Nasce la Commissione per la Città Metropolitana, Tondi (Udc) presidente

Federico Tondi nominato presidente del nuovo organismo del Consiglio provinciale di Firenze nel quale siedono anche il presidente della Provincia Andrea Barducci e dell'assemblea di Palazzo Medici Riccardi David Ermini. Ecco tutti i commissari.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2010 16:43
Nasce la Commissione per la Città Metropolitana, Tondi (Udc) presidente

E' Federico Tondi (Udc) il presidente della Commissione speciale città metropolitana del Consiglio provinciale di Firenze. La nomina è avvenuta nella prima riunione della Commissione, stamani in Palazzo Medici Riccardi. Tondi ha avuto i voti favorevoli della maggioranza e di Rifondazione comunista mentre il Pdl e la Lega nord si sono astenuti. "Sono lieto di questa nomina e non mi nascondo le difficoltà come anche l'entusiasmo nell'affrontarle per un compito così importante - commenta Tondi - e coinvolgente.

Si tratta di dare un nuovo livello istituzionale, condiviso, alla geografia di tre aree che già coesistono, quali Firenze, Prato e Pistoia. E' un cammino serio che richiede rispetto e concretezza al tempo stesso". Il presidente del Consiglio provinciale David Ermini, su indicazione dei capigruppo, ha nominato e convocato per la prima riunione i componenti della nuova Commissione speciale, "nuovo organo del Consiglio provinciale - avverte Ermini - che esprime al massimo livello politico l'attenzione e la serietà della Provincia verso la creazione della Città metropolitana".

Sono per il Pd Stefano Prosperi, Silvia Melani e Sara Biagiotti; Samuele Baldini e Massimo Lensi (PdL); Andrea Cantini (Idv); Andrea Calò (Rifondazione comunista); Riccardo Lazzerini (Sinistra Ecologia e Libertà); Federico Tondi (Udc); Marco Cordone (Lega Nord). Della Commissione fanno parte anche il presidente della Provincia Andrea Barducci e il presidente del Consiglio provinciale Ermini.

"Lavorare per una Provincia metropolitana non è mai stato per noi un annuncio - spiega Barducci -. Da una parte c'è la doverosa applicazione di norme che ci impongono questo passaggio, ma soprattutto la presa d'atto che Firenze, Prato e Pistoia costituiscono già una comunità che ha rapporti fitti e quotidiani. Tutto questo necessita di una rappresentanza istituzionale che semplifichi le macchine politiche ed amministrative e dia risposte efficaci ai problemi e alle prospettive dei cittadini e di quella che gli addetti ai lavori chiamano 'area vasta'.

Non ci si può tirare indietro. La nomina di un rappresentante dell'opposizione a guida della Commissione sottolinea una volta di più il valore di un progetto condiviso". Il nuovo gruppo di lavoro dovrà elaborare una proposta concreta su come far nascere la città metropolitana. Insieme ai presidenti, dunque, tre rappresentanti del Pd, due del Pdl e uno per ciascuna delle altre forze politiche (Udc, Idv, Sinistra ecologia e libertà, Rifondazione comunista e Lega). La prossima riunione della Commissione è convocata per il giorno 21 luglio alle ore 15:30.

"Facciamo i conti con una nuova dimensione territoriale - commenta Ermini - e la Provincia di Firenze si muove sul serio sia per coglierne le opportunità sia per concretizzare un livello istituzionale che sia all'altezza delle sfide e delle responsabilità connesse". Giudizio positivo di Barducci sulla nomina di Tondi “Innanzitutto voglio fare gli auguri al presidente della Commissione Federico Tondi, e un plauso a tutto il Consiglio provinciale di Firenze per aver dato vita, con un’inedita scelta unanime, a questa importante commissione”. Così il presidente della Provincia Andrea Barducci commenta la neonata commissione consiliare dedicata all’obiettivo cardine del suo mandato elettorale: la realizzazione della città metropolitana. “L’approfondimento della discussione sulla città metropolitana, che la mia Giunta coniuga come Provincia metropolitana, in sede consiliare, è per me un fatto importantissimo.

Vedremo come lavorerà la commissione, ma il fatto che sia stato nominato presidente un rappresentante dell’opposizione, cioè Federico Tondi dell’Udc, è indice di una controtendenza tutta positiva che caratterizza la Provincia di Firenze”. “Mi piace ricordare che la nostra carta costituzionale prevede la realizzazione di nove città metropolitane. La commissione nata oggi è la prima in tutto il territorio nazionale, questo perché davvero nel nostro territorio si vuole lavorare ad una governance che semplifichi il quadro istituzionale”. “Rinnovo quindi i miei auguri al presidente Federico Tondi e il mio ringraziamento al Consiglio Provinciale, con un sincero augurio di buon lavoro”. Baldini e Lensi spiegano i motivi della loro scelta: "Bene l'avvio dei lavori" I consiglieri del Pdl si sono astenuti sull'indicazione Federico Tondi (Udc) quale presidente della Commissione speciale Città Metropolitana. "Abbiamo espresso un voto di astensione - affermano Samuele Baldini e Massimo Lensi - rispettivamente capogruppo e vice capogruppo del Popolo della Libertà in Palazzo Medici Riccardi - essenzialmente per due motivi".

Il primo è di metodo: il gruppo del Pdl, in continuità con le indiciazioni finora espresse in merito alla presidenza delle Commissioni permanenti ma anche per la Presidenza del Consiglio provinciale, si è sempre astenuto sulle proposte della maggioranza. Il secondo è di merito "politico". Federico Tondi, "non solo era un competitor del presidente Barducci. Ma lo era anche per noi. E lo era, con un programma che aveva e ha tutt'ora al centro l'obiettivo politico di 'eliminare' l'Ente Provincia".

Per questo "non potevamo dare il nostro assenso affinchè potesse diventare presidente di una Commissione che ha tra gli obiettivi quello di sturdiare le possibili modalità di trasformazione della Provincia sia in termini di confini che amministrativi". "Vogliamo ribadire quanto detto più volte- aggiungono Baldini e Lensi -. Salutiamo positivamente l'avvio dei lavori della Commssione consapevoli del fatto che quando sullo stato di salute di un Ente ci si dilunga in commenti, dichiarazioni e diagnosi vuol dire che le condizioni di quell'Ente non sono un granchè buone".

Ancora. Tutti i candidati alla Presidenza della Provincia nelle elezioni del 2009 "si sfidavano con in mente qualcosa di diverso rispetto a quello per cui si candidavano. Ma avevano e avevamo la consapevolezza - senza eccessi di immodestia - che questa legislatura (2009/2014) potesse e possa essere una legislatura costituente". Il Gruppo del Pdl della Provincia di Firenze ribadisce la possibilità di intravedere nella individuazione di confini più ampi "una soluzione ai tanti problemi delle nostre aree".

Non è una proposta per ingigantire i problemi o per portarne altri sui tavoli della politica. "Siamo convinti invece - concludono Baldini e Lensi - che il possibile allargamento istituzionale dei confini possa essere il luogo di risoluzione di tanti problemi di Firenze, Prato e Pistoia. Anche perchè esiste già un'area, un territorio e temi che già idealmente uniscono queste realtà: dalle infrastrutture alla viabilità; dai rifiuti ai servizi". Cordone: "Astenuti su di lui a motivo del suo favore all'abolizione della Provincia" Pur apprezzando l'istituzione della Commissione speciale sul tema della Città metropolitana, la Lega Nord si è astenuta sulla proposta fatta dalla maggioranza Pd-Idv-Sel sul nome di Federico Tondi in qualità di Presidente della Commissione perché, spiega il capogruppo della Lega Nord Marco Cordone, "non siamo d'accordo sull'elezione a tale incarico di un esponente dell'Udc che tra i punti del suo programma elettorale aveva posto l'abolizione della Provincia di Firenze".

Cordone ritiene che "in un quadro di semplificazione della politica e di riduzione dei suoi costi, prima dell'abolizione delle Province (che comunque può avvenire solo con una riforma costituzionale) si debbano abolire i tanti enti inutili che non servono a niente come i Consorzi di bonifica; infatti, abolendo le Province, i dipendenti delle stesse non potrebbero essere licenziati e quindi il presunto problema rimarrebbe". La Lega Nord "come partito del federalismo cercherà di fare la sua parte in questa Commissione per lo studio della città metropolitana, ma si sarebbe aspettata - conclude Cordone - un colpo d'ali maggiore sui temi del federalismo dalla maggioranza di Palazzo Medici Riccardi".

Prosperi: "Percorso partecipato per raccogliere le domande dei cittadini" Politiche di area sulle infrastrutture e le grandi opere, difesa e promozione del lavoro e dei servizi, con un'attenzione forte a cogliere le emergenze sociali a cui dare risposta, come quella rappresentata dagli anziani o dagli immigrati, e, ancora, sviluppo economico. Il capogruppo del Pd in Consiglio provinciale Stefano Prosperi vede nel lavoro avviato stamani dalla Commissione speciale per la Città metropolitana il primo punto "di un lavoro serio, che non è solo e non tanto di ingegneria istituzionale.

Sono contento della nomina di Federico Tondi alla presidenza di questo nuovo organismo, a garanzia di un progetto che vuole essere ampiamente condiviso e partecipato, partendo dalle domande e dalle condizioni dei cittadini. D'altra parte vi è un lavoro avviato con intelligenza e concretezza dal Presidente della Provincia Andrea Barducci che è andato a cogliere nodi sensibili sui cui i cittadini e le forze sociali si interrogano con insistenza e attesa. Faccio presente che la Commissione non ha costi". Nella foto, d'archivio, Tondi è il primo da sinistra. Pur apprezzando l'istituzione della Commissione speciale sul tema della Città metropolitana, la Lega nord si è astenuta sulla proposta fatta dalla maggioranza Pd-Idv-Sel sul nome di Federico Tondi in qualità di Presidente della Commissione perché, spiega il capogruppo della Lega nord Marco Cordone, "non siamo d'accordo sull'elezione a tale incarico di un esponente dell'Udc che tra i punti del suo programma elettorale aveva posto l'abolizione della Provincia di Firenze".

Cordone ritiene che "in un quadro di semplificazione della politica e di riduzione dei suoi costi, prima dell'abolizione delle Province (che comunque può avvenire solo con una riforma costituzionale) si debbano abolire i tanti enti inutili che non servono a niente come i Consorzi di bonifica; infatti, abolendo le Province, i dipendenti delle stesse non potrebbero essere licenziati e quindi il presunto problema rimarrebbe". La Lega nord "come partito del federalismo cercherà di fare la sua parte in questa Commissione per lo studio della città metropolitana, ma si sarebbe aspettata - conclude Cordone - un colpo d'ali maggiore sui temi del federalismo dalla maggioranza di Palazzo Medici Riccardi".

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