Poste Italiane: dal regno delle comunicazioni alla giungla delle icone

L'azienda sempre più lontana dal cittadino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2017 20:52
Poste Italiane: dal regno delle comunicazioni alla giungla delle icone

Poste Italiane è stato sinonimo per tanto tempo di comunicazioni. Inscindibile unione perché dai loro uffici partivano e arrivavano informazioni di tutti i tipi. Poi l’era digitale ha modificato questo servizio, ma alcuni particolari documenti, informazioni e oggetti passano ancora tra le maglie delle Poste Italiane con tutte le anomalie e disservizi cronici di una struttura nazionale troppo lenta e difficile da gestire. L’attualità pretende tempi adeguati al ritmo e alla velocità dello stile di vita.

E le Poste Italiane fanno sempre fatica a fornire un servizio soddisfacente.

Purtroppo i tentativi di allinearsi ad un mondo in continuo cambiamento riesce sempre difficile ad una macchina così strutturata e pesantemente difficile al cambiamento.

Soprattutto le scelte e le preferenze per inserirsi all’interno di un mondo iconico sono sempre disperatamente tristi e distanti dall’immaginario collettivo. Così le ultime opzioni in fatto di comunicazione sono una raccolta di tentativi fallimentari. Due situazioni macroscopiche per tutte:

Il pannello per il ritiro del numero collegato ai pannelli luminosi di informazione e i francobolli appena usciti.

Il pannello touch è un totem luminoso con l’elenco dei vari servizi da selezionare. Sarebbe facile utilizzarlo se a lato non ci fosse un simbolo che getta i più nell’angosciosa decisone se quella piccola icona corrisponde veramente al servizio richiesto. Non è un caso se in una cittadina al centro della Valdelsa gli impiegati si fanno carico di chiamare a voce alta il numero e le caratteristiche del servizio. Quante volte davanti a quel totem stazionano le persone nel tentativo di tradurre quel piccolo, troppo stilizzato, simbolo!

Questo stato, a parte gli impiegati che vedono lo smarrimento degli utenti, non sembra preoccupare l’azienda Poste Italiane che da poco ha immesso sul mercato dei francobolli senza il relativo prezzo come storicamente è avvenuto. Per capire se si è comprato il francobollo giusto, equiparato al servizio richiesto, si deve imparare a riconoscere la figurina stampata sopra.

Quale sarà la prossima sorpresa? Un dizionario per tradurre le icone o un vademecum per scegliere altri fornitori più efficienti e più trasparenti? 

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