Il 18 luglio si celebra il "Nelson Mandela International Day”, istituito dalle Nazioni Unite nel 2009 in ricordo di Nelson Mandela, in coincidenza del giorno della sua nascita. Il leader e attivista sudafricano dedicò tutta la sua vita alla lotta contro la violenza e ogni forma di discriminazione, guidando la storica transizione del Sudafrica da un sistema di segregazione razziale – noto come Apartheid – a una democrazia nella quale ogni cittadino potesse godere dei medesimi diritti.
La giornata non rappresenta semplicemente la celebrazione del grande impegno per la giustizia sociale del leader sudafricano, ma anche un invito a prendere coscienza del potere che ciascuno di noi ha di impattare positivamente nel contesto in cui vive.
A Firenze però la ricorrenza di domani sarà motivo di imbarazzo, perché il murale celebrativo di Madiba sul fianco di una casa popolare in piazza Leopoldo porta la firma dell'artista napoletano Jorit, che in questi giorni viene accusato di propaganda filo-russa nella città di Mariupol, occupata militarmente nel sud-est dell'Ucraina. Jorit ha disegnato un murale sul fianco di un edificio distrutto dalle truppe di Mosca per accusare l'esercito ucraino di un fantomatico genocidio in Donbass negli anni passati.
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L'imbarazzo per questa "presa di posizione collaborazionista" è grande a livello internazionale, ma al momento a Firenze nessuno si è pronunciato sulla presenza artistica di Jorit in città.
Eppure il murale realizzato dall'artista napoletano nel 2018 era stato commissionato dall’associazione Mandela Forum, proprio nell’ambito delle celebrazioni del centenario della nascita di Nelson Mandela, in collaborazione con l’Assessorato alla Casa e l’assessorato alle Politiche giovanili del Comune, Casa spa, Unicoop Firenze, Fondazione CR Firenze e Città metropolitana.
