Ospedale di Grosseto: dubbi sul costo dell’esproprio dei terreni

L’assessore Scaramuccia ha risposto in aula a un’interrogazione presentata dai consiglieri del Pdl Magnolfi, Antichi e Mugnai. Antichi: “Costo esorbitante, presenteremo interrogazione al Ministro della sanità”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2011 21:47
Ospedale di Grosseto: dubbi sul costo dell’esproprio dei terreni

Firenze- La Regione Toscana non ha competenza in merito all’espropriazione dei terreni per l’ampliamento dell’ospedale di Grosseto. Lo sostiene l’assessore regionale alla Sanità Daniela Scaramuccia, che ha risposto in aula a un’interrogazione in materia presentata dai consiglieri del Pdl Alberto Magnolfi, Alessandro Antichi e Stefano Mugnai. “L'accordo di programma sottoscritto il 19 ottobre 2009, finalizzato all’ampliamento e riorganizzazione del presidio ospedaliero Misericordia di Grosseto – ha spiegato l’assessore -, prevede una serie di impegni a carico degli enti sottoscrittori, finalizzati alla realizzazione delle nuove strutture ospedaliere e all'adeguamento dei servizi e delle opere infrastrutturali necessarie al corretto inserimento dell'ospedale nel tessuto urbano.

La Regione Toscana, nel quadro dell’accordo, non possiede alcuna competenza in merito alla procedura espropriativa adottata, né rispetto alla determinazione della stima della indennità di esproprio. Le attività e le specifiche prerogative relative alle procedure di esproprio rimangono infatti di esclusiva competenza, in questo caso, dell’Asl 9”. Alessandro Antichi ha replicato che si parla di un esproprio di 6 ettari di terreno privato, accanto all’ospedale di Grosseto, che ha sempre avuto funzione agricola e che è stato valutato 5 milioni e 400 mila euro.

“E’ una cifra spropositata - ha detto Antichi – quel terreno non può valere così tanto, non a caso il collegio sindacale dell’Asl ha invitato il direttore generale dell’Asl a rivedere la cifra, cosa che pare non sia stata fatta”. Antichi ha preannunciato sulla vicenda un’interrogazione al ministro della Sanità. (cem)

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