Nella cucina del carcere chef professionisti fianco a fianco con i carcerati

Riparte l'attesissimo ciclo di cene aperte al pubblico nella splendida Fortezza Medicea che ospita la Casa di Reclusione di Volterra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 ottobre 2013 15:31
Nella cucina del carcere chef professionisti fianco a fianco con i carcerati

Tutto pronto per l'appuntamento numero otto con CENE GALEOTTE, iniziativa unica capace di coniugare i piaceri della tavola con un progetto di fortissima valenza sociale. Dopo il successo crescente registrato nella passate edizioni – e gli oltre 1.000 partecipanti dello scorso anno, ben 10.000 dalla sua “prima” - VENERDÌ 22 NOVEMBRE SI RICOMINCIA: lo staff della Casa di Reclusione di Volterra accoglierà il pubblico per un altro indimenticabile momento di solidarietà, con i detenuti impegnati al fianco di chef professionisti nella preparazione di otto cene con cadenza mensile fino a giugno 2014. Un evento dall'anima anche benefica, visto che il ricavato (il costo di ogni cena è di 35 euro a persona) sarà come sempre integralmente devoluto ai progetti umanitari sostenuti dalla FONDAZIONE IL CUORE SI SCIOGLIE ONLUS, che dal 2000 vede impegnata Unicoop Firenze assieme al mondo del volontariato laico e cattolico. Si rinnova dunque la possibilità di un'esperienza irripetibile per i visitatori, ma anche un momento vissuto con grandissimo coinvolgimento da parte dei detenuti, che grazie al percorso formativo in sala e cucina vanno acquisendo un bagaglio professionale che in ben sedici casi si è tradotto in vero impiego presso ristoranti locali, secondo l'art.

21 che regolamenta il lavoro al di fuori del carcere. Nuovi chef - toscani e non - coinvolti nel progetto, nuove emozionanti serate, ma formula vincente che resta invariata. La splendida Fortezza Medicea che ospita la Casa di Reclusione, esempio fra i più suggestivi e meglio conservati di architettura militare rinascimentale, APRIRÀ ALLE ORE 19.30 le proprie porte per l'aperitivo, allestito nel cortile interno sotto le antiche mura. A seguire la cena (ORE 20.30), servita nella vecchia cappella dell'Istituto trasformata per l'occasione in sala ristorante con tanto di candele, camerieri/detenuti in divisa e, nel piatto, un ricco menu preparato dai carcerati con il supporto di uno chef professionista che metterà a disposizione – gratuitamente - tutta la sua esperienza.

Ad accompagnare le portate una selezione di etichette fornite, anche in questo caso a titolo gratuito, da un'azienda vinicola. Le Cene Galeotte sono possibili grazie all’intervento di Unicoop Firenze, che oltre a fornire le materie prime necessarie alla realizzazione dei piatti assume i detenuti retribuendoli regolarmente. Il progetto è realizzato con la collaborazione del Ministero della Giustizia, la direzione della Casa di Reclusione di Volterra, la supervisione artistica del giornalista e critico enogastronomico Leonardo Romanelli, che provvede a individuare gli chef coinvolti nell’evento, e il supporto comunicativo di Studio Umami.

Un ruolo fondamentale è inoltre ricoperto dalla Fisar - Delegazione Storica di Volterra, che oltre ad offrire durante l'anno ai detenuti un percorso formativo professionale attraverso un calendario di lezioni, si occupa del servizio e della selezione delle aziende vinicole via via coinvolte.

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