Il Forteto: la Regione si costituirà parte civile

Mugnai (Pdl): «Finalmente le vittime cominceranno a sentirsi cittadini toscani»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2013 20:48
Il Forteto: la Regione si costituirà parte civile

FIRENZE – La Regione Toscana si costituirà parte civile nel processo penale ai 22 imputati della comunità Il Forteto, per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio per reati di abuso sessuale e maltrattamento di minori. Questo avverrà nel corso dell’udienza preliminare che si svolgerà il prossimo 21 febbraio davanti al GIP del Tribunale di Firenze. La Regione Toscana chiederà il risarcimento del danno all’immagine subito a causa dei reati ipotizzati. Infatti la Regione ha erogato alla Fondazione onlus “Il Forteto” 45.000 euro per realizzare un progetto di inclusione sociale, integrazione ed aggregazione, ai fini del superamento del disagio giovanile, nonchè finanziamenti per 7.200 euro per convegni su famiglia e problematiche dell’affido.

Poichè la finalità per cui i contributi sono stati erogati è stata palesemente disattesa, la Regione chiederà il risarcimento di tutti i danni, compresi quelli all’immagine. «A mio avviso, la decisione assunta oggi dalla Regione Toscana di costituirsi parte civile nel processo penale che vede coinvolte in tutto 23 persone della comunità Il Forteto era a questo punto quasi un atto dovuto -dichiara il Presidente della Comm. d’inchiesta sull’affidamento minori Stefano Mugnai (Pdl)- Con la consapevolezza di oggi su quanto accaduto all’interno di quella comunità, una simile scelta era la sola possibile per chiarire all’intera comunità toscana da che parte stiano le istituzioni: quella delle vittime.

Tuttavia, sono felice che la giunta regionale abbia compiuto questa scelta con tempestività, dopo che io stesso – nel corso del consiglio regionale di mercoledì scorso in cui illustravamo la relazione conclusiva degli otto mesi di lavori della Commissione d’inchiesta – avevo avanzato questa proposta, recepita peraltro da molti colleghi intervenuti in quell’importante e difficile dibattito». «Alla luce della nuova conoscenza su quanto accaduto al Forteto lungo trenta anni durante i quali tutte le istituzioni, Regione Toscana compresa, malgrado due sentenze passate in giudicato per reati specifici hanno comunque ammantato – con iniziative e comportamenti – quell’esperienza comunitaria di un credito morale evidentemente non dovuto, era obbligo non alimentare dubbi su da che parte si debba stare in questa drammatica vicenda».

«Credo, ma forse andrebbe chiesto a loro, che nell’apprendere oggi di questa decisione le vittime del Forteto cominceranno finalmente a sentirsi a pieno titolo cittadini toscani».

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