Pitti Immagine Uomo, dal 7 al 10 gennaio 2020, porta a Firenze i player più importanti del menswear e del lifestyle contemporanei. Una pluralità di voci che danno vita a momenti unici di scoperta e confronto. Un’esperienza sempre più sfaccettata, capace di svelare le tendenze della prossima stagione e al tempo stesso offrire input per capire, in anteprima, sfide e strategie del retail moda globale. L'edizione invernale del salone si colora di progetti speciali provenienti dalle scene fashion che si distinguono per creatività, rispetto della tradizione e sguardo rivolto al futuro. Le sue sezioni, sempre più precise, offrono una selezione di brand che risponde in maniera puntuale ai desideri del mercato. Mentre il programma di eventi e progetti speciali si arricchisce di protagonisti prestigiosi. In un mondo fluido e veloce, lo stile di Pitti Immagine si conferma la bussola indispensabile per orientare le scelte della fashion community globale.
Questa volta Pitti parla di bandiere. Un rettangolo di stoffa, un intarsio di linee, colori, disegni: la bandiera di Pitti Immagine sventola nello scatto realizzato dal grande fotografo reporter Franco Pagetti per la campagna dei saloni invernali. Tessuti sempre in movimento, come quelli degli abiti che portiamo, e che come gli abiti sono simboli mobili di identità, di appartenenza, di pensiero, di sentimento. La bandiera non è mai un tessuto muto, dice sempre qualcosa, suscita sempre un’emozione perché parla secondo messaggi universali.
È espressiva, entusiasta, insolente. Fluttua, si cala, si ammaina, si alza, si porta, si piega, si sventola. Le bandiere sono anche bellissime composizioni geometriche, producono un piacere nel vederle sventolare. Pitti è come le Nazioni Unite della Moda, dove ogni brand ha la propria bandiera, ma anche dove ognuno di noi può farsi bandiera di se stesso. Alla Fortezza da Basso andrà in scena “Show Your Flags at Pitti”, con l’art direction di Angelo Figus e il set design di Alessandro Moradei.
BRIONI PRESENTERA’ L'AUTUNNO/INVERNO 2020 A FIRENZE
Pitti Immagine ha invitato Brioni a celebrare il suo 75° anniversario con una speciale presentazione che si terrà a Firenze il 7 gennaio 2020, giorno di apertura di Pitti Immagine Uomo 97. L’evento, curato da Olivier Saillard, presenterà la collezione Autunno/Inverno 2020 attraverso un’installazione che renderà omaggio alla tradizione sartoriale del brand. La presentazione segnerà il ritorno di Brioni a Firenze dove la casa di moda presentò la prima sfilata di moda maschile della storia presso la Sala Bianca di Palazzo Pitti nel 1952.
Una speciale sfilata-evento in Fortezza curata da DUST Magazine
Per la 97^ edizione di Pitti Uomo, la rivista di moda e cultura contemporanea DUST MAGAZINE curerà una sfilata-evento alla Fortezza da Basso. Un nuovo progetto che esplora quello che è probabilmente uno dei maggiori contributi dati dal salone alla moda maschile: il superamento dei confini di ciò che può essere considerato formale e delle regole del vestire elegante. Un esercizio continuo che nelle varie edizioni è riuscito a coniugare elementi apparentemente molto distanti, come il gusto sartoriale e i codici degli stili più classici, con l’abbigliamento casual e lo sportswear. Questi aspetti dell’everyday-wear per l’everyday man saranno celebrati secondo l’originale punto di vista della rivista in uno show che vedrà i capi e i look di una selezione di brand italiani e internazionali che partecipano al salone uscire dagli stand per sfilare negli spazi aperti della Fortezza.
Un’esperienza immersiva e una nuova prospettiva, che pone il pubblico di fronte alla domanda:“Cos’è il nuovo formale oggi?”.
La collaborazione con ICE
Prosegue la collaborazione tra l’Agenzia ICE e Pitti Immagine che dal 2000 ad oggi ha sostenuto l’internazionalizzazione dei Saloni con la partecipazione di circa 3.000 stranieri tra operatori e stampa. Dal 2014, l’importante lavoro di squadra ha beneficiato anche del supporto dell’Agenzia ai grandi eventi fieristici italiani, destinato inizialmente a Pitti Uomo e successivamente esteso agli altri eventi organizzati da Pitti Immagine: Pitti Bimbo, Pitti Filati e Super. Anche quest’anno, il contributo dell’Agenzia ICE consentirà di sostenere le manifestazioni fieristiche fiorentine, che si svolgeranno tra gennaio e febbraio 2020, con la realizzazione di missioni di incoming per buyers e giornalisti esteri e nell’organizzazione di eventi ed attività di comunicazione ad ampio respiro. L’Agenzia ICE interviene con il fine di sostenere il rafforzamento dell'offerta e dell'immagine del Made in Italy nel mondo attraverso l'aumento del grado di internazionalizzazione dei buyers (circa 230) e l'innalzamento della qualità degli espositori in termini di contenuti moda, ricerca e innovazione. L’allargamento a nuove aree geo-economiche ha consentito di invitare rappresentanti di paesi dell’Europa e dell’Europa dell’Est, del Sud-Est asiatico e dell’Asia continentale, del Medio Oriente, dell’Africa, dell’Oceania, del Sud America e Nord America alcuni dei quali non erano presenti alle precedenti edizioni. Da segnalare, le iniziative di promozione e valorizzazione tematiche che, quest’anno saranno dedicati alle sfilate di Brioni incentrata sul “Nuovo formale” un misto tra classico e contemporaneo ricercato, del fashion designer milanese Stefano Pilati (Cerruti, Prada, Saint Laurent, Zegna) maestro dello stile classico moderno e della International guest Jil Sander. Sul versante innovazione, sarà presente un’area speciale Pitti-ICE Agenzia dedicata alle Start-up del Made in Italy di settore: saranno presenti giovani brand con focus sulla sostenibilità chiamati a raccontarsi presentando le loro novità.
Da MCS 1987 un'esclusiva capsule di capospalla
L’eleganza e lo spirito autentico dei cowboy americani sono la chiave di lettura della collezione MCSper la Fall Winter 2020. Il brand torna alle immagini del 1987, anno di fondazione, ripercorrendo la storia dei suoi archivi e la lunga cavalcata del Rider, logo, volto e punto di riferimento imprescindibile. Una storia che giunge da lontano e possiede un heritage indiscusso che trae origine dalla grande tradizione del West. Il rider MCS rappresenta lo spirito americano. La ricerca di nuovi orizzonti e paesaggi sconfinati sono il cuore dello spirito del pioniere, un’evocazione identitaria del brand che propone da sempre capi indistruttibili e adatti a tutte le situazioni e condizioni climatiche.I capi di un cowboy pronto ad attraversare le praterie sconfinate del Wyoming.
Per celebrarlo MCS presenta una main collection di grande spessore stilistico ed una speciale capsule collection.La nuova collezione si basa su materiali molto maschili e di derivazione outdoor. Cotoni cerati e cotoni nylon, effetto paper-touch, per i capospalla ispirati ad un nuovo workwear. Le camicie in velluto a quadri e le camicie western in Denim, veri punti di riferimento dell’Uomo MCS, sono accostate a pantaloni chinos in velluto fiammato.La maglieria è spesso trattata e spruzzata, anche bi-colore,con capi jacquard dai motivi folk.
La pelle si riprende uno spazio importante grazie a capi realizzati intinta vegetale o ai cappotti di shearling dal fit tradizionale. La palette colori gioca su tinte naturali ma molto intense, con toni caldi di terra e corteccia, che acquistano bagliori rossi, gialli, caramello e zafferano.Insieme ai blu, dal navy alle tonalità del mare, ai quasi viola. Una collezione che coniuga tradizione e ricerca stilistica, temi che trovano la loro massima espressione nella capsule collection MCS 1987 che riedita in chiave contemporanea otto capi culto degli Anni ’80 del brand.
Giacche realizzate in lane shetland a spina di pesce, con dettagli in pelle e velluto che evocano i racconti e la natura delle grandi praterie americane. Twill pesanti di cotone,tagliati in fabrics blocks di velluto fiammato,danno perfettamente il senso di un uomo libero e che non ama i compromessi. Bellissima la riedizione della mountain jacket, tipico capo outdoor degli Appalachi, che coniuga lana shetland e velluto fiammato. Per il grande inverno,una giacca che combina un tessuto poliestere/cotone con la tela idrorepellente della britannica British Millerain, imbottita in Thermore Evo Down.
Nella capsule trova spazio un classico cardigan in jacquard pesante realizzato con disegni “native” in lambswool cardato amano con tecniche artigianali,un pantalone workwear in canvas di cotone e un overshirt in lana.
MOACONCEPT: nuove running futuriste, minimal ed ultraleggere
Moaconcept è presente con successo sul mercato internazionale delle fashion sneaker con le linee Master of Arts, Disney e Playground. Un’esclusiva gamma di modelli da subito molto credibile presso gli appassionati del settore grazie al design innovativo, alla qualità produttiva ed al comfort eccezionale. Un modello su tutti ha saputo conquistare la fiducia dei clienti maschili, grazie al sottile equilibrio tra anima sportiva, moda e stile senza tempo. Le Moaconcept Master of Arts “Futura” rappresentano in pieno la scelta di stile di un uomo contemporaneo, coprendo altresì un target di appassionati molto ampio.
Running ultraleggere, dall’animo minimal e dal carattere futurista,orientate alla scoperta di nuovi linguaggi grafici grazie all’utilizzo di dettagli e fini accorgimenti stilistici. Un nuovo minimalismo, elegante, sofisticato ed allo stesso tempo smart e comprensibile anche da chi apprezza colori e dettagli trend. Dall’utilizzo del mesh e del suede, alla suola in Phyloon di derivazione performance, le “Futura” combinano in una sola sneaker l’ambizione del brand di imporsi in un mercato fashion e l’innata propensione ad una proposta giovane ed attuale