Inviavano denaro in Cina violando la normativa sui money trasfer

Sequestrati 3,8 milioni di euro in contanti e vari computer. Denunciati 19 soggetti che si trovavano in alcune agenzie di money transfer delle provincie di Firenze e Prato. L'ipotesi è che da giugno siano stati trasferiti in Cina 125 milioni di euro.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 novembre 2010 15:34
Inviavano denaro in Cina violando la normativa sui money trasfer

Sequestrati 3,8 milioni di euro in contanti e vari computer. Denunciati 19 soggetti che si trovavano in alcune agenzie di money transfer. E' questo il bilancio, sommario, delle perquisizioni effettuate presso quattro agenzie di money transfer nelle provincie di Firenze e Prato dai militari del Nucleo di polizia tributaria su mandato della Procura della Repubblica di Firenze. “Nulla di cui stupirsi. In settimana sarò dal Ministro dell'Interno, Roberto Maroni”.

A dirlo è l'eurodeputato del Carroccio toscano Claudio Morganti che aggiunge: “Le perquisizioni nei money transfer non sono una novità. Purtroppo sono le procedure usate per trasferire le rimesse dalla Toscana verso i Paesi asiatici con l'intento di indebolire economicamente il nostro territorio. Ringrazio la Guardia di Finanza e tutte le Forze dell'ordine per il lavoro costante e il loro impegno quotidiano nel combattere l'illegalità e arginare questo fenomeno. In settimana – annuncia l'europarlamentare pratese – andrò a parlare con il ministro dell'Interno Roberto Maroni per proporre delle misure per far cessare questo fenomeno e fare in modo che questi soldi vengano investiti sul territorio.

Magari per le famiglie più bisognose o per il sociale”. L'ipotesi è che da giugno ad ottobre siano stati trasferiti in Cina 125 milioni di euro circa.

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