bella e vivibile”. Prima di tutto solidarietà e integrazione per “una redistribuzione delle risorse che privilegi gli interessi collettivi anziché quelli particolari”.

E poi l’attenzione ai quartieri “riferimento importante per il governo del territorio”. “Sinistra per Firenze contribuirà al progetto di una città ‘bella’ – ha sottolineato Cruccolini – per tutti, in particolare per chi si trova in difficoltà economiche, alla ricerca di un posto di lavoro e chi ha perso il posto di lavoro. Ma bella è anche una città senza violenze e senza barriere architettoniche”. Passando poi all’aeroporto, il capogruppo di Sinistra per Firenze ha proposto l'attivazione della Legge Regionale sulla partecipazione e un invito alla Regione per una “direttissima” Firenze-aeroporto di Pisa ripristinando il check-in alla stazione di Santa Maria Novella.

Sul tema della cultura, Cruccolini ha proposto di privilegiare esperienze di produzione culturale come quella della Goldonetta e spazi per l'espressione artistica dei giovani, così come progetti sulla pubblica lettura e l'educazione permanente. E ancora sui rifiuti, il capogruppo di Sinistra per Firenze ha ribadito il progetto “Rifiuti 0” con l’obiettivo, entro 20 anni, di arrivare al superamento degli inceneritori grazie alla riduzione degli imballaggio e alla raccolta differenziata. Nel suo intervento Cruccolini si è poi soffermato sul problema casa proponendo l'istituzione di una commissione sull'emergenza sfratti insieme ai sindacati degli inquilini per trovare una urgente risposta alla questione degli sfratti per morosità.

“Sarebbe importante – ha aggiunto – che i proprietari di immobili dismessi concordassero un uso pubblico in attesa di procedere alla ristrutturazione”. Infine una doppia proposta: istituire uffici “comuni” a livello di area fiorentina con le altre amministrazioni sul tema della mobilità e della pianificazione territoriale; dare vita a un osservatorio sui servizi pubblici per la valutazione della qualità e della soddisfazione dei cittadini. Gruppo misto Questo l’intervento del consigliere Stefano Di Puccio del gruppo misto: “Come non condividere un programma cosi, completo, innovativo, coinvolgente.

Coinvolgente nel senso che finalmente rende il cittadino protagonista del governo della città e non più oggetto passivo. Ho apprezzato la volontà di ascoltare, di valutare risorse e mancanze della città, risorse che devono essere valorizzate mancanze che devono essere riempite. Ma a questa capacità di ascolto deve rispondere una capacità di risposta: risposte concrete, alle parole dobbiamo far seguire i fatti”. Ancora: “Firenze capitale della cultura della accoglienza della solidarietà, Firenze città aperta, Firenze che non si accontenti più di essere soltanto Firenze, ma si metta in gioco, e si confronti con le altre capitali d’Europa.

Inutile ripetere quanto già è stato detto da lei signor sindaco e dai miei colleghi consiglieri che mi hanno preceduto, le idee i suggerimenti che avrei da fare le riservo al lavoro di commissione. Sono sicuro che le promesse fatte verranno mantenute, me ne faccio carico, come ha fatto lei poco fa. Abbiamo cinque anni davanti non dobbiamo sprecare nemmeno un minuto. Io sarò portavoce non solo di coloro che mi hanno votato ma anche degli altri cittadini che come tali hanno aspettative del tutto legittime nei confronti del governo della città, Sarò vigile, e non vigilino, severo e puntuale più dei colleghi dell’opposizione, le responsabilità che ho assunto a nome suo con la mia carica mi impongono di esserlo”. “Ho apprezzato molto la visione a 360 gradi delle problematiche della città, ma ritengo che un occhio di maggior riguardo debba essere dedicato al problema degli anziani.

Anziani che per qualcuno sono i nonni per altri i genitori, ma prima o poi, ce lo auguriamo, saremo noi. Raccomando dunque che quanto non detto esplicitamente nel programma, sia davvero trattato con la stessa anzi con maggiore attenzione degli altri problemi della città. Ho fiducia nel suo programma, per questo avrà l’approvazione del mio gruppo. La sveglia l’abbiamo sentita, adesso dobbiamo alzarci e cominciare a lavorare. Non possiamo far tardi”.

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