Barducci ha incontrato i ragazzi che lavorano le terre confiscate ai clan

A causa del maltempo Barducci non ha potuto vendemmiare nei campi sottratti alla mafia, ne ha approfittato per visitare i terreni confiscati, mangiare in 'Casa Riina' e ripercorrere il giro che facevano i pizzini di Provenzano.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2009 18:25
Barducci ha incontrato i ragazzi che lavorano le terre confiscate ai clan

“Subito una Fiat Panda della Provincia di Firenze, oltre alla riconferma del contributo annuale. E poi l'impegno per studiare immediatamente altri mezzi per sostenervi”. Queste le promesse fatte dal presidente Andrea Barducci alla cooperativa "Lavoro e non solo" che coltiva le terre confiscate alla mafia. L’impegno della Provincia di Firenze è stato preso oggi dal suo presidente durante l’incontro con i ragazzi fiorentini che ogni anno si recano in Sicilia per il progetto "Liberarci dalle Spine".

A causa del maltempo Barducci non ha potuto vendemmiare nei campi sottratti alla mafia, ne ha approfittato per visitare i terreni confiscati, mangiare in 'Casa Riina' e ripercorrere il giro che facevano i pizzini di Provenzano. “Quando, ad ottobre, i giovani della cooperativa saranno a Firenze per ritirare la Panda - ha aggiunto il presidente Barducci - convocherò alcuni Comuni della provincia in modo da individuare con ciascuno un piccolo progetto da seguire: dall'acquisto dei macchinari, alla ristrutturazione degli edifici che ospitano i ragazzi”.

“Da maggio ad ottobre i soci della cooperativa sono sostenuti dai ragazzi che vengono a fare i campi di lavoro organizzati dall'Arci – ha ricordato Barducci - ma poi l'inverno è lungo, e io vorrei davvero studiare il modo di non farli sentire soli”. Il presidente della Provincia di Firenze ha inoltre espresso vicinanza e solidarietà ai giovani dell’associazione Libera che domani parteciperanno alla manifestazione organizzata a Ponteranica (Bergamo) contro la decisione della giunta leghista, guidata dal sindaco Cristiano Simone Aldegani, di rimuovere la targa che dedicava la biblioteca comunale a Peppino Impastato, il giornalista ucciso dalla mafia nel 1978.

“Forza ragazzi, non mollate. Anche se domani non potrò essere fisicamente con voi a Ponteranica, vi sono vicino in questa lotta di civiltà”.

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