Ataf, la Carta non segna la corsa, controllori non sentono ragioni

Non è il primo caso in cui la Carta Agile manifesta difetti nella sua utilizzazione

Antonio
Antonio Lenoci
17 luglio 2014 15:15
Ataf, la Carta non segna la corsa, controllori non sentono ragioni

Viaggio paradossale di una mamma e di un amico che vive in Messico da 12 anni sulla linea 23 a Firenze.Gli utenti hanno inviato una lettera al servizio reclami dell’ATAF e, in copia, al Sindaco di Firenze.

"Da tempo acquisto i biglietti ATAF tramite SMS - spiega la donna nella lettera - sistema che trovo comodo e un investimento ottimo da parte di ATAF, ma il recente aumento della tariffa tramite SMS mi ha spinto a tornare ai biglietti cartacei. Il giorno prima di salire sul bus, pertanto, ho acquistato una “Carta agile” da dieci corse. Appena salita sul mezzo alla fermata Bocchi, ho fatto passare la carta sull’obliteratrice per due volte: una per me e una per il mio accompagnatore".

 Carta Agile ha già mostrato in passato dei difetti, solo pochi giorni fa è stato il professor Franco Cardini su La Nazione a raccontare la propria disavventura.

Salgono i controllori che dopo la verifica dei titoli di viaggio li dichiarano "colpevoli di aver vidimato un solo biglietto e chiedono il pagamento immediato della sanzione". "Solo allora ho appreso dai controllori che la carta agile non consente più di far viaggiare più di un utente. Gli stessi controllori si sono giustificati dicendo che questo cambio nelle modalità di utilizzo della “carta agile”, intervenuto da circa un anno, è molto peculiare e che non è facile accorgersi che la corsa non viene scalata per due utenti". La donna ribatte che la novità "non è indicata né sul biglietto né sulla vettura e persino l’obliteratrice al secondo passaggio della carta emette esattamente lo stesso suono emesso alla convalida e mostra semplicemente la scritta "Titolo valido", lasciando quindi intendere che anche la seconda corsa è stata scalata.

Solo visitando il sito Ataf si apprende finalmente questa peculiarità del titolo di viaggio anche se, ad onor del vero, sul sito è ancora presente materiale informativo su “carta agile” di segno completamente opposto. Ma questo poco conta, visto che il biglietto si compra sempre prima di salire sul mezzo pubblico e l'unico modo che funziona per far comprendere al cittadino come si viaggia è scrivere come funziona sul retro del biglietto oppure fare pubblicità"

"Nonostante tutto ciò e persino di fronte alla mia disponibilità a rimediare a questo malinteso – frutto di un errore in assoluta buona fede – tramite il pagamento istantaneo del biglietto via SMS (cosa che peraltro ho poi fatto, come ulteriore segno di buona fede), i controllori non hanno voluto sentire ragioni. Nonostante la mia situazione estremamente complessa (autobus pieno, carica di valige, mia figlia nel passeggino e nell'imminenza dell'arrivo alla nostra stazione), il controllore continuava a insistere perché mostrassi un documento e pagassi immediatamente la multa "per risolvere immediatamente la cosa" e permetterci di prendere il treno.

Ho dovuto insistere per scendere alla fermata di Santa Maria Novella, dove è iniziata una lunga discussione, alla fine della quale, in modo piuttosto secco, uno dei due controllori ci ha intimato che se non vi era da parte nostra l’intenzione di pagare saremmo potuti andare alla sede della Polfer poco distante a discutere ulteriormente della cosa. Naturalmente non ci è stata indicata la possibilità di contestare successivamente la sanzione, né ci è stato segnalato che la sanzione poteva essere pagata in modo parziale e l'atteggiamento dei due controllori è diventato improvvisamente minaccioso.

Addirittura il controllore ha dichiarato per ben due volte di sentirsi offesa (di cosa poi?) del fatto che il mio amico, residente a Città del Messico, non aveva da mostrare carta di identità italiana ma offriva di trasmettere il proprio indirizzo di quella città, dove vive da oltre 12 anni.Carica di valigie com’ero, con una bambina di pochi mesi, nell'imminenza della partenza del treno e nel caos della stazione, non ho avuto neppure la forza di contestare questi modi di certo poco consoni alla situazione e, cedendo alle insistenze dei due operatori che continuavano a ripeterci di pagare, ho pagato la sanzione, restando senza un euro in tasca! Per di più nell’impossibilità di raggiungere i miei documenti di identità e nell’urgenza di non perdere il treno, il mio amico si è persino offerto di intestarsi la sanzione con una patente italiana che non usa.Appreso successivamente che, una volta pagato, non avrei potuto contestarla, ora capisco il motivo di questo continuo incitarmi a pagare subito!" "Sappiamo bene tutti che è più difficile multare persone adulte sole che fanno la voce grossa o fuggono senza lasciare le proprie generalità, impuniti.

E pensare che i controllori, quando ho cercato di spiegare le mie ragioni, mi hanno detto che in Italia le cose devono cambiare e bisogna smettere di cercare giustificazioni: sì, è meglio darsi direttamente alla fuga evidentemente. Se questa è la politica Ataf di porre rimedio al fenomeno delle corse non pagate, penso che la strada sia molto in salita visto che le madri in Italia sono sempre meno mentre di furbi abbiamo ampie riserve.E' inoltre assurdo pretendere dai cittadini l'utilizzo impeccabile del sistema di trasporto pubblico, quando questo non solo non è tecnologicamente al passo con le regole ma per di più non informa i cittadini e addirittura fornisce informazioni errate!Essendo impossibilitata ad impugnare la sanzione grazie alle pressioni dei controllori, mentre procedo a valutare i profili di illecito nella mancata comunicazione del cambio delle procedure relative alla carta e di abuso di potere da parte del controllore e del collega con il mio legale, posso solo fare quanto possibile per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi atteggiamenti della Vostra società mettendo in copia conoscenza di questa comunicazione gli organi di stampa locali e informando le istituzioni e le associazioni dei consumatori" così conclude la lettera.

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