Bekaert, domani a Roma incontro cruciale per il futuro

La Cgil Firenze: "Vogliamo risposte sulle reindustrializzazione del sito produttivo. Tutti i lavoratori devono essere rioccupati". Appunto alla Cisl: "Sbagliata la scelta di non voler fare l'assemblea unitaria". Vertenza Cavalli, Rsu pronta alla mobilitazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 luglio 2019 19:27
Bekaert, domani a Roma incontro cruciale per il futuro

Firenze, 16-7-2019 - Domani sarà un incontro importante per la vertenza della Bekaert di Figline, per la vita di 230 famiglie e per il sistema produttivo del territorio.

"La latitanza del Governo - sottolinea la Cgil Firenze in una nota - rispetto agli impegni presi coi sindacati è manifesta, in una vertenza dove il fattore tempo è fondamentale. Ci auguriamo che domani il Ministero porti delle risposte sulla reindustrializzazione del sito produttivo. Reindustrializzazione per noi vuol dire che la proposta o le proposte non possono che vedere un piano industriale che rioccupi tutti i lavoratori (perché i lavoratori rimasti oggi sono in Cassa Straordinaria). Chi pensa di non chiedere al Governo una risposta per tutti i lavoratori coinvolti sbaglia, e non troverà mai la Cgil d’accordo. Chi pensa pregiudizialmente che ci siano proposte meno valide di altre solo perché nascono da una scelta coraggiosa di alcuni lavoratori con il sostegno di un soggetto importante come Legacoop Toscana, sbaglia. Le valutazioni - prosegue la Cgil Firenze - andranno fatte sui progetti industriali che saranno presentati, partendo appunto dalla piena occupazione e dalla difesa di un sito produttivo patrimonio di un’intera comunità. Auspichiamo che l'incontro di domani porti finalmente delle novità sostanziali: spetterà innanzitutto ai lavoratori della Bekaert giudicare se saranno utili e su come proseguire la vertenza. Proprio perché siamo convinti che l'unità delle Organizzazioni Sindacali serva a dare forza e credibilità ai lavoratori e alla loro giusta lotta, riteniamo sbagliata la scelta della Fim Cisl di non voler fare l'assemblea unitaria impedendo il libero, consapevole confronto fra tutti i lavoratori", conclude la Cgil Firenze.

Calda anche la vertenza Cavalli. In una nota Cgil si spiega che "lavoratori e le lavoratrici della Roberto Cavalli potevano immaginare che l’incontro di ieri in Regione non avrebbe portato l’azienda a palesare il piano industriale del gruppo immobiliare di Dubai, Damac, ma non potevano immaginarsi la conferma della reticenza dell’attuale management e di un ruolo poco partecipe e, oseremmo dire, quasi rassegnato, dell’istituzione nominata dal tribunale. Consapevoli del momento e delle molte cose da fare per far ripartire l’azienda, quella della non chiarezza con le maestranze è una situazione che i lavoratori e le lavoratrici della Roberto Cavalli non intendono subire. E’ per questo motivo che la Rsu ha deciso di chiedere un incontro, da tenersi tassativamente entro il 24 luglio, direttamente al Tribunale di Milano affinché illustri, attraverso il Commissario o un suo sostituto, anche e specialmente ai lavoratori della Cavalli, il piano di rilancio, sia dal punto di vista dell’impatto occupazionale, sia del mantenimento della sede nel territorio toscano.

Elementi, questi, ritenuti prioritari anche dalle istituzioni presenti al tavolo di crisi della Regione Toscana. Allo stesso tempo, la Rsu preannuncia che non si escludono eventuali azioni di mobilitazione", conclude la Cgil Firenze.

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