Assemblea Ast, promessi entro l'anno aiuti all'editoria

Monaci, informazione libera fondamentale per salute democrazia. L’assessore Bugli: “Entro l’anno operativa legge per aiuti all’editoria”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2013 17:47
Assemblea Ast, promessi entro l'anno aiuti all'editoria

Firenze – Il Consiglio regionale conosce e riconosce l’importanza di un’informazione “libera e terza rispetto al ‘potere’ per la salute della democrazia”. Perciò non c’è alcun tentativo di “addomesticare” l’informazione a proprio uso e consumo, ma soltanto “sincero piacere” nell’ospitare in sala Gonfalone l’assemblea annuale dell’Associazione stampa toscana. Alberto Monaci, presidente dell’assemblea regionale che non porta i saluti di persona per impegni improvvisamente intervenuti, ci tiene però, nel saluto ai giornalisti riuniti in palazzo Panciatichi, a ricordare quanto è importante il “rapporto dialettico” tra istituzioni e informazioni, all’insegna della “netta separazione di ruoli”. Devono essere infatti mondi separati, ricorda il presidente: gli uni chiamati, quando hanno potestà legislativa, a favorire norme e provvedimenti che rafforzino libertà e autonomia, indipendenza e pluralismo dell’informazione.

Gli altri invece a dare “costante prova della loro terzietà, nell’impegno quotidiano di soddisfare l’inalienabile diritto del cittadino a conoscere per capire e per controllare cosa l’istituzione, in sua rappresentanza, fa”. Mondi distinti e “imprescindibili per la democrazia, l’unica insostituibile modalità di civile convivenza di cui l’uomo può dotarsi”; mondi che devono vivere “riconoscendo ciascuno la legittimità dell’altro. Non facendo sconti, certo, a vizi e inefficienze, dell’uno come dell’altro”. Così il presidente ha voluto augurare “buon lavoro” ai giornalisti riuniti non solo per l’assemblea, ma anche “per il lavoro di tutti giorni”, “rigoroso, senza sconti, ma anche senza pregiudizi sul mondo delle istituzioni, necessario a garantire al cittadino gli strumenti per giudicare la congruità dei propri rappresentati al mandato elettorale conferito”. A confrontarsi, sulle molte questioni aperte nella delicatissima fase che attraversa il mondo della professione giornalistica, anche il presidente della Federazione nazionale della Stampa, Giovanni Rossi, con un intervento incentrato sugli ultimissimi sviluppi in sede di contrattazione nazionale.

Mentre sulle questioni dell’informazione locale e delle spesso faticose trasformazioni che, anche in questo ambito, si rendono necessarie, è intervenuto l’assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli richiamando la legge recentemente approvata dal Consiglio per gli aiuti all’editoria. Bugli ha ricordato i principi ispiratori della legge, e cioè aiutare aziende che garantiscano indirizzi di lavoro serio, portare aiuto alle imprese che debbono fare investimenti, favorire l’aumento degli imprenditori che guardano al mondo dell’informazione.

Ma ha soprattutto assicurato, in stretto rapporto sia con i giornalisti e le loro organizzazioni, che con l’assessore alla cultura, Cristina Scaletti, l’intenzione di “produrre risultati concreti entro l’anno”, portando i circa tre milioni di euro disponibili su “progetti e cose effettivamente utili”. Lo stesso presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Paolo Ciampi, ha premesso alla sua relazione proprio il ringraziamento a Bugli – “Il percorso della legge è iniziato e si è concluso in tempo brevissimo” –, affermando che “questa legge potrebbe essere un modello per altre Regioni”.

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