Festival Puccini: il tenore si infortuna sul palcoscenico durante la rappresentazione di Turandot

Spandau Ballet in concerto a Torre del Lago domenica 9 agosto alle 21.30

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 agosto 2015 17:16
Festival Puccini: il tenore si infortuna sul palcoscenico durante la rappresentazione di Turandot

L’ incidente è avvenuto durante la scena finale della rappresentazione di Turandot al Festival Puccini di Torre del Lago, proprio sulle ultime battute dell’Orchestra, causato da un possibile guasto alla piattaforma elevatrice per il sollevamento del trono sul quale appare in scena l’Imperatore Altoum, interpretato da Marco Voleri.

L’incidente le cui cause sono ancora in corso di accertamento tecnico, ha provocato la caduta del trono sul quale era seduto il tenore da un’altezza di circa mt. 1,90. Immediati i soccorsi e il ricovero presso l’Ospedale Unico della Versilia dove Voleri è giunto in costume e trucco di scena e dove sono stati prestati subito i primi soccorsi. Trattenuto per tutta la notte è stato dimesso oggi (sabato 8 agosto) dall’Ospedale Versilia e trasferito nell’Ospedale della sua città a Livorno con una prognosi di 30 giorni per la frattura della quarta vertebra lombare.

Tanti gli attestati di solidarietà e vicinanza al tenore, dal Sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, alla nipote del Maestro Simonetta Puccini che assisteva allo spettacolo e i tanti colleghi che con Voleri erano in scena dal soprano Giovanna Casolla al tenore Rubens Pellizzari, al direttore d’orchestra Bruno Nicoli, al regista Angelo Bertini, mentre a dare conforto a Voleri sono subito accorsi il vice sindaco del Comune di Viareggio Rossella Martina, il Presidente del Festival Puccini Alberto Veronesi, il direttore generale Franco Moretti.

Il Festival Puccini prosegue regolarmente, questa sera, con la rappresentazione di Madama Butterfly e domani con il Concerto degli Spandau Ballet per poi riprendere il 14 agosto con il cartellone della lirica Madama Butterfly (in replica 22 e 29 agosto), Tosca (15-21-30 agosto) e con le rappresentazioni di Turandot (16-23 e 28 agosto).

Una delle opere liriche più popolari, un titolo che conquista il pubblico di tutto il mondo per la poesia e la drammaticità che contraddistinguono la storia d’amore della sventurata Cio Cio San. Madama Butterfly, terzo titolo in cartellone a Torre del Lago in scena sabato 8 agosto alle 21.15, è il Puccini della prima maturità che riflette quella voglia di esperienze esotiche, di gran moda a fine ‘800, che il compositore volle mettere in musica dopo aver assistito a Londra alla rappresentazione del dramma teatrale di David Belasco.

Il 61° Festival Puccini propone la ripresa dell’interessante lettura di Renzo Giacchieri regista di lunga carriera e interprete tra i più sensibili del melodramma e cultore del rispetto della tradizione e della fedeltà al libretto. La sua lettura del capolavoro pucciniano – Giacchieri firma regia, scene e costumi - è ispirata ai grandi artisti giapponesi Hokusai e Horunohu e al Teatro Kabuki e porta in scena i segni chiari, evidenti e puntuali del Giappone, come pure i segni delle due culture contrapposte ed inconciliabili, l’oriente e l’occidente.

Un allestimento già apprezzato nella scorsa edizione del Festival di Torre del Lago e coprodotto con Abao Opera per la messa in scena a Bilbao dove è stato salutato da grandi consensi di pubblico e critica. Protagonista nel ruolo di Cio Cio San, il soprano lucchese Silvana Froli che torna a calcare le scene del Gran Teatro di Torre del Lago. Insieme a lei il tenente Pinkerton interpretato dal bravissimo tenore Leonardo Caimi, anch’egli già apprezzato sul palcoscenico del Festival Puccini in diversi ruoli pucciniani.

Nel ruolo di Sharpless il baritono Alberto Mastromarino mentre Suzuki sarà Laura Brioli. Sul podio Francesco Ivan Ciampabacchetta sapiente e affidabile, giovane direttore tra più attivi sulla scena, che debutta alla direzione del capolavoro Pucciniano proprio nel teatro di Puccini dove ha già affrontato con successo il debutto di Turandot. Ad arricchire le suggestioni dello spettacolo la cura dei movimenti mimici e le coreografie affidati a Hal Yamanouchi attore, doppiatore e performer giapponese naturalizzato italiano, dove da quasi quarant'anni.

Completano il cast Nicola Pamio Goro – Pedro Carrillo il Principe Yamadori Angelo Nardinocchi lo zio Bonzo –Stefano Marchisio il commissario Imperiale – Matteo Nardinocchi l’ufficiale del registro – Marika Spadafino Kate, Donatella De Caro la madre, Anna Russo la zia, Gelsomina Troiano la cugina e Zhiqiang Jin Yakusidè. Il disegno luci è firmato da Valerio Alfieri. Assistente alla regia Luca Ramacciotti . Il Coro del Festival Puccini è istruito da Francesca Tosi.

Il tempio dell’opera pucciniana si trasforma e sposa per una notte le sonorità anni ‘80 in occasione del concerto degli Spandau Ballet. Per la prima volta sulle rive del Lago di Massaciuccoli, la band capitanata dal front man Tony Hadley arriva a Lucca domenica 9 agosto con il “Soul Boys of the Western World Tour”. Al fianco di Hadley la formazione storica formata da Steve Norman, John Keeble, Martin e Gary Kemp. La band inglese, simbolo del pop elegante e raffinato degli anni ’70-’80 (25 milioni di dischi venduti e 23 singoli di successo mondiale), si era riunita l’ultima volta nel 2009 registrando il tutto esaurito. In vista del loro ritorno in Italia, gli Spandau hanno presentato qualche mese fa “Steal”, il singolo estratto dall’album “The very best of Spandau Ballet: The Story” registrato con il loro leggendario produttore Trevor Horn.

Sul palco del Gran Teatro all’aperto tornano quindi le grandi hitnew romantic e le canzoni che hanno fatto della band una pietra miliare di quel decennio straordinario,pionieri di un genere pop segnato da leggere venature di rock e spiccatamente soul nelle melodie vocali e nell'uso del sax. I cinque erano stati in Italia l’anno scorso al Festival di Roma per presentare il film "Soul Boys of the Western, World Spandau Ballet: Il Film", dove viene raccontata la loro ascesa: da ragazzi cresciuti nel contesto sociale operaio a nord di Londra, al raggiungimento del successo internazionale, con brani passati alla storia come True e Through the Barricades.

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