Firenze Unesco e non esco: San Jacopino terra di mezzo

Residenti e commercianti attendono il confronto con l'Amministrazione e chiedono maggiore attenzione per un rione che vive nell'ombra

Antonio
Antonio Lenoci
10 maggio 2016 14:01
Firenze Unesco e non esco: San Jacopino terra di mezzo

Piazza San Jacopino è una terra di mezzo: non è più centro storico ma non è ancora periferia. Chi ci abita riceve un trattamento fiscale ed amministrativo da patrimonio Unesco, ma nella sostanza si fatica ad uscire la sera ed a paragonarsi con le piazze storiche e turistiche del Quartiere 1.

Venerdì 13 maggio alle ore 21 in via Vincenzo Bellini, presso il Circolo Pescetti, è in programma un incontro pubblico con l'assessore Stefano Giorgetti, ed alcuni esponenti della Polizia Municipale. L'obiettivo dichiarato è apprendere le novità riguardo la nuova mobilità che interesserà il rione durante la presenza dei cantieri sul viale Francesco Redi e Belfiore in prossimità dell'affascinante galleria che sarà realizzata nella facciata del palazzo Mazzoni per consentire l'attraversamento dello stesso da parte del Sirio sulla Linea 2 Peretola - Santa Maria Novella.  In ballo ci sono le sorti di via Cassia ad esempio, che potrebbe cambiare senso, e delle vie limitrofe che potrebbero trovarsi a fare da alleggerimento con la chiusura dell'Autostrada Belfiore.

Un jolly potrebbe giocarlo via delle Ghiacciaie parallela di via Guido Monaco, ma il suo disegno urbanistico solleva alcune perplessità, soprattutto in merito allo sbocco sul viale Fratelli Rosselli da prendere con una curva ad angolo giro.L'aspettativa cresce, anche perché le variazioni al traffico previste per maggio sono già slittate a fine giugno.A lanciare l'invito per un confronto aperto con le istituzioni è il Comitato Cittadini Attivi di San Jacopino rappresentato da Simone che è diventato punto di riferimento per commercianti e residenti, ed è proprio Simone che ci illustra la situazione accompagnandoci a parlare con chi vive e lavora in zona."Lo spopolamento commerciale - spiegano Simone ed alcuni attivisti - è talmente evidente da aver già causato la scomparsa di quel Centro commerciale naturale che il Quartiere uno, ignaro, continua a portare come un esempio virtuoso.

Sappia il presidente Maurizio Sguanci che di 'naturale' sono rimasti i locali vuoti". Una carenza di attività lamentata anche dai commercianti che ancora resistono e che vorrebbero intervenire personalmente, ma trovano ostacoli "Pensate che vorrei fare l'Aperipiega - racconta la titolare di un negozio - ma la sera non gira nessuno, stanno tutti chiusi in casa".Però i servizi non mancano, ad esempio ci sono le nuove stazioni ecologiche della differenziata e la sperimentazione della chiavetta personale di Quadrifoglio "I cassonetti interrati sono un flop assurdo.

Io ho la mia chiavetta - spiega Simone - ma se poi non si ha consapevolezza del tessuto sociale stiamo noi freschi e differenziati". Spieghiamo meglio "Molti lasciano i rifiuti all'esterno dei cassonetti, tanto è vero che occorre spesso chiamare qualcuno per pulire la piazzola. Questo accade perché non tutti differenziano, ma soprattutto non tutti hanno la chiavetta. Sarebbe interessante anzi, proprio grazie a questo, capire da Quadrifoglio quanti utenti, paganti, sono censiti e confrontarli con il numero di locali presenti in zona.

Ma non è un incrocio dei dati che dobbiamo fare noi, c'è gente pagata per amministrarci. Scommetto che salterebbe agli occhi una discrepanza e lì in mezzo anche qualche affitto a nero..".Altro punto dolente la sicurezza percepita. "Semplicemente non è percepita - esclamano dal Comitato - anche perché da anni aspettiamo le telecamere a partire dalla piazza, ma non se ne vedono. Forse a giugno, ci hanno detto..". Intanto proprio in piazza i commercianti notano un cambiamento del passaggio già nel primo pomeriggio "Abbiamo assistito a vere e proprie risse tra ubriachi per futili motivi ed in pieno pomeriggio, alla luce del sole.

Immaginatevi la sera".Molti i cittadini che si svegliano trovando la macchina con il finestrino infranto, "Tre volte nel 2015.. non so più come fare" ha scritto ad esempio Francesco al Comitato che invita tutti coloro che trovassero danneggiata la propria vettura o subissero il furto della bicicletta a recarsi presso il comando dei Carabinieri e la Polizia.Delle aree verdi si è parlato ultimamente, ma la notizia dei due giardini quello di via Maragliano pieno, e quello di via Fontana usato come no play zone, è stata soffocata dalla querelle sulla presenza di Saverio Di Giulio, leader di Casapound Firenze, nella foto di gruppo con l'assessore Alessia Bettini.

Dietro ed attorno ai soggetti fotografati in pochi hanno guardato, è lo stesso Di Giulio a sottolineare "Purtroppo quella storia è finita in una bolgia politica, in realtà il problema resta: se non diamo una funzione adeguata, come la trasformazione in area cani, al piccolo giardino di via Fontana, sarà sempre abbandonato ed usato come angolo appartato per attività di dubbia legalità".L'ultima volta che avete visto l'assessore alla sicurezza e decoro? "Lo aspettiamo - commenta ancora Simone del Comitato - come lo vediamo girare in Borgo Ognissanti ed in periferia, vorremmo facesse lo stesso anche da noi.

Qualche controllo non sarebbe sgradito. Leggiamo sulla stampa delle restrizioni all'apertura dei nuovi Minimarket.. qui ci sono nuove aperture. E' normale?".

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