Sicurezza stradale: Associazione Guarnieri, quattro richieste alla Regione

Stefano Guarnieri: “Rendere efficiente il Sirss: fornisce dati incompleti e in ritardo. Attivare l’osservatorio regionale. Aumentare investimenti e coordinare azioni su infrastrutture, educazione stradale, istruzione”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2013 23:07
Sicurezza stradale: Associazione Guarnieri, quattro richieste alla Regione

Firenze– La battaglia di civiltà di Stefania Lorenzini e Stefano Guarnieri per la sicurezza stradale arriva in Consiglio regionale con quattro precise richieste alla Regione Toscana. L’occasione è data dalla presentazione del libro scritto dai genitori di Lorenzo Guarnieri, ucciso a dicassette anni in un incidente stradale, il 2 giugno 2010, che si è tenuta ieri pomeriggio a palazzo Panciatichi. “Felici di seguirti – Una storia di ordinaria inciviltà”, di Stefania Lorenzini e Stefano Guarnieri (ed.

Giunti) non è solo la testimonianza di un dolore inconsolabile, è anche un forte atto di accusa verso le carenze della giustizia italiana e un intenso impegno di cittadinanza attiva per spingere le istituzioni ad assolvere i propri compiti con più efficacia. E in questa occasione, proprio sul ruolo delle istituzioni e sui possibili interventi per migliorare la sicurezza stradale hanno scelto di porre l’attenzione i genitori di Lorenzo. Più che sulla proposta di legge sull’omicidio stradale o sul progetto David, sono state le carenze e i possibili interventi della Regione Toscana al centro dell’incontro pubblico al quale hanno partecipato i consiglieri regionali Paolo Bambagioni e Paolo Marcheschi.

“Abbiamo quattro richieste”, ha spiegato Stefano Guarnieri, auspicando che venga elevata la priorità sul problema della sicurezza stradale: migliorare il Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale (Sirss), “al momento non funziona come dovrebbe, fornisce dati incompleti e in ritardo. In Toscana, la violenza stradale provoca circa trecento morti l’anno, nel 2010, il sistema di raccolta dati ne ha ‘perse’ 25. La correzione del dato è stata lenta e la trasmissione all’Istat non è avvenuta.

Il Sirss è uno strumento potenzialmente utile, di cui la Regione si è dotata, ma le modalità che si sono scelte non funzionano. Se i dati non sono corretti, non lo saranno neppure l’analisi del fenomeno e le politiche che ne conseguono”. Ancora: “La Toscana ha una legge sulla sicurezza stradale, l’osservatorio regionale previsto, altra idea giusta, non è ancora attivo. Facciamolo partire”. E poi la necessità di “aumentare gli investimenti per la sicurezza stradale”, con un cambiamento di prospettiva: “Non è solo un problema di infrastrutture, la sicurezza stradale è multidisciplinare richiede investimenti in prevenzione, educazione, informazione“. I consiglieri Bambagioni e Marcheschi hanno concordato nel definire le cose da fare subito in Consiglio regionale: “Interesseremo le commissioni Sanità e Trasporti, che insieme possono intervenire su tutti questi punti”.

Bambagioni ha annunciato un incontro il prossimo 20 maggio con il nuovo assessore regionale Vincenzo Ceccarelli e la stessa associazione Lorenzo Guarnieri: “Confido nell’azione del nuovo assessore che già da presidente della Provincia di Arezzo aveva condotto un’azione efficace sulla sicurezza stradale, dando il via al progetto Sirss”. Un auspicio raccolto da Stefania Lorenzini e Stefano Guarnieri: “Finora le risposte della Regione alle nostre domande non sono arrivate.

È stata presa una posizione assolutamente difensiva che non porta a risolvere i problemi. E invece serve un atteggiamento costruttivo”. “Questo nostro incontro – ha concluso il consigliere Bambagioni – rappresenta un primo passo verso una nuova iniziativa della Regione per rendere la propria azione più efficace su questi gravi problemi”. Quelle portate dall’asociazione Guarnieri sono “indicazioni utilissime – ha aggiunto Marcheschi –. La loro è una battaglia di civiltà che può contribuire a salvare molte vite”. (s.bar)

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