"Un piano straordinario per le nuove generazioni"

La richiesta al governo da parte di tutti i Garanti regionali per l'Infanzia e l'Adolescenza. "Le scuole paritarie rappresentano una componente importante del nostro sistema educativo e formativo e vanno aiutate"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 giugno 2020 17:53

Firenze – “Sentiamo l’esigenza di ripartire da un piano straordinario per l’infanzia e l’adolescenza che, in maniera organica, tenga conto della necessità di dedicare maggiori risorse finanziarie, umane e strumentali al mondo scolastico e agli enti locali attuatori delle politiche per la famiglia per l’infanzia e l’adolescenza. Riscontriamo, con allarme, la mancanza di indirizzi sugli interventi scolastici e su quelli socio-educativi, in particolare nella fascia 0-3 anni e 4-6 anni”.

È l'incipit della lettera inviata al primo ministro Giuseppe Conte, alla ministra dell'istruzione Lucia Azzolina e al presidente di Anci Antorio Decaro dalla Garante regionale della Toscana, Camilla Bianchi, e dagli altri Garanti regionali dell'infanzia e dell'adolescenza (Ludovico Abbaticchio - Garante Regione Puglia; Fabio Biasi - Garante Provincia Autonoma di Trento; Grazia Maria De Matteis - Garante Regione Sardegna; Mirella Gallinaro - Garante Regione Veneto; Clede Maria Garavini - Garante Emilia Romagna; Vincenzo Giuliano - Garante Regione Basilicata; Daniela Höller - Garante Provincia Autonoma di Bolzano; Francesco Lalla - Garante Regione Liguria; Leontina Lanciano - Garante Regione Molise; Antonio Marziale - Garante Regione Calabria; Jacopo Marzetti - Garante Regione Lazio; Andrea Nobili - Garante Regione Marche; Paolo Pittaro - Garante Regione Friuli Venezia Giulia; Giuseppe Scialla - Garante Regione Campania; Ylenia Serra - Garante Regione Piemonte).Nella missiva si manifesta “l’esigenza, in questo delicato momento di ricostruzione successivo alla lunga fase emergenziale del Covid-19, di richiamare l’attenzione del Governo sul tema della ripartenza dell’attività scolastica e sul benessere complessivo di bambine e bambini, ragazze e ragazzi”.“È del tutto evidente – continua la nota - che in questa fase è in atto lo sforzo, condiviso da tutti gli attori istituzionali, di bilanciare il perseguimento della tutela del diritto alla salute delle persone di minore età con i diritti alla socializzazione, all’istruzione, al gioco, tutelati dalla nostra Carta Costituzionale e dalla Convenzione di New York”.“Riteniamo, dunque, necessario ripartire da una visione unitaria dell’infanzia e dell’adolescenza che riconnetta la dimensione della scuola e dell’istruzione, con quella della famiglia, del lavoro e delle comunità locali, dell’ambiente e degli spazi aperti”.

“La scuola – scrivono i Garanti - contribuisce in maniera significativa a rafforzare nelle bambine e nei bambini, nelle ragazze e nei ragazzi il senso di appartenenza alla comunità”.Il documento, “frutto di un appassionato confronto”, richiama una serie di “questioni nodali” che i Garanti ritengono necessario “affrontare”. Tra queste l'esigenza di “linee guida nazionali che tengano conto dei bisogni e delle peculiarità delle differenti età e dei diversi cicli di studio”; “l'opportunità, dal punto di vista didattico, di privilegiare attività all’aperto, lezioni in spazi più ampi, efficientando la rete degli edifici scolastici, anche quelli oggi in disuso”; ”la riduzione del numero degli alunni per classe”; “la valorizzazione delle sperimentazioni della didattica a distanza (DAD) all’interno di un approccio multicanale che continui a prediligere quella in presenza"; "la rapidità di maggiori investimenti nell'edilizia scolastica e nella dotazione tecnologica - informatica"; "la creazione per ogni istituto scolastico di un presidio socio-psico-pedagogico a sostegno degli alunni, delle famiglie e del personale docente"; "nuove assunzioni di personale docente e non docente"; "nuovo impegno per il contrasto alla povertà educativa”; “stanziamenti economici per promuovere i percorsi formativi di minori con disabilità”.I Garanti segnalano inoltre la “condizione di forte emergenzialità in cui versano le scuole paritarie, in particolar modo quelle dell’infanzia, che rappresentano una componente importante del nostro sistema educativo e formativo” per le quali ritengono “necessario prevedere un adeguato sostegno”.La nota si conclude con una richiesta di incontro per approfondire i tanti temi segnalati “fondamentali per la ripresa e lo sviluppo del nostro Paese”.

In evidenza