Agricoltura: Artea, sì a bilancio d’esercizio 2022

Ok a proposta di delibera con voto favorevole del Pd, quello contrario della Lega e l’astensione del Movimento 5 stelle

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2023 17:00
Agricoltura: Artea, sì a bilancio d’esercizio 2022

Firenze – Sì a maggioranza al bilancio d’esercizio 2022 di Artea, questa mattina, in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd). La proposta di delibera ha ricevuto il sì del Pd, il no della Lega e l’astensione del Movimento 5 stelle.

Il bilancio di Artea si è chiuso con un valore della produzione pari a 3milioni e 861mila euro con costi di produzione di 3milioni 847mila euro e con utile di 4mila 846 euro.

Riguardo ai ricavi dalle vendite e dalle prestazioni si evidenziano contributi in conto esercizio ottenuti nel 2022 dai diversi soggetti per un valore di 3milioni 596mila euro e altri ricavi e proventi, e recuperi e rimborsi in conto esercizio per un valore di 264mila 527 euro. Nello specifico, i contributi per l’attuazione del piano/programma di attività sono stati pari a un milione e 545mila euro; i contributi della Regione per il funzionamento pari a un milione e 248mila euro; altri contributi dalla Regione pari a 68mila euro e contributi da altri soggetti pubblici per 735mila euro. Si aggiungono 151mila euro provenienti da altri ricavi e proventi, concorsi recuperi e rimborsi, e 113mila euro imputabili a costi sterilizzati da utilizzo contributi per investimenti.

Nei costi rientrano l’acquisto di beni per 5mila euro, manutenzioni e riparazioni per 90mila 630 euro, acquisti di servizi per 3milioni e 89mila euro, godimento beni di terzi per 290mila euro, 316mila euro per ammortamenti e 55mila euro di oneri diversi. Il costo del personale assegnato all’agenzia non è presente nel bilancio in quanto a carico del bilancio regionale e ammonta a 5milioni e 144mila euro comprensivo degli oneri previdenziali assistenziali dell’IRAP ma non dell’INAIL.

Il direttore dell’Agenzia Fabio Cacioli ha ricordato che le competenze di Artea si possono raggruppare in quattro linee strategiche principali: le attività legate alle funzioni di ente pagatore per i fondi Feaga (Fondo Europeo Agricolo di Garanzia) e Feasr (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale); la gestione dell’anagrafe regionale delle aziende agricole e della semplificazione dei procedimenti; il pagamento di programmi regionali ed europei in agricoltura e l’attività di organismo intermedio di programmi regionali ed europei relativi ad ambiti extra- agricoli (Parfsc Fondo Sviluppo e Coesione, il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca Feamp e altri fondi regionali), e di organismo che gestisce altri fondi regionali nel settore agricolo.

“Le voci che hanno influenzato il bilancio 2022 – ha detto Cacioli - sono state quelle legate alle utenze esplose a causa degli aumenti di luce e gas mentre per il resto siamo riusciti a mantenere gli standard di qualità e sono stati garantiti tutti i servizi degli anni passati”. “Un’attenzione particolare – ha aggiunto – è stata posta ai controlli che avranno una validità e una pregnanza per cui andranno trovate risorse ad hoc. Infatti, dal 2023 Agea (agenzia per le erogazioni in agricoltura) non si è fatta più carico dei controlli sul territorio quindi per gli organismi pagatori questo è un aggravio”.

Le sfide degli organismi pagatori sono quelle di rispondere ai requisiti di riconoscimento, interpretare le esigenze di un territorio, efficientare i processi con la digitalizzazione, mantenere i tempi di pagamenti con le norme e creare sinergie con gli altri OP. “Si confermano- ha ricordato il direttore - tra i 40 e i 50mila beneficiari l’anno”.

“E’ importante capire il volume e il numero di pratiche seguite – è intervenuta la presidente Bugetti – che va di pari passo con l’efficienza e la semplificazione chiesta negli anni dalle aziende”. “Essere di supporto alle imprese, snellire e velocizzare è un modo per supportare gli utenti nelle loro rendicontazioni” e “aiutare le imprese agricole fa parte del grande disegno, un puzzle composto da piccoli pezzi, compreso quello di mantenere le aree interne ed incentivare le aziende che restano sul territorio per prendersene cura”. 

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