Accademia Belle Arti, cacciato il Direttore, lettera a Renzi

Una lettera aperta è stata inviata oggi al Governo, al sindaco Nardella e al Parlamento Europeo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 settembre 2014 20:52
Accademia Belle Arti, cacciato il Direttore, lettera a Renzi

“Un atto sconsiderato che getta l’istituto nel caos più totale”

Firenze - Perché mandare a casa all’improvviso il Direttore dell’Accademia di Belle Arti Giuseppe Andreani proprio alla vigilia del nuovo Anno Accademico, quando il suo mandato avrebbe avuto regolare scadenza nel 2015?

Se lo chiede non senza preoccupazione l’intero corpo docente in una lettera aperta indirizzata oggi al presidente del consiglio Matteo Renzi, al ministro dell’Istruzione Stefania Gianni, al sindaco di Firenze Dario Nardella e alla Presidente della Commissione Cultura e Istruzione al Parlamento Europeo Silvia Costa, oltre che ai loro principali collaboratori.

“Si tratta”, scrivono, “di un atto a nostro avviso sconsiderato che indica da parte ministeriale e governativa la più totaleignoranzae incomprensione del ruolo effettivo di responsabilità, progettualità e guidainsiti nella funzione di Direzione di queste complesse istituzioni, e che getta nel caos più totale l'intera Accademia fiorentina, date le difficoltà che tale improvvisa rimozione comporta alla didattica ormai programmata e ai progetti formativi, culturali ed artistici in corso”.

“Insieme al rammarico per quanto sta avvenendo e alla piena e cordiale solidarietà umana e professionale al Direttore, prof Andreani, il corpo docente chiede al Ministro che venga immediatamente applicato anche alle Accademie di Belle Arti lo stesso trattamento di deroga alla normativa di revoca del trattenimento in servizio previsto nello stesso caso alle Università dalla legge 114, così da non perpetuare il misconoscimento paritario ruolo formativo che Università e Accademie da sempre rivestono nel campo dell'alta formazione umanistica e artistica”.

“Ci auguriamo”, conclude la lettera, “che da questa gravissima vicenda prenda avvio quella maggiore, costante e puntuale attenzione da parte del Ministro (sostenuta a spada tratta nelle Sue linee programmatiche sull’AFAM) verso queste storiche Istituzioni che aspettano da 15 anni il completamento della legge di riforma, e sulle quali si fonda l’identità civile e culturale dell’Italia, in particolare della città di Firenze che ha dato origine alla prima Accademia d'Europa”.

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