In viaggio verso Mauthausen: "No ad un muro nel Brennero"

Martedì 10 maggio una cerimonia in ricordo dei fatti al convento di Santa Lucia tra il 1943 e il 1944

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 maggio 2016 21:08
In viaggio verso Mauthausen:

Viaggio della memoria, rinnovando con quello sguardo la preoccupazione per l'annunciato "muro" del Brennero. "C'è ancora tempo per un salutare ripensamento", secondo Francesca Paolieri e Luca Milani che, rispettivamente in rappresentanza della Città Metropolitana di Firenze e del Comune di Firenze, saranno a Mauthausen il 14 Maggio sul piazzale del KZ per ricordare il 71° Anniversario della liberazione del lager, insieme all'Aned e a centinaia di studenti, insegnanti e cittadini. "Viaggeremo tutti in pullman - spiegano Paolieri e Milani - e passeremo tutti il confine del Brennero.

Ci addolora in questi giorni vedere le immagini della costruzione di barriere antiprofughi al confine austriaco. E' un pessimo segnale per l'Europa e per quei valori umani di libertà e fratellanza che furono solennemente riaffermati quel 16 maggio del 1945". Sul piazzale di Mauthausen sarà letto il giuramento che i deportati scrissero il 16 maggio 1945, un vero e proprio inno alla pace ed alla solidarietà fra tutti i popoli che avevano subito lo sterminio e la barbarie nazifascista: "Dopo aver conseguito l'agognata nostra libertà e dopo che i nostri paesi sono riusciti a liberarsi con la lotta, vogliamo: conservare nella nostra memoria la solidarietà internazionale del campo e trarne i dovuti insegnamenti; percorrere una strada comune: quella della libertà indispensabile di tutti i popoli, del rispetto reciproco, della collaborazione nella grande opera di costruzione di un mondo nuovo, libero, giusto per tutti; ricorderemo sempre quanti cruenti sacrifici la conquista di questo nuovo mondo è costata a tutte le Nazioni". Firenze è legata a Mauthausen da un patto di fratellanza per la promozione della pace e il dialogo tra i popoli, per affermare i valori dell'antifascismo e mantenere viva la memoria delle deportazioni nel campi di concentramento, soprattutto tra i giovani. "Faremo il nuovo viaggio a Mauthausen sempre fedeli a quei valori - concludono Paolieri e Milani - e con la speranza e la determinazione non solo di ricordare il passato ma di trarne tutti insieme gli insegnamenti e le scelte necessarie per riaffermarne i valori nel presente e per il futuro".

Tra il novembre del 1943 e l’agosto del 1944 nel convento francescano di Santa Lucia a Lastra a Signa furono protette e ospitate molte persone perseguitate e ricercate dal regime fascista. In ricordo di quegli avvenimenti l’amministrazione comunale organizza una cerimonia che si terrà martedì 10 maggio. Dal circolo Arci in località Santa Lucia, dove è fissato il ritrovo alle 16.30, partirà un corteo a piedi che raggiungerà il convento in via del Serraglio. Qui, a partire dalle 17, si terranno gli interventi del sindaco Angela Bagni, del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, di Marco Mazzoni, di Pier Damiano Marini, protagonista e testimone di quei fatti.

Interverranno inoltre Padre Roberto Bellato del Definitorio provinciale dei frati minori della Toscana, Sivia Costantini e Jesus Colina vicepresidenti della Fondazione Wallenberg e il consiglio comunale dei ragazzi. “Un anno e mezzo fa – ha spiegato il sindaco Angela Bagni- in occasione della cerimonia del 4 agosto in consiglio comunale abbiamo avuto la fortuna di poter ascoltare la testimonianza diretta di Pier Damiano Marini grazie al quale abbiamo scoperto questa piccola e grande storia che insieme a tutte le altre accadute nel nostro territorio hanno contribuito alla Resistenza.

Vogliamo che la memoria di questi avvenimenti sia ricordata negli anni, per questo abbiamo deciso che apporre una targa fosse la soluzione migliore per raggiungere questo obiettivo”. Al termine della cerimonia si terrà l’inaugurazione di due targhe in ricordo del coraggio dei frati francescani e delle loro gesta, il maestro Pierpaolo Ugolini intonerà con il violino alcuni brani inerenti la memoria.

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