Il Caro prezzi schiaccia le imprese agricole e della pesca

Come arginare l'aumento dei costi di materie prime e carburante?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 marzo 2022 23:40
Il Caro prezzi schiaccia le imprese agricole e della pesca

Firenze- Il presidente ucraino ha ribadito oggi ai parlamentari italiani l'impossibilità di garantire l'export dei prodotti agricoli e dei fertilizzanti fino a quando l'invasione della Russia non cesserà.

La crisi ucraina cambia l'agenda della politica agricola europea nel nuovo obiettivo di assicurare un approvvigionamento alimentare (ed energetico) dei paesi membri. E quindi anche dell’Italia. Le tensioni internazionali scatenate dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che si sono tradotte in uno tsunami sui prezzi per i consumatori e per gli agricoltori ha imposto all’Unione Europea di imprimere una prima ed immediata risposta alla dipendenza principalmente di cereali, mais ed materie prime per i fertilizzanti per evitare nuovi collassi nelle filiere. Se ne è parlato in Toscana, ad Arezzo, in occasione della prima tappa NewPac Inform Tour promosso da Giovani Impresa Coldiretti aperta dai saluti del Presidente di Coldiretti Arezzo, Lidia Castellucci e del Delegato Giovani Impresa Toscana, Francesca Lombardi.

“La Politica Agricola Comune, per il periodo 2023-2027, è destinata a subire inevitabili modifiche come la deroga agli obblighi sui terreni a riposo come richiesto dalla Coldiretti. Significa che, dopo il via libera dell’UE, si potrà seminerà di più per poter recuperare nella sola nostra regione alla coltivazione circa 60 mila ettari di terreno per una produzione aggiuntiva di mais per gli allevamenti, di grano duro per la pasta e tenero per la panificazione necessari per ridurre la dipendenza dall’estero. – analizza il Presidente Coldiretti Toscana. - Il lungo percorso di definizione della nuova Pac è stato stravolto da venti giorni di guerra. E’ necessario recuperare produttività; non si può rinunciare a livello di produzione di fronte a scenari come quelli che abbiamo davanti”.

Numerosi e qualificati gli interventi tecnici di fronte alla platea formata da 450 giovani imprenditori da tutta la regione all’Auditorium “Guido D’Arezzo” con le relazioni di Stefano Ciliberti (Ricercatore Università di Perugia), RaffaeleBorriello (Capo Area Legale Coldiretti Nazionale), Leonardo Bemoccoli (Azienda Agricola Bemoccoli), Lorenzo Belcapo (Responsabile Tecnico CAA Nazionale), Antonino Melara (Autorità Gestione Regione Toscana) ed Alessandro Apolito (Capo Servizio Tecnico Gabinetto di Presidenza e Segreteria Generale Coldiretti). I lavori sono stati coordinati dal Direttore regionale, Angelo Corsetti.

Novità importanti anche sul fronte nazionale con il Governo che ha accolto le richieste di Coldiretti e stanziato nuovi ristori per le imprese agricole e della pesca strozzate dai rincari e dagli effetti della guerra che hanno generato ulteriori 8 miliardi euro di costi in più. “Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri – ha illustrato il pacchetto di sostegni Stefano Leporati, Segretario Nazionale Giovani Impresa - ha previsto una serie di misure per il settore accogliendo le richieste contenute nel piano della Coldiretti che dall’inizio del conflitto ha sollecitato interventi urgenti al Governo per evitare il default delle imprese agricole e della pesca.

Tra le misure, rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui a 25 anni con garanzia gratuita Ismea, credito di imposta del 20% per la riduzione del costo del gasolio per pesca ed agricoltura, 35 milioni alle filiere in crisi destinati al Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura e via libera a fertilizzanti naturali come il digestato prodotto negli allevamenti per far fronte alla carenza di quelli chimici".

Misure auspicate quelle approvate dal Consiglio dei Ministri e segnale positivo dal Decreto Energia, a sostegno delle aziende agricole messe in ginocchio dal caro-energia e dal boom delle materie prime. A sottolinearlo è Cia Agricoltori Italiani della Toscana dopo lo stanziamento di circa 195 milioni di euro per il settore (a livello nazionale), che non riesce più a coprire i costi di produzione (+120% delle bollette, carburante alle stelle e fertilizzanti triplicati) e chiede a gran voce di essere messo in condizione di continuare a svolgere il suo ruolo fondamentale nel sistema di produzione alimentare.

“Anche se – evidenzia Valentino Berni, presidente Cia Toscana – sono necessari ulteriori interventi a sostegno delle aziende agricole alle prese con costi di materie prime e carburanti mai visti prima. Siamo mobilitati in tutta Italia per salvaguardare il reddito e la dignità degli agricoltori. L’agricoltura – prosegue Berni - è a rischio default, servono subito risorse per un nuovo piano straordinario d’azione dall’Ue, come per la pandemia, che freni le speculazioni sui prezzi e affronti le ripercussioni della guerra in Ucraina”.

Intanto Cia Toscana valuta con favore la destinazione di 140 milioni per il contributo -sotto forma di credito d'imposta- pari al 20% delle spese per l'acquisto del carburante utilizzato per l'esercizio dell'attività agricola e della pesca nel primo trimestre del 2022. Una boccata d’ossigeno per le aziende è rappresentata anche dall’attribuzione di 20 milioni per la rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari - operazioni garantite dall'Ismea - e dai 35 milioni che vanno a rifinanziare il fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, dopo i rincari delle materie prime per la crisi internazionale in Ucraina.

Particolare soddisfazione per le disposizioni in materia di economia circolare, che equiparano i fertilizzanti naturali a quelli di origine chimica, non solo come risposta all’attuale emergenza ma come indirizzo strategico per il futuro. Cia è stata, infatti, da sempre favorevole alla valorizzazione del biodigestato agricolo prodotto dagli impianti di biogas delle aziende zootecniche: una sostanza fertilizzante proveniente dagli scarti agroalimentari che rappresenta uno dei migliori esempi di green economy in agricoltura.

“Dal Governo arriva una risposta positiva sul contrasto all’aumento dei prezzi delle materie prime nei confronti dei lavoratori agricoli, dell’acquacultura e della pesca. Un ottimo segnale che fa sentire le istituzioni vicine ai cittadini”. Donatella Spadi, consigliere regionale Pd, commenta le misure stanziate dal Governo per arginare il problema del caro prezzi. Un problema che sta mettendo in forte crisi tutto il mondo del lavoro a causa dei prezzi troppo alti del carburante e delle materie prime.

“Sono soddisfatta – commenta Spadi - che la voce dei pescatori e degli imprenditori agricoli sia arrivata fino a Roma. Apprezzo anche che il Governo si sia attivato immediatamente per mettere in campo soluzioni rapide per contrastare l’aumento dei costi delle materie prime e del carburante. Il primo intervento previsto sarà la rinegoziazione e la ristrutturazione dei mutui agrari, in particolare per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacultura. Il Governo ha consentito la possibilità di allungare di 25 anni i mutui in essere e il relativo periodo residuo di rimborso. Questo grazie anche al contributo di Ismea, che sarà autorizzata a prestare una garanzia gratuita a favore di pescatori e agricoltori”.

“In campo sono state messe anche alcune azioni per contrastare la crisi di liquidità delle imprese agroalimentari. Il Governo ha dato la possibilità di estendere garanzie fino a 5 milioni di euro per il singolo beneficiario. Il tema principale, però, è soprattutto relativo alla redditività, per questo il decreto del Governo sarà indirizzato a tutte le aziende italiane. Il primo intervento sarà ridurre il costo del carburante, tutelando il settore dei trasporti e agendo in maniera rapida sui crediti di imposta, monitorando anche i prezzi, oltre alla rateizzazione delle bollette energetiche. Per incrementare la ripresa economica, verrà incrementato di 35 milioni di euro il fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole. Per quanto riguarda l’aumento del carburante, invece, verrà costituito un fondo economico specifico dedicato alle imprese agricole e al mondo della pesca”.

“Il mio ringraziamento – conclude Spadi – va al ministro Patuanelli per essersi attivato tempestivamente, mettendo in campo risorse concrete. Anche la Regione sosterrà il piano del Governo affinché le imprese agricole e il mondo della pesca siano tutelate”.

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