Pendolari, Anno Nuovo: il binario è lontano ed il treno non aspetta

Al Presidente della Regione viene chiesto aiuto per garantire qualità e continuità del servizio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 gennaio 2014 13:04
Pendolari, Anno Nuovo: il binario è lontano ed il treno non aspetta

Anno nuovo disagi vecchi per i pendolari della Valdisieve. Dopo l’ennesimo disagio verificatosi lo scorso 2 gennaio, che ha visto circa 300 pendolari perdere il treno delle 16,55, annunciato in partenza in ritardo al lontano binario 18, non aspettando il tempo utile perché tutti quelli in attesa, alla stazione di Santa Maria Novella potessero raggiungerlo. Dopo l’ennesimo problema, che ha costretto molte persone a tornare a casa un’ora dopo, Aleandro Murras e Mauro Pinzani Assessori dell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve e rispettivamente sindaci di Londa e Rufina, hanno deciso di scrivere al Presidente della giunta Regionale Toscana Enrico Rossi. “Non vogliamo aflliggerti – scrivono Murras e Pinzani a Rossi - con le solite lamentele sui disservizi e ritardi che puntualmente si verificano sulle tratte e sui treni dei pendolari”.

Nei treni da e per la Valdisieve vi è infatti un problema ulteriore, quello che i convogli spesso partono dai binari 17 e 18 che vengono considerati “all’interno” della stazione di Santa Maria Novella, ma in realtà da quest’ultima per raggiungerli ci vogliono circa 10 minuti, essendo situati all’altezza della Fortezza da Basso. Questa lontananza è, naturalmente portatrice di disagi e difficoltà che il 2 gennaio si sono riproposti “il treno delle 16,55 da Firenze per B.S. Lorenzo – spiegano i due Sindaci al presidente della Regione - è scomparso misteriosamente dai tabelloni per poi apparire con annuncio in partenza con cinque minuti di ritardo alle 16,58 ca, sul binario 18.

Ora – continuano Murras e Pinzani - passi pure la sconcertante dimenticanza della stanza dei bottoni nel segnalare il treno, ma segnalarlo alle 16,58 in partenza dopo due minuti al binario 18, è qualcosa di diabolico, al quale neanche il più allenato dei nostri pendolari è riuscito a porre rimedio, è così il nostro treno regionale se ne è partito vuoto lasciando circa trecento persone rabbiose e sconcertate in testa al binario”. Nella lettera si spiega che al disagio spesso si assomma anche lo “scoramento” dei cittadini utenti, che hanno avuto anche la voglia, fermata dal buon senso, di occupare i binari, ritardare i treni dell’alta velocità con la Polfer che si rifiutava di prendere la denuncia “perché nessun reato si era consumato”. Secondo Murras e Pinzani “troppo spesso un gestore disattento e ignorante, non usa buon senso per compiti specifici che gli dovrebbero essere propri, la mancanza di persone e spazi adeguati dove reclamare e chiedere spiegazioni disarma e pare essere creata ad arte per disorientare e non creare condizioni di rispetto per gli utenti più deboli.

Troppo spesso gli ultimi dei responsabili si appellano a ordini di servizio e procedure per far partire treni vuoti pianificati con fatica e mediazione per creare coincidenze per agevolare la vita dei pendolari…vorremmo proprio sapere come è possibile che queste cose si ripetono con continuità disarmante , chi decide che il treno si posiziona al binario 18, che non lo mette sul tabellone, che non lo fa aspettare i pendolari che sono il motivo per cui il treno esiste a quell’ora in quella direzione”.

Murras e Pinzani non vogliono rassegnarsi, non vogliono considerare inevitabili certi episodi e vogliono trovare i responsabili per non produrre rassegnazione nei cittadini utenti “nel parlare con i pendolari che sono scesi a Rufina si è stretto il nostro cuore, non perché si fosse consumata una tragedia, alla fine era poca cosa l’accaduto, ma perché ormai questa gente che sono cittadini, utenti e contribuenti, erano rassegnati alla fine nemmeno più arrabbiati …”. Alla fine Murras e Pinzani chiedono aiuto a Rossi, che ha mostrato una grande attenzione per il problema, perché “una struttura gestionale priva di fantasia e sensibilità sta disintegrando un patrimonio di sostenibilità, consenso, qualità della vita e diritto alla mobilità costruito con fatica negli anni e che ora richiede di essere tutelato”. Una buona notizia per i pendolari della Valdisieve c’è, ed arriva dalla modifica dell’orario ferroviario invernale è stata posticipata di qualche minuto la partenza del treno 23597 Pontassieve-Borgo San Lorenzo per garantire l'interscambio con il 23523 Firenze Rifredi – Arezzo.

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