Legge Elettorale, Toscana pro e contro Toscanellum

E' nata appena stanotte e c'è chi ne chiede già l'immediata abolizione

Antonio
Antonio Lenoci
11 settembre 2014 18:08
Legge Elettorale, Toscana pro e contro Toscanellum

Si chiamano in causa Tar e Corte Costituzionale per verificare la correttezza della nuova Legge Elettorale della Regione Toscana arrivata al voto alle prime luci dell'alba. Erano le 5, quasi le 6 del mattino quando i consiglieri hanno sciolto una seduta che era iniziata il pomeriggio precedente.Ha lasciato il segno la spaccatura nel PD, i sette dissidenti pesano oggi sulla convivenza politica e c'è chi si sorprende del mancato sostegno ricevuto.

In compenso sono finite amicizie ed appassionanti amori politici, sono nate nuove storie, piccoli flirt.I toscani hanno capito cosa è accaduto? Questa la Nuova LeggePotrebbe restare perplessa l'opinione pubblica che si trova ad assistere allo scambio di battute: "I cittadini non decideranno un bel niente" e "I cittadini saranno più vicini alla politica".

Così come "Missione compiuta" non fa rima con "Mostro legislativo".Le reazioni. “La legge elettorale toscana approvata questa mattina dopo la lunga maratona in Aula presenta gravi profili di incostituzionalità. Siamo pronti a presentare ricorso in ogni sede deputata” sul Toscanellum per il consigliere regionale Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta) la battaglia è aperta.

L'accusa. “E' stata creata una corsia preferenziale per movimenti e partiti che sono già in Consiglio, che non dovranno neanche fare la fatica di raccogliere le firme per presentarsi alle prossime elezioni. Solo chi sta fuori dal Palazzo, cioè tutte le realtà politiche di minoranza o di nuova formazione, dovranno andare a cercarsi i sottoscrittori sul territorio, investendo notevoli risorse, umane ed economiche. Non si garantisce la parità di accesso alla competizione elettorale – continua il consigliere – violando i principi basilari della Costituzione e delle leggi nazionali.

Non è stato neanche chiarito se i consiglieri afferenti al Gruppo misto potranno usufruire o meno dello stesso trattamento riservato ai colleghi che fanno parte di un gruppo. Porta aperta alla formazione di gruppi dell’ultimo minuto, che avranno comunque condizioni agevolate: in questo caso il numero delle firme da raccogliere e autenticare si riduce a un terzo. Il Consiglio ha creato un verso e proprio mostro legislativo: il listino c’è, ma i nomi dei candidati imposti dal partito non verranno neanche riportati sulla scheda elettorale.

Insomma i cittadini non solo non possono scegliere chi votare, ma non possono nemmeno sapere chi ha scelto per loro il partito”."La Toscana ha una nuova legge elettorale, la terza in dieci anni. Delle due l'una: o chi le ha fatte ha compiuto ogni volta un pasticcio da correggere oppure tutte le volte la legge elettorale è stata confezionata come un abito su misura per le esigenze di questo o quel partito. Quello che è certo è che anche in questa occasione si è compiuto un grosso errore, licenziando una legge sbagliata su cui già pendono probabili ricorsi per incostituzionalità" così il coordinatore regionale toscano di Sinistra Ecologia Libertà Giuseppe Brogi. "Siamo stati sempre contrari sia al listino bloccato facoltativo che azzopperà le preferenze, sia alle alte soglie di sbarramento che, unite al premio di maggioranza, lasceranno migliaia di elettori senza rappresentanza".

“Una legge, frutto di una intesa a due con grossi limiti sotto il profilo politico-istituzionale e a forte rischio di incostituzionalità” il Capogruppo UDC in Consiglio regionale Giuseppe Del Carlo parla di "accordo blindato fra PD e FI, in un contesto politico fortemente condizionato dalle spinte dell’antipolitica, ripercorre vecchie logiche egemoniche sia nei confronti delle forze politiche minori che degli elettori. Contiene le ambiguità già presenti a livello Nazionale, con i vertici di FI che dall’opposizione mirano a garantirsi la rappresentanza istituzionale (listino bloccato facoltativo) e con il PD che pur di garantirsi un cospicuo premio di maggioranza per consolidare ancora di più il potere a livello regionale paga un caro prezzo con un terzo del suo gruppo che ha disertato il voto per contestare le ambiguità dei propri vertici che si sono piegati ai ricatti di FI. La proposta UDC-NCD a livello Nazionale e Regionale mira proprio alla costituzione di una nuova forza di Centrodestra che comprenda tutti coloro che si riconoscono nei valori del Partito Popolare Europeo".

"Con l'approvazione della nuova legge elettorale della Toscana, si è persa un'altra occasione per dare alla nostra regione una legge finalmente normale. Infatti i cittadini toscani si troveranno di fronte a una doppia modalità di voto a seconda del partito che sceglieranno, dato che ogni partito può scegliere se utilizzare le preferenze oppure il listino bloccato e le doppie candidature. Allo stesso tempo si sono volute mantenere soglie di sbarramento doppie e alte, nonostante sia già presente un ampio premio di maggioranza” così il coordinatore toscano di Ncd, Gabriele Toccafondi.Esprime entusiasmo invece chi ha sostenuto la proposta di legge.“L'approvazione in Consiglio Regionale della nuova leggeelettorale toscana è una grande soddisfazione e un risultato importante, complimenti ai miei ex colleghi con i quali avrei voluto concludere il percorso iniziato e condiviso insieme” così Nicola Danti, parlamentare europeo del Pd ed ex consigliere regionale, che così prosegue: "Un grande risultato e rappresenta l'obiettivo centrale, raggiunto, di questa legislatura.

La legge garantisce il rapporto diretto tra cittadini ed eletti e la governabilità della Regione. La Toscana si dimostra regione capace di autoriformarsi e rispondere anche alle richieste dei cittadini che, giustamente, chiedevano una legge elettorale che li avvicinasse ai propri rappresentanti in Consiglio Regionale. Missione compiuta

La senatrice Laura Cantini commenta con soddisfazione l’approvazione della nuova legge elettorale della Toscana: "Nella legge elettorale entrano finalmente le pari opportunità, non solo nella composizione delle liste, ma anche con la doppia preferenza. E' un risultato importante che dovrà essere recepito anche nell'Italicum- afferma la senatrice- Un sistema che finalmente supera il porcellum e che restituisce ai cittadini la possibilità di scegliere.

Risulta incomprensibile la scelta di sette consiglieri del Pd di non votare la legge. Il 'Toscanellum'- conclude Cantini- che prevede anche il doppio turno per il presidente, recepisce infatti molte richieste che in Parlamento sono state avanzate per correggere l'Italicum"“La doppia preferenza di genere, l’introduzione del ballottaggio, la presenza dei nomi dei candidati nella scheda, sono tutti elementi contenuti nella riforma che rappresentano novità assolute per i sistemi elettorali regionali.

Il testo finale ha visto la convergenza di più della metà dei consiglieri di opposizione, confermando la nostra volontà di coinvolgere il più ampio raggio di forze politiche. La discussione purtroppo è stata caratterizzata da un ostruzionismo che ha di fatto condizionato l’andamento dei lavori, impedendo molto spesso di avere un confronto di merito, con il solo scopo di rimandare l’approvazione della legge. Ma siamo comunque riusciti nel nostro obiettivo, rispettando una promessa fatta ai nostri elettori e approdando a una riforma che ridà ai cittadini la possibilità di scegliere direttamente i propri rappresentanti” è il commento di Ivan Ferrucci, capogruppo Pd Regione Toscana.Antonio Gambetta Vianna e Gian Luca Lazzeri (Più Toscana): "Non ci spaventa fare le 6 del mattino, ma avremmo preferito farle molte altre volte per parlare di provvedimenti a favore del lavoro e dell’economia toscana.

Noi di Più Toscana abbiamo votato questa legge ritenendola sicuramente migliore della precedente. È frutto di un compromesso, ma aver superato gli steccati di maggioranza e opposizione è stato sicuramente un fatto positivo. Abbiamo quindi assunto una posizione diversa dal gruppo del Nuovo Centrodestra con cui siamo da tempo federati. All’indomani del voto sulla legge elettorale, sul Pit e su altri importanti atti ci rendiamo conto che non esiste più quel comun sentire che aveva fatto nascere il patto federativo tra il gruppo Più Toscana, presieduto da Antonio Gambetta Vianna, e il gruppo del Nuovo Centrodestra, presieduto da Alberto Magnolfi.

Nel Centrodestra esiste un malessere e le posizioni assunte da Più Toscana e da Carraresi dell'Udc sono ulteriori conferme. Da parte nostra va un forte apprezzamento al lavoro svolto dagli uffici e dal personale del Consiglio regionale che in poche ore ha processato circa 8.850 atti. Abbiamo anche apprezzato il lavoro del vicepresidente Fedeli che ha guidato con equilibrio i lavori d’Aula durante il tour de force. Sono state per noi convincenti anche le argomentazioni del capogruppo Santini e del capogruppo Ferrucci, rispettivamente di Forza Italia e Pd.

Ma soprattutto, e non possiamo nasconderlo, emerge da tempo una sempre crescente sintonia con il gruppo consiliare Toscana Civica Riformista col quale ci accomuna la volontà di valorizzare la presenza del civismo toscano nelle Istituzione. Infatti, in questa occasione sono stati da noi presentati atti congiunti".

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