'Kissing Gorbaciov' in anteprima assoluta al 64° Festival dei Popoli

Un film di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2023 11:40
'Kissing Gorbaciov' in anteprima assoluta al 64° Festival dei Popoli

Arriva sul grande schermo Kissing Gorbaciov, il nuovo progetto firmato dalla casa di produzione indipendente SMK Factory, per la regia di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife, in collaborazione con AAMOD – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico.

In anteprima assoluta al 64. Festival dei Popoli (Firenze, 4-12 novembre), Kissing Gorbaciov da fine novembre inizierà il suo viaggio nei cinema di tutta Italia distribuito da OpenDDB.

Tutto inizia nel 1988 a Melpignano, un piccolo paesino del Salento. Qui per la prima volta dei gruppi rock sovietici si esibiscono oltre cortina in quello che la critica musicale ha definito “il primo sbarco ufficiale della nuova armata musicale russa”. Gorbaciov era stato eletto nel marzo dell'85 come presidente del PCUS e, all’alba della prossima caduta del muro di Berlino, ci si trovava in un momento in cui, sia la Storia che le storie di chi era sul palco, stavano cambiando per sempre.

Nasce così il progetto “Idi di Marzo”: saranno sei le band sovietiche ad arrivare in Salento per una due giorni di concerti il 23 e 24 Luglio del 1988. Ma il concerto di Melpignano sarà solo un antipasto di quanto sarebbe accaduto da lì a pochi mesi, quando una folta delegazione formata dalle band CCCP - Fedeli alla Linea, Litfiba, RATS, Mista & Missis, i giornalisti Alba Solaro, Gino Castaldo, Francesco Costantini e gli organizzatori Sergio Blasi e Antonio Princigalli, si reca all'aeroporto di Roma per imbarcarsi su un pericolante Aereoflot e raggiungere l'Unione Sovietica per una settimana di concerti tra Mosca e Leningrado.

Kissing Gorbaciov ripercorre questa storia avvenuta in un momento di smottamenti epocali, che pochissimi conoscono e di cui esistono rarissime testimonianze d'archivio.

Attraverso le testimonianze dei diretti protagonisti, i racconti, gli archivi inediti ed esclusivi e la ricostruzione di quegli incredibili giorni, il documentario copre più di 3.500 km tra Melpignano e San Pietroburgo, passando per la rossa Emilia e Mosca, per scoprire l’incredibile storia del tour che riuscì a creare un ponte tra due mondi, fino ad allora divisi, attraverso una lingua che non ha bisogno di interpreti: la musica, la forza del rock, il linguaggio del punk.

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