Metà delle scuole senza Dirigente, rischio di nullità per atti già firmati

Rischio di nullità anche per gli atti. E’ la conseguenza dell’annullamento del concorso per Dirigenti scolastici da parte del Consiglio di Stato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 marzo 2014 16:06
Metà delle scuole senza Dirigente, rischio di nullità per atti già firmati

La conseguenza dell’annullamento del concorso per Dirigenti scolastici da parte del Consiglio di Stato è la nullità degli atti emessi dai Dirigenti. Presidio e incontro oggi dei sindacati all’Ufficio scolastico regionale. Zini: Urgenti interventi legislativi per sanare una situazione in cui centinaia di dirigenti si trovano per negligenze altrui. “Dopo l’annullamento del concorso per Dirigenti scolastici oltre il 50% degli Istituti toscani rimane privo di Dirigente scolastico e quindi in grande difficoltà per gli aspetti organizzativi ed amministrativi delle scuole interessate" ha detto la segretaria generale della Cisl Scuola della Toscana, Cristina Zini, al termine dell’incontro che, assieme ai colleghi di Flc-Cgil, Uil Scuola e ANP ha avuto con la Direzione dell’Ufficio scolastico regionale.

In concomitanza all’incontro, a partire dalle 12,30, davanti alla sede dell’Usr, in via Mannelli, a Firenze, si è tenuto anche un presidio del personale coinvolto. “La sentenza del Consiglio di Stato sul concorso per Dirigenti scolastici –ha spiegato Zini- mette in grande difficoltà le scuole in Toscana: sono 112 gli Istituti in cui sono stati nominati i vincitori di concorso che rimangono senza Dirigente con l’applicazione della sentenza, a questi si aggiungono 23 istituti sottodimensionati che hanno attualmente un Dirigente reggente e dal prossimo anno scolastico quelli che resteranno con il posto vacante a causa dei pensionamenti.” “Nell’incontro con la Direzione regionale –ha aggiunto la segretaria Cisl- abbiamo illustrato la situazione e chiesto provvedimenti immediati per mettere le scuole in condizione di lavorare in piena legalità ed abbiamo rappresentato il disagio di tutti coloro che sono coinvolti e che sono in attesa dell’applicazione della sentenza.

La situazione si presenta molto complessa, perché si tratta non solo di gestire il rifacimento della procedura per le parti delle quali il Consiglio di Stato ha sancito la non validità, ma anche di salvaguardare la regolarità degli atti fin qui adottati dai Dirigenti già da tempo in servizio. Si tratta di evitare sia il determinarsi di un vuoto di direzione nelle scuole in cui questi ultimi stanno prestando attività, sia le pesanti ricadute in termini professionali per quanti, già positivamente valutati, si trovano coinvolti in questa vicenda per negligenze dell’Amministrazione che lo stesso Consiglio di Stato ha voluto esplicitamente sottolineare.

È di tutta evidenza che si tratta di questioni la cui soluzione, per la Cisl Scuola, richiede interventi di natura legislativa da adottare con assoluta urgenza.” “Pur nel rispetto della sentenza del Consiglio di Stato –ha concluso Zini- è necessario intervenire con la massima urgenza per sanare una situazione che investe, per colpevoli negligenze di altri, persone che da tempo dirigono le scuole loro affidate, avendo acquisito sul campo l’esperienza utile ad affrontare tutte le difficoltà di una funzione così importante e complessa.” Le organizzazioni sindacali hanno rivolto un appello all’Assessorato regionale all’istruzione per organizzare un incontro con i parlamentari toscani nella prossima settimana, mentre dovrebbe essere fissato a breve un incontro al Ministero con i rappresentanti sindacali nazionali e regionali. Una lettera dalla Toscana al presidente del Consiglio Matteo Renzi. L'hanno scritta, nel pomeriggio, il presidente della Regione, Enrico Rossi, e l'assessore all'istruzione, Emmanuele Bobbio.

Quest'ultimo, domani a Roma per un incontro con il ministro del lavoro, la porterà personalmente a Palazzo Chigi "sicuro - precisa - di rappresentare il forte disagio avvertito in tanta parte della scuola toscana davanti a una vicenda in effetti molto complessa e assai difficile da gestire". Sono 112 i dirigenti toscani coinvolti nella vicenda e in servizio a partire dal 2012. "Come Regione - sottolinea Bobbio - non abbiamo né competenze né responsabilità sui fatti che hanno portato alle sentenze della magistratura amministrativa, ma non possiamo tirarci indietro davanti al rischio caos che si profila in così tante comunità scolastiche e al rischio che venga disperso il lavoro svolto in questi due anni". "Apprezziamo la volontà di rimettere la scuola al centro dell'attività di governo e siamo certi che la scommessa sarà vinta sia sul fronte dell'edilizia che su altri tipi di emergenza: quella di cui adesso ci facciamo interpreti, insieme alle parti interessate, ha davvero le caratteristiche di una vicenda importante e difficile da affrontare.

Ed é per questo che ci permettiamo un appello al presidente Renzi affinché, comunque nel rispetto della legge e di una sentenza, si assumano provvedimenti per togliere così tanto disagio".

In evidenza