Empoli: cambiano le norme urbanistiche, le osservazioni dei cittadini anche online

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 maggio 2009 13:49
Empoli: cambiano le norme urbanistiche, le osservazioni dei cittadini anche online

Per la variante al Regolamento Urbanistico Comunale è scattata la fase delle osservazioni. Dopo la fase dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale lo scorso venerdì 17 aprile, questa mattina, mercoledì 6 maggio, la variante è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana e da questo momento quindi decorrono 45 giorni per la presentazione delle osservazioni. Secondo la normativa regionale infatti, tali modifiche devono essere approvate in via definitiva solo dopo un percorso di coinvolgimento e di partecipazione dei cittadini, che hanno così la possibilità di dire la loro prima dell’approvazione definitiva.

Tutta la documentazione è depositata e disponibile per la consultazione fino al 20 giugno 2009 presso l’Ufficio accesso agli atti, che si trova presso il Palazzo Comunale in via G. del Papa, 41 a Empoli nonché sul sito internet del Comune, nella sezione relativa al Garante della Comunicazione. Chiunque quindi può prenderne visione e presentare, entro il termine del 20 giugno, le osservazioni che ritenga opportune. Che cosa cambia con l’adozione delle varianti.
La variante cartografica oltre a corregge alcuni errori materiali riscontrati nelle tavole, trasforma anche le aree B1 gravate da rischio idraulico in zone B2, con la conseguenza che l’altezza massima consentita passa da m.

7.50 a m. 10.50. La modifica introdotta offrirà la possibilità di costruire un piano in più a compensazione del piano terra non utilizzabile a causa del rischio idraulico. Beneficeranno di questa modifica le frazioni di Pagnana, Marcignana, Brusciana, Molin Nuovo e Fontanella.
Le varianti sono state messe a punto dagli uffici comunali in armonia col quadro normativo regionale, intervenuto dopo l’approvazione del regolamento urbanistico, cioè dopo il 21 dicembre 2004.
La maggior parte delle modifiche apportate all’articolato normativo fa fronte alla necessità di chiarimenti.

Infine la variante introduce modifiche di carattere gestionale, al fine di migliorare e semplificare l’attività edilizia, offre un contributo alla soluzione del problema di criticità dei parcheggi, introduce politiche di edilizia sociale.
Una delle modifiche più significative è sicuramente l’introduzione tra gli interventi ammissibili in zona agricola della sostituzione edilizia, ossia della possibilità di demolizione e ricostruzione non fedele dell’esistente a parità di volume utile lordo e di superficie utile lorda.

Le modalità sono diverse per le diverse zone del territorio agricolo: possibilità di accorpamento e spostamento di volumi in pianura, conservazione pressoché totale del sedime in collina, dove potrà essere spostato solo il 20% del fabbricato esistente. Si tratta di una piccola rivoluzione che vuol venire incontro alle esigenze dei cittadini che hanno necessità di migliorare e rinnovare la propria abitazione, evitando però le speculazioni edilizie.
La variante è accompagnata da una serie di misure tese a controllare la qualità degli interventi sul patrimonio edilizio esistente in zona agricola, con la preoccupazione costante di rendere le trasformazioni sostenibili.

Vengono pertanto introdotte limitazioni ai cambi di destinazione d’uso e limitazioni del numero delle unità immobiliari derivabili da frazionamenti; sarà obbligatorio il ricorso al piano di recupero, che deve passare all’approvazione del Consiglio Comunale, quando si interviene su edifici di superficie maggiore o uguale a mq. 400 o se si prevedono unità immobiliari ad uso abitativo minori di mq. 80.

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