Trasporti: il Tar sospende il giudizio, ma la Regione decide per la firma di aggiudicazione

La Pietra (FdI): "Da Rossi forzatura inaccettabile". Denuncia video e interrogazione di Fratelli d'Italia alla Camera: "Concorrenza violata dai francesi?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 febbraio 2020 21:12
Trasporti: il Tar sospende il giudizio, ma la Regione decide per la firma di aggiudicazione

Mentre il Tar ha deciso di non esprimersi sul futuro del Trasporto Pubblico Locale della Toscana, il presidente della Regione Rossi ha annunciato di voler firmare l’aggiudicazione entro marzo, indipendentemente dal pronunciamento del tribunale amministrativo.

"Una decisione discutibile non soltanto sul piano giuridico, ma ancora di più su quello politico". A dirlo il senatore di Fratelli d'Italia, Patrizio La Pietra. In particolare il senatore toscano osserva che forse il Tar ha deciso di "prendersi altro tempo per emettere il proprio giudizio per la complicata situazione riguardante la gara regionale sul TPL che, da una parte, vede Mobit, consorzio che riunisce le aziende di trasporto storiche della Toscana e, dall'altra, le Autolinee Toscane che rappresentano RAPT l’azienda di stato francese dei trasporti".

A sua volta, spiega La Pietra, "la Regione Toscana anzichè avere un atteggiamento imparziale, a tutela dei cittadini toscani, si comporta come se fosse parte in causa decidendo per l'aggiudicazione. Una decisione gravissima da parte di una Giunta ormai politicamente delegittimata a compiere qualsiasi atto, a soli trenta giorni al voto, e che porterà la Regione ad impegnarsi per i prossimi anni in barba a chi subentrerà e agli stessi cittadini toscani, che con il loro voto potrebbero decidere per un cambio radicale del governo regionale". "Perciò, l’atteggiamento di Rossi è incomprensibile, inqualificabile e inaccettabile sul piano politico.

Fratelli d’Italia lotterà per impedire la svendita del nostro sistema di trasporto pubblico locale a chi vuole sfruttare soltanto l’aspetto economico, scaricando sui Comuni tutti i costi e le spese che saranno necessari per garantire un servizio efficiente" conclude il senatore di FdI.

"Odiosi intrecci hanno portato all'affidamento del trasporto pubblico locale toscano ai francesi. Dal punto di vista giudiziario sarà la Magistratura a valutare, sul piano politico chiediamo al governo se i legami fra la Regione, Ratp e il Partito democratico siano tali da aver garantito una regolare concorrenza nello svolgimento della gara". A chiederlo in una interrogazione alla Camera è il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, che in un video pubblicato su Facebook denuncia i rapporti intercorsi, a vario titolo, fra numerosi soggetti, consulenti, o dipendenti pubblici e l'azienda francese proprietaria di Autolinee Toscane, il soggetto vincitore della gara.

"E' quantomeno imbarazzante che nella commissione di gara ci fossero persone che hanno lavorato per società di Ratp - sottolinea Donzelli - così come alcuni consulenti dei francesi abbiano ricevuto incarichi negli anni dalla stessa Regione Toscana. Fra i personaggi coinvolti spuntano consulenze, incarichi, sponsorizzazioni. Come quella effettuata da Gest, società del gruppo Ratp che gestisce la tramvia di Firenze, alla festa dell'Unità di Firenze del 2015, anno di aggiudicazione della gara.

La sinistra si è ancora una volta mostrata incapace: da allora l'aggiudicazione del trasporto pubblico ai francesi è in una selva di ricorsi giudiziari - conclude Donzelli - a prescindere da come finirà, noi pretendiamo la massima trasparenza".

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