Su Facebook insulti a bambini del Nido di Pistoia

L'Osservatorio sui diritti dei minori di Firenze ha segnalato l’apertura, sul social network Facebook, di un gruppo di discussione intitolato ‘I bambini dell'asilo di Pistoia: vittime, o luridi piccoli pervertiti?'

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 dicembre 2009 09:07
Su Facebook insulti a bambini del Nido di Pistoia

Fans on line dell'asilo nido di Pistoia, dove due “maestre” usavano quotidianamente maltrattare i piccolini? Da poco è comparso su Facebook un nuovo gruppo di discussione che fa riferimento ai recenti fatti di cronaca avvenuti nell'asilo nido di Pistoia. Due donne di 28 e 45 anni che lavoravano alla struttura Cip & Ciop erano state arrestate giorni fa con l'accusa di avere maltrattato alcuni bambini. «Un classico esempio di perversione criminale sulla quale magistratura e forze dell’ordine devono intervenire quanto prima».

E’ quanto ha dichiarato l’assessore alla pubblica istruzione e alla legalità Rosa Maria Di Giorgi «Le ossessioni di chi ha aperto questo sito – ha aggiunto l’assessore – non danno solo da lavorare a vaste categorie studiosi, a cominciare da psichiatri e psicoterapeuti, ma hanno bisogno di un tempestivo intervento da parte della magistratura e della polizia postale». «Gli inquirenti – ha rilevato Rosa Maria Di Giorgi – devono anzitutto poter contare su mezzi tecnologici avanzati, tali da non frustrare la nostra attività di controllo e vigilanza sul web.

Questi delinquenti, un tempo solitari, oggi dispongono di una rete, grazie a un sistema di tecnologie che è molto difficile controllare. Il problema è che le forze del’ordine non fanno in tempo a individuare un sito, ed eventualmente ad oscurarlo, che immediatamente ne riemerge un altro da un' altra parte». «Questa epidemia, però –ha concluso l’assessore – non può essere debellata solo con un’azione repressiva. Occorre anche sviluppare una campagna di sensibilizzazione sul valore e la dignità della persona-bambino.

Per questo,ad esempio, il Comune sta predisponendo un programma di attività rivolte ai genitori, come corsi, incontri e seminari all’interno delle scuole, per aiutarli nel loro difficile compito, coinvolgendo esperti e lavorando sulle esperienze delle famiglie. L’obiettivo è creare un rapporto e una condivisione di finalità tra tutti coloro che hanno responsabilità educative sui bambini: insegnati, genitori e familiari».

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