Careggi, via libera alla riconferma di Majno

La commissione Sanità del Consiglio regionale ha espresso parere positivo, con il voto contrario dei gruppi Fi-Pdl e An-Pdl, alla nomina del direttore generale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2009 20:06
Careggi, via libera alla riconferma di Majno

Via libera dal Consiglio regionale alla nomina del direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria di Careggi. Si tratta di una riconferma: Edoardo Michele Majno vedrà riconfermato il contratto per i prossimi tre anni. La commissione Sanità, presieduta da Fabio Roggiolani (Verdi), ha espresso parere positivo, ai sensi dell’articolo 50 dello Statuto, alla nomina che sarà fatta dal presidente della Giunta regionale.

La maggioranza si è espressa in modo favorevole, mentre voto contrario, non per il curriculum del candidato ma per le motivazioni della scelta, è stato espresso da Anna Maria Celesti (Fi-Pdl) e da Marco Cellai (An-Pdl). Tra i criteri e le motivazioni della scelta per la riconferma di Majno, come ha scritto il presidente della Giunta regionale Claudio Martini nel documento mandato all’attenzione della Commissione, “devono essere evidenziati alcuni significativi successi, quali quelli riguardanti l’ottima performance ottenuta nei tre anni di direzione del dottor Majno per quanto concerne la valutazione espressa dai cittadini in merito ai servizi offerti dal Pronto soccorso, la riduzione dei tempi di attesa e la percentuale di attrazione esercitata dall’azienda nei confronti dei pazienti residenti in altre regioni”.

Sono state proprio le motivazioni addotte che hanno provocato giudizi critici da parte dei consiglieri di centrodestra. “Ci sentiamo presi in giro – ha spiegato la vicepresidente Anna Maria Celesti – perché il presidente Martini ha enumerato fra i meriti prestazioni che invece si sono rivelate estremamente critiche e che sono state oggetto di valutazioni basse da parte del Mes”. Il Mes, il Laboratorio management e Sanità della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, è infatti incaricato di valutare le performance dei direttori generali e delle aziende sanitarie toscane attraverso una serie di indicatori.

“Rispetto a tutta una serie di parametri – ha detto ancora Celesti – Majno ha avuto le valutazioni più basse della Toscana. Allora, o non andava riconfermato o le motivazioni addotte dovevano essere altre”. Sulla stessa falsariga i giudizi di Marco Carraresi (Udc) e di Marco Cellai (An-Pdl). Carraresi ha sottolineato che “Majno ha preso la valutazione più bassa da parte del Mes e nonostante tutto viene riconfermato. Questo pone un problema: o il sistema di valutazione è inattendibile, e allora ci chiediamo perché farlo, oppure siamo davanti alla più totale ipocrisia”.

Marco Cellai si è detto “profondamente perplesso riguardo al documento trasmesso al Consiglio. Esiste un’incongruenza tra la valutazione del Mes e quanto scrive Martini. Careggi ha preso la maglia nera per alcune prestazioni, tra cui proprio il pronto soccorso che continua a presentare grossi problemi e carenze nel servizio”. Alberto Monaci (Pd) ha espresso giudizio positivo sul profilo del candidato e sul fatto che la nomina sia per tre anni e non per cinque, ma si è detto meno convinto “da alcuni passaggi descrittivi della motivazione di scelta”.

Alessia Petraglia (Sd) ha preso atto favorevolmente della nomina ma ha chiesto che “prima della fine della legislatura sia fatta una riflessione sul Mes, sulla sua struttura e sui metodi di valutazione adottati, perché la valutazione delle aziende sanitarie toscane deve essere il più oggettiva possibile”. Il presidente della commissione Sanità Fabio Roggiolani si è detto d’accordo con la posizione di Monaci e di Petraglia e ha quindi annunciato una seduta dedicata al Mes nelle prossime settimane.

(cem)

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