Sanità: come fronteggiare la carenza di personale nelle aziende regionali?

Stefania Saccardi ha risposto all’interrogazione di Paolo Sarti e Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra) e di Monica Pecori (gruppo misto/Tpt), che si sono dichiarati insoddisfatti. L’assessore al diritto alla salute risponde anche a un’interrogazione del consigliere Paolo Marcheschi sul concorso infermieri, A Lucca manca personale a radioterapia, con tempi di attesa allungati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 settembre 2019 23:45
Sanità: come fronteggiare la carenza di personale nelle aziende regionali?

Firenze– “Da parte della Regione non c’è alcuna volontà di tagliare personale sanitario o di impedire nuove assunzioni. La nostra indicazione alle Aziende sanitarie è stata quella di coprire per intero il turn-over e di non diminuire i primariati e, là dove ci fossero posizioni scoperte, di sostituirli”. Lo ha detto l’assessore alla Sanità, Stefania Saccardi, rispondendo a una interrogazione dei consiglieri di Sì-Toscana a Sinistra, Paolo Sarti e Tommaso Fattori, e della consigliera Monica Pecori (gruppo Misto/Tpt) a proposito della carenza di operatori socio-sanitari e di personale amministrativo all’interno del Servizio sanitario, situazione che è andata ulteriormente aggravandosi nel periodo estivo.

L’assessore Saccardi ha inoltre ricordato che “sul tema delle assunzioni del personale sanitario la normativa nazionale non prevede limiti nel numero degli assunti, ma impone un tetto di spesa per il personale”.

“Sono soddisfatto della risposta in termini generali, ma insoddisfatto riguardo ai problemi di carenza del personale sanitario nella Azienda sanitaria Nord ovest, su cui non ci sono stati forniti chiarimenti”, ha esordito Paolo Sarti nella sua replica. “Come scritto nell’interrogazione – ha aggiunto, - ricordo che nelle aziende Toscana centro e Nord ovest è stato dichiarato lo stato di agitazione per le carenze di organico non solo infermieristico e Oss, ma anche tecnico. Negli ultimi tempi, soprattutto per far fronte agli accresciuti bisogni estivi, abbiamo assistito all’assunzione di solo 70 figure, tra infermieri e Oss, e molto spesso con contratti di lavoro interinale o a tempo determinato. Servirebbe, invece, una programmazione regionale di assunzioni che agisca in una prospettiva di medio-lungo periodo e non solo in chiave emergenziale”.

“Il concorso per infermieri ha seguito un percorso del tutto trasparente e corretto, nella forma e nella sostanza, non necessita di alcuna rettifica e può procedere speditamente. È, oltre che legittimo, il solo modo per poter garantire la necessaria copertura dei fabbisogni delle aziende sanitarie nei tempi necessari”. Ha risposto così l’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi, all’interrogazione del consigliere Paolo Marcheschi (FI) sulle irregolarità del concorso pubblico unificato per titoli ed esami per la copertura di due posti di collaboratore professionale sanitario infermiere.

Tale concorso è stato bandito da Estar, l’ente di supporto tecnico amministrativo regionale, che ha creato al proprio interno un gruppo di lavoro, costituito da professionisti infermieri esperti indicati da ciascuna azienda. Sono state così individuate 19 domande mal formulate, che potevano indurre in errore i partecipanti, e sono stati emanati gli opportuni correttivi, reintegrando nell’ammissione tutti coloro che, anche solo potenzialmente, potessero non aver conseguito un punteggio adeguato per il superamento della preselezione.

Il totale degli ammessi è stato perciò portato ad un totale di 7.800. Secondo l’assessore l’affidamento di tutte le procedure selettive e concorsuali ad un unico ente esterno ha consentito di incrementare in modo significativo le capacità del sistema: nel 2018 sono state bandite ed espletate 100 procedure concorsuali, con 8.276 candidati ammessi. Nel 2019, ad oggi, le procedure già bandite e in corso sono 134. Di queste per 101 sono già scaduti i termini di presentazione delle domande e risultano ammessi 18.614 candidati. Le metodologie introdotte nelle varie fasi (uso di procedure informatizzate per la raccolta e gestione delle domande, per la loro correzione, sperimentalmente per la loro esecuzione, standardizzazione e completa tracciabilità di tutto il percorso), inoltre, è garanzia assoluta di indipendenza e di trasparenza.

“Il sito Estar è riconosciuto a livello nazionale come l’unico punto di riferimento per conoscere le opportunità di lavoro nel sistema sanitario della Toscana, come dimostra l’incremento delle domande da tutta Italia – ha concluso l’assessore Saccardi. - I tempi di realizzazione dei concorsi, anche per i profili che comportano grandi numeri, si è drasticamente ridotto. Non proseguire su questo percorso, d’altra parte sempre migliorabile con l’esperienza, avrebbe un impatto estremamente negativo sulle risorse per il sistema e sulle opportunità di lavoro dei cittadini, oltre a disperdere il lavoro fatto per aumentare il livello di garanzia dell’indipendenza e della trasparenza di tutte le procedure messe in atto”.

“È palese che ci sono stati degli errori, conclamati, clamorosi, ammessi anche da Estar. Non c’era bisogno di esperti per capire che quelle diciannove domande erano poste male - ha replicato Paolo Marcheschi, dichiarandosi insoddisfatto. – Più in generale, quello che si contesta da parte di centinaia di partecipanti, che fanno concorsi in tutta Italia, è la scarsa trasparenza e la palese inadeguatezza nello svolgimento delle prove: non c’era la possibilità di usare il tablet, le domande erano cartacee e diverse per ciascuna sezione. Si fa un concorso come si faceva dieci anni fa”. A suo parere, inoltre, “il rimedio è peggiore del male” e sarebbe opportuno fare come ha fatto la regione Emilia Romagna, che ha ammesso tutti, invece “di prendersi i ricorsi, che bloccano le graduatorie”.

“Se si parla di cura e prevenzione dei tumori non si possono accettare ritardi, in nessun caso. E’ assurdo che reparti così delicati possano andare in affanno, trovarsi senza personale all’improvviso, provocando l’allungamento delle liste di attesa di intere settimane. La tempestività è essenziale per la lotta ai tumori”. Lo dichiara il segretario della Uil Pensionati di Lucca, Guido Carignani, che denuncia un fatto estremamente grave che si è verificato nell’ultimo periodo in Lucchesia, a causa della gestione del personale da parte dell’azienda Usl Toscana nord Ovest: “Il reparto di radioterapia, dedicato ai pazienti affetti da tumore, leucemia e altre gravi patologie, si è trovato con un ridotto numero di personale a causa di problemi organizzativi che ci sono stati nelle passate settimane – dichiara -.

C’è stato un decesso, poi una aspettativa, che si sono sommati alle normali difficoltà di gestione fra ferie e riposi. Il risultato, quindi, è che l’intero reparto è finito sotto organico: si sono allungati i tempi di attesa per i trattamenti e le terapie dei pazienti malati di tumore. Una situazione caotica che non ha fatto altro che portare ulteriore malessere ai cittadini e, ovviamente, anche al personale in servizio. Tante persone, affrante, si sono rivolte anche al nostro sindacato per lamentarsi e per capire che cosa stesse succedendo.

D’altronde hanno le mani legate, si sono sentiti impotenti di fronte alla malattia e abbandonati dal servizio sanitario quando sappiamo tutti che la malattia tumorale prima si tratta, e si scopre, e meglio è”. L’appello della Uil Pensionati è rivolto alla direzione della Usl Toscana Nord Ovest: “Bisogna dare sicurezza all’organico di un reparto così delicato, in modo da trovarsi mai in affanno, andare a stabilizzare i precari. Perché anche stavolta per tamponare l’emergenza sono state fatte delle assunzioni che non sono andate ancora a regime.

Non solo. Siamo convinti – conclude il segretario – che si debba riportare l’organico ai numeri di una volta in modo da poter far lavorare il reparto almeno sulle 12 ore, se non addirittura fino alle 23, come era una volta a Campo di Marte. Servono più prestazioni, rapide e garantite, per i malati di tumore. Sia per i cittadini lucchesi sia per i pazienti che arrivano da fuori, con interventi e trattamenti al massimo entro 15 giorni”.

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