Stoccaggio reperti archeologici, novità in Toscana

Firmato un accordo fra l'Interporto della Toscana Centrale e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 dicembre 2021 11:01
Stoccaggio reperti archeologici, novità in Toscana

E’ stato firmato nella sede di Palazzo Pitti a Firenze l’accordo fra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e l’Interporto della Toscana Centrale, che prevede la messa a disposizione da parte del polo logistico di Prato di spazi e di due container per lo stoccaggio dei reperti archeologici. Si tratta di materiale proveniente dagli scavi etruschi, che verranno messi in sicurezza all’interno dei container in attesa di essere sottoposti agli approfondimenti tecnici da parte del personale della Soprintendenza. I container saranno collocati all’interno di un’area di proprietà dell’Interporto della Toscana Centrale, nelle vicinanze della zona del Mulino.

Alla firma dell’accordo per la Soprintendenza erano presenti il soprintendente di Prato, Firenze e Pistoia Andrea Pessina e Gabriella Poggesi, mentre per il polo logistico di Gonfienti c’era il direttore Daniele Ciulli. La collaborazione si inquadra in un rapporto di sintonia che si è instaurato fra le parti negli ultimi anni, e che adesso porterà nei primi giorni del 2022 alla messa a disposizione dei due container.

“L’Interporto della Toscana Centrale è da sempre molto attento agli aspetti culturali del territorio dove risiede – dice il direttore Daniele Ciulli -. E quindi ben venga la possibilità di potere dare il nostro contributo di fronte a una necessità che ci è stata espressa direttamente dalla Soprintendenza. L’Interporto di Prato è sempre presente di fronte alle richieste della città”. 

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