Seves: per Pieri (Pdl) ''sforzi, ipotesi e promesse andato in fumo''

"L’azienda ha promesso di riaprire la produzione a patto che si arrivi a 600mila pezzi al mese - fa sapere l'esponente del centrodestra -: una presa in giro, dal momento che, nei momenti più favorevoli, la Seves arrivava ad un massimo di 400mila".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 gennaio 2010 16:13
Seves: per Pieri (Pdl) ''sforzi, ipotesi e promesse andato in fumo''

“Un anno di sforzi, ipotesi e promesse andato in fumo”. Così il consigliere del Pdl Massimo Pieri descrive gli ultimi passaggi della vicenda Seves. “Questa mattina, l’assemblea dei lavoratori dell’azienda – commenta il consigliere di centrodestra – ha votato la cassa integrazione straordinaria per un anno. L’azienda, da parte sua, ha promesso di riaprire la produzione a patto che si arrivi a 600mila pezzi al mese, definita come la quota per restare sul mercato: è una presa in giro, dal momento che, nei momenti più favorevoli, la Seves arrivava ad un massimo di 400mila pezzi. Tanto valeva parlare chiaro e dire che si vuole chiudere”. “Avevamo dichiarato nei mesi scorsi di fidarci del sindaco Renzi per una soluzione positiva di questa vicenda – conclude Pieri –: oggi, invece, siamo costretti a ricrederci, e a prendere atto che per un anno, la proprietà Seves ha preso in giro tutti, sindacati e istituzioni comprese”. (fdr)

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