'Albero dei Tutti' inaugurato a Firenze

Opera artistica itinerante, simbolo della lotta alla criminalità attraverso il ricordo tangibile delle sue vittime

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 giugno 2023 11:35
'Albero dei Tutti' inaugurato a Firenze

Nel trentesimo anniversario delle stragi mafiose d’Italia, che hanno così duramente colpito le comunità di Firenze, Roma e Milano un anno dopo Palermo con le stragi di Capaci e via D’Amelio, Firenze ha reso ancora una volta omaggio alla memoria di tutte le vittime.

Con una cerimonia, alla quale, oltre al Questore Maurizio Auriemma, hanno preso parte le rappresentanze di tutte le Autorità civili e militari, degli Uffizi, della Galleria dei Georgofili, dell’Ateneo fiorentino, il presidente della Fondazione CR Firenze e il curatore generale della Fondazione Falcone Alessandro de Lisi è stata inaugurata, all’interno del Giardino dell’Orticoltura del capoluogo toscano, in prossimità del piazzale di fronte al Tepidarium del Roster, l’esposizione dell’opera dell’artista Gregor Prugger dal titolo L’albero dei Tutti, i cui rami rappresentano con delle sculture il ritratto delle vittime della mafia, dai troppi poliziotti assassinati ai tanti magistrati, intellettuali, imprenditori e bambini.

“Siamo onorati di poter ospitare anche nella realtà gigliata un così importante e tangibile simbolo dell’impegno nella lotta alla mafia, anche attraverso la memoria e il ricordo indelebile di coloro che hanno perso tragicamente la vita per sua mano. Oggi vedo di fronte a me le rappresentanze di tutte le istituzioni cittadine, unite e insieme determinate a contrastare sempre e ovunque il fenomeno mafioso” ha sottolineato il Questore Maurizio Auriemma.

“Quest’opera è divenuta un simbolo, come ago che cuce le memorie dei luoghi, non solamente nel ricordo dei caduti nella lotta alle mafie ma anche quelle delle comunità che la ospitano in questo, lungo il suo viaggio in Italia. Dobbiamo andare avanti, proseguire il lavoro di promozione della memoria e dei valori di giustizia e lotta alle mafie soprattutto verso i giovani, gli studenti, le imprese e le istituzioni: l’arte è la migliore alleata della memoria, quando non è retorica, decorazione, ma si rivela vera, anche attraverso un progetto di comunità.

Firenze è una città sorella di Palermo nel dolore e nella rinascita civile, specialmente oggi vogliamo ricordare le sue piccole sorelle Nencioni, assassinate nel 1993, ogni giorno mai dimenticate, togliendo dal linguaggio quell’equivoco di pregiudizio che la mafia è solo una questione meridionale, oggi del tutto inesatto e che non uccide i bambini”, così Maria Falcone, Presidente della Fondazione intitolata al fratello Giovanni e che per impegni pregressi non è potuta essere presente a Firenze. 

"Tra il 1992 e il 1993 le stragi di mafia colpirono duramente Firenze e Palermo - ha sottolineato l'assessora Giuliani - fu una stagione terribile, che non ha uguali nella storia della nostra Repubblica. Accomunate nel dolore le due città hanno saputo reagire e rialzare la testa". "Questa iniziativa - ha aggiunto - è l’occasione per rinnovare l’impegno di tutte le istituzioni e di tutta la società civile a non dimenticare mai le tante vittime innocenti e a onorarle. E' necessario prendere coscienza in questo nostro Paese che la presenza criminale mafiosa che ha ucciso tante persone, tanti bambini, vogliamo tenere nel cuore e vivo per sempre il loro ricordo".

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