Tramvia e cantieri, commercianti e residenti indiavolati

Confcommercio Firenze: “Finalmente delle proposte concrete per sostenere i commercianti danneggiati dai lavori"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 gennaio 2015 16:38
Tramvia e cantieri, commercianti e residenti indiavolati

I cantieri danneggiano l'equilibrio commerciale della città dividendo buoni e cattivi imprenditori a seconda delle strade in cui si trovano le attività; oramai lo sostengono tutti, e la stessa Amministrazione fiorentina lo ha ammesso promettendo ad inizio lavori persino delle Gigantografie con i volti dei commercianti che sarebbero rimasti coperti dalle transenne (ma che fine hanno fatto?). C'è chi resta tagliato fuori, ma anche chi si ritrova più clienti di prima.

Sarà il caso di chiedere a questi una penale per 'sottrazione di cliente'? Questo per quanto riguarda il commercio che si basa tutto sul passaggio, per il quale si paga una sostanziale differenza di prezzo nel canone locativo o nell'acquisto del fondo. E per la civile abitazione? Tasi e Tari ad esempio.. "Ma proprietario ed inquilino si ritroveranno tra tre anni la Tramvia sotto casa" commenta qualcuno, stessa lungimiranza che potrebbe valere per il commerciante.

"Ma il commerciante non è detto che ci arrivi", il residente invece ha stretto un patto con il diavolo?Le "guerre tra poveri" nascono dalla classificazione della società tra buoni, brutti e cattivi. Sgravi fiscali dunque sono stati richiesti per le imprese danneggiate dai cantieri per la Tramvia. “E’ da tempo che sosteniamo la necessità di aiuti ai negozianti che lavorano lungo i tracciati delle future linee del tram.

Ci fa piacere che finalmente qualcuno parli di proposte concrete, come l’annullamento della Cosap e della Tasi, e che soprattutto faccia dei numeri” così il presidente di Confcommercio Firenze Jacopo De Ria. Che aggiunge: “Adesso attendiamo la risposta dell’amministrazione. Basta con le dichiarazioni. Servono fatti concreti. I commercianti non possono più attendere. Bisogna affrontare il problema velocemente, altrimenti si rischia davvero di andare incontro ai primi licenziamenti o, peggio ancora, alle prime chiusure”.

Ma di cosa parla Confcommercio? Di un vero e proprio regolamento, sull’esempio di quanto fatto in altre città d’Italia, per stabilire tempi, modi e percentuali degli sgravi da applicare a commercianti e artigiani che subiscano danni a causa dei cantieri delle opere pubbliche. Lo ha preparato, inserendolo in una proposta di delibera di consiglio comunale, il gruppo di Forza Italia, capitanato da Marco Stella."Il regolamento, che passerà all’esame delle commissioni consiliari prima di arrivare (indicativamente entro il mese di gennaio) al voto in consiglio comunale, prevede un tetto massimo di 10mila euro annui di sgravi per ogni impresa che si trovi a subire le limitazioni imposte da un cantiere per un’opera pubblica che duri più di sei mesi (come previsto dalla legge 549 del ’95).

Questi gli sgravi: esenzione totale della Cosap; esenzione dell’imposta sulla pubblicità (anche per le eventuali insegne provvisorie nel periodo del cantiere); riduzione fino all’80% della Tari; riduzione fino al 100% della Tasi (ma solo nel caso in cui l’immobile sia di proprietà del commerciante o artigiano che vi esercita l’attività)"

Ed un residente circondato dai cantieri? Per i proprietari o inquilini delle strade coinvolte a quanto pare non vale lo stesso principio del 'danneggiamento'. La giurisprudenza insegna che non esiste solo il danno economico quantificabile e risarcibile. Chi affitta un fondo ad un artigiano e se lo ritrova vuoto perché l'artigiano non ha più clienti e non può più pagare l'affitto, che alternativa ha, si attacca al tram? 

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