Mezzo pubblico, un bene da tutelare o un barile da scaricare?

Firmato un accordo con Ataf Gestioni che mette in sicurezza i posti di lavoro, superando le posizioni aziendali che fino a quel momento parlavano di esuberi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2013 11:26
Mezzo pubblico, un bene da tutelare o un barile da scaricare?

"Il settore dei trasporti negli ultimi anni sta subendo una forte trasformazione, causata soprattutto dai tagli alle risorse economiche ma anche dalle sempre maggiori difficoltà di gestione degli Enti locali, i quali non riescono né a mantenere gli equilibri di bilancio né a garantire il dovuto salto di qualità, secondo gli standard europei" così il sindacato Fit-Cisl di Firenze. "Quanto accaduto all’azienda ATAF ne è la riprova e rischia di diventare la “testa d’ariete” che instaurerà un processo di profondo cambiamento nelle altre realtà toscane del TPL.

Il passaggio da Ataf SpA ad Ataf Gestioni Srl (Busitalia, Cap, Autoguidovie) non è stato indolore ed ha visto il Sindacato FIT-CISL impegnato su più fronti: a livello aziendale e istituzionale tenendo al centro i dipendenti, i quali rischiavano di essere le vere vittime di questa trasformazione. A rischio immediato erano gli accordi di secondo livello, i livelli retributivi e in particolare decine di posti di lavoro: non a caso la nuova proprietà appena insediata annunciava una radicale ristrutturazione aziendale con centinaia di esuberi, da gestire in tempi molto stretti" Il Sindacato FIT-CISL "in quel momento così difficile, forte dei suoi valori e delle esperienze fatte anche in altre situazioni, ha voluto assumersi le sue responsabilità andando a cercare il confronto costruttivo con la nuova proprietà di Ataf, proponendo soluzioni e allo stesso tempo mantenendo alta la guardia sotto l’aspetto legale.

Nei mesi successivi non sono mancati i momenti di forte difficoltà, che hanno rischiato più volte di far saltare il confronto. Non sono mancate nemmeno le trattative sofferte, costate forti sacrifici ai lavoratori e pesanti critiche, ma che alla fine sono riuscite a tutelare i posti di lavoro (cosa non così scontata nemmeno per il settore movimento) e a mantenere in piedi sia le normative sia rapporti industriali tra le parti. Venerdì scorso, dopo ben sei ore di trattativa serrata, il Sindacato FIT-CISL assumendosi ancora una volta le proprie responsabilità è riuscito, con le altre OO.SS., a firmare un accordo con Ataf Gestioni che mette in totale sicurezza i posti di lavoro, superando le posizioni aziendali che fino a quel momento parlavano di esuberi.

Inoltre con la stessa firma è stata sospesa la disdetta degli accordi aziendali. Il confronto che ne scaturisce, con incontri già fissati, sarà fondamentale e propedeutico in vista dell’importante appuntamento per il 2014: la gara regionale del TPL toscano, vero crocevia per il futuro delle aziende e di tutti i lavoratori del settore. Gara del TPL che è stata oggetto di importanti accordi a livello regionale". Il Sindacato FIT-CISL ha dimostrato in questi mesi e dimostra tuttora, con la piena consapevolezza di trovarsi in un contesto economico-lavorativo che sta subendo grandi trasformazioni, che solo facendosi forti di valori come il dialogo, il confronto serio, l’equilibrio, la ricerca di soluzioni concrete (ma tenendo ben presenti le possibili forme di protesta, se necessarie), si possa uscire dalle situazioni di crisi e tutelare davvero lavoratori e posti di lavoro"

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