Cacciari alla Certosa per parlare di Dante

Galluzzo (Firenze): appuntamento domenica prossima 27 settembre. Come prenotarsi

Antonio
Antonio Patruno
20 settembre 2020 18:30
Cacciari alla Certosa per parlare di Dante

Domenica prossima 27 settembre alle 17 alla Certosa di Firenze (località Galluzzo) si terrà una Lectio del professor Massimo Cacciari in occasione dei festeggiamenti per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri che cadranno il prossimo anno 2021 (Dante nacque a Firenze nel 1265 e morì a Ravenna tra il 13 e il 14 settembre 1321). 

Il titolo della Lectio è: 'DANTE ALIGHIERI. Ragione. Politica. Profezia'. 

Cacciari, 76 anni, notissimo filosofo, politico, accademico e opinionista italiano, ex sindaco di Venezia, è un profondo conoscitore del poeta fiorentino. Ne ha parlato e ne parla sempre con grande profondità nei suoi libri e attraverso gli altri mezzi di comunicazione. 

Questa la modalità di accesso e partecipazione: PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA INVIANDO UNA MAIL CON I NOMI PER ESTESO DEI PARTECIPANTI A: certosanews@gmail.com

Massimo Cacciari terrà la lezione in particolare sulla forza rivoluzionaria di Dante, tra ragione, politica e profezia. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra le Opere di Santa Croce e Santa Maria del Fiore, la stessa Certosa e l’Arcidiocesi di Firenze.

La Divina Commedia illumina Firenze di Domenico di Michelino, conservato nella Cattedrale di Firenze, è la celebre immagine pittorica scelta dagli organizzatori per promuovere l’iniziativa. “Dante può ancora illuminare la nostra contemporaneità - sottolinea don Alessandro Andreini vicepresidente dell’Opera di Santa Croce e membro della Comunità di San Leolino, a cui è affidata la Certosa del Galluzzo - L’invito è a interrogare Dante senza alcuna paura, a leggerlo nella sua asprezza senza indulgenze, a eleggerlo come interlocutore delle nostre domande più profonde e vere”.

È una profezia, quella di Dante, che non teme di proporre al proprio tempo - e da allora anche a noi - una visione nuova sia della politica che della religione. “Dobbiamo pensare quale forza rivoluzionaria abbia avuto la Commedia nella cultura del tempo di Dante, per l’affermazione di nuove esigenze religiose e politiche – sostiene Massimo Cacciari nelle sue riflessioni - L’immagine che più volte Dante ci propone come modello positivo è sempre un’unità fatta di tante singole individualità che non perdono la loro distinzione ma si compongono in nuova armonia”.

Cacciari rileggerà l’avventura umana, letteraria e spirituale dantesca utilizzando tre chiavi di lettura: la ragione, la politica e la profezia. “Dante è già al cuore della soglia critica della modernità, figura di crisi e di passaggio - sottolinea don Andreini - lo smarrimento del protagonista della Commedia, infatti, è quello dell’uomo che già coltiva le domande che faranno esplodere la grande e ben ordinata visione del mondo antico, nella quale il cristianesimo si è inserito nel modo più lineare e compiuto. Un uomo in dubbio su tutto quello che è reale, alla ricerca, appunto, di una nuova idea di ragione, una ricerca, verrebbe da dire, ancora tutta da compiersi”.   

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