Nuovo Stadio, via la Mercafir: operatori in imbarazzo

I grossisti: "Ci sono altri interessi dietro?". Preoccupa la nascita del nuovo Centro Commerciale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 dicembre 2015 14:17
Nuovo Stadio, via la Mercafir: operatori in imbarazzo

La scelta comunicata dal CdA, dopo lo studio effettuato da Mercafir, della nuova sede per il futuro del Centro Alimentare Polivalente "mette gli operatori in grande imbarazzo rispetto all'amministrazione comunale e rispetto ai vertici della società, gettando il nostro lavoro in pasto a un futuro nebuloso e privo di certezze" così commenta l'Associazione Grossisti Ortofrutticoli Firenze.

"Siamo sempre stati informati ma mai coinvolti e considerati sulle decisioni da prendere su un progetto che riguarda il futuro delle nostre aziende. Non che fosse dovuto, ma ascoltare le nostre opinioni rispetto a necessità e volumetrie sarebbe stato quantomeno auspicabile per procedere serenamente in un progetto complesso che non troverà una soluzione rapida e indolore. Se fosse stato condiviso sarebbe stato più facile cercare di trovare insieme una soluzione ai molti problemi che adesso sembrano ostacoli privi di sviluppo"

"A questo punto è necessario che ciascuno si assuma le proprie responsabilità, nella piena consapevolezza degli effetti che tali decisioni produrranno. Vogliamo sottolineare che l'area messa a disposizione nella precedente variante urbanistica - seppure anche in quel caso senza aver ricevuto la nostra approvazione - era tuttavia sufficiente alle esigenze del nuovo stadio con annessa cittadella viola: quello stesso spazio è bastato per la realizzazione dello Juventus Stadium a Torino".

"Perché a Della Valle non basta? Ci sono altri interessi dietro?" domanda il Presidente A.G.O.Fi, Guido Fanti

"In realtà il nostro timore è che si prenda a pretesto lo stadio per offuscare l’interesse principale dell'iniziativa, quello cioè di costruire uno straripante centro commerciale. Tutto questo a nostro avviso mortifica e mette a rischio non solo lo sviluppo di un grande centro alimentare polivalente e ciò che ne consegue in termini occupazionali ma anche e soprattutto - concludono - una parte consistente del tessuto economico fiorentino".

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