Gestione dei rifiuti: un macro ATO nell’area vasta di Siena, Arezzo, Grosseto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2008 22:08
Gestione dei rifiuti: un macro ATO nell’area vasta di Siena, Arezzo, Grosseto

Giunge alla sua tappa conclusiva il percorso di accorpamento, in un unico macroambito, dei tre attuali ambiti territoriali di Siena, Arezzo e Grosseto per la gestione dei rifiuti del Sud della Toscana. Nei giorni scorsi è stato, infatti, approvato, in forma congiunta, da parte degli Ambiti numero 7, 8 e 9, il Piano Straordinario, primo fondamentale strumento che permetterà l’affidamento provvisorio del servizio per i prossimi quindici anni e sulla base del quale si imposterà la futura programmazione degli interventi di area vasta.

Alla stesura del piano, presentato oggi in conferenza stampa ha lavorato un gruppo di tecnici ed esperti con competenze specifiche, in grado di valutare le azioni necessarie alla riduzione dei rifiuti, al potenziamento della raccolta differenziata e al completamento degli impianti nei tre diversi ambiti provinciali, nell’ottica di uniformare lo standard e le tariffe dei servizi erogati su tutta l’area. “L’approvazione del piano straordinario da parte dei tre ambiti territoriali – afferma la presidente dell’ATO 8 di Siena Fabiola Ambrogi – rappresenta un passaggio importante perché propedeutico all’affidamento dei servizi per la gestione dei rifiuti.

Inoltre fornisce un quadro della situazione attuale della gestione dei rifiuti nelle tre Province coinvolte. Sulla base del piano si muoveranno le scelte future, che avranno come obiettivo una omogeneizzazione dei servizi ed una gestione più oculata dei rifiuti, in modo da rispondere agli obiettivi prefissati a livello regionale. Ribadita e auspicata una prima fase di autosufficienza degli ATO, si arriverà infatti ad una programmazione congiunta e alla realizzazione, del macro ATO della Toscana del Sud.

Grazie al lavoro e alle competenze che sono state messe in campo, in questa prima fase, sono convinta che avremo a disposizione una base solida e delle indicazioni valide da seguire, raggiungendo i risultati auspicati sia nella diminuzione della produzione dei rifiuti che nella raccolta differenziata, oltre che al completamento degli impianti e ad un potenziamento infrastrutturale su tutta l’area”.
“Le indicazioni contenute nello nuovo strumento di programmazione – dichiara il presidente dell’ATO 9 di Grosseto Massimo Ricci – consentiranno di gestire in modo più corretto i rifiuti su tutta l’area e di individuare in modo appropriato gli interventi da realizzare nei prossimi anni.

Per quanto concerne il territorio di Grosseto le priorità indicate dal piano riguarderanno la realizzazione in tempi certi di nuovi impianti, più leggeri e funzionali, e l’autocompostaggio domestico, un’azione già prevista nel Piano Industriale che determinerà una considerevole diminuzione della produzione della quantità dei rifiuti. Infine stiamo lavorando sul tema della raccolta differenziata porta a porta, con delle esperienze e dei buoni risultati, che occorrerà sviluppare in un unico sistema”.
“Il piano, strumento di pianificazione di fondamentale importanza redatto in piena coerenza con le linee di indirizzo dei rispettivi ambiti territoriali – afferma il presidente dell’ATO 7 di Arezzo Paolo Nannini - individua azioni importanti da intraprendere nell’arco temporale dei prossimi 6 anni per quello che riguarda la riduzione della produzione dei rifiuti, il raggiungimento del 55 per cento di raccolta differenziata a norma di legge, l’introduzione di sistemi di trattamento della frazione organica proveniente da raccolta differenziata con processi di digestione anaerobica, come trattamenti a freddo con recupero energetico.

Per tali azioni si prevede un fabbisogno di investimenti pari a 25 milioni di euro tra il 2008 e il 2013 per il solo territorio dell’ATO 7 di Arezzo. Non si deve dimenticare che la stesura del Piano nei tempi previsti dalla legge è stata possibile grazie non solo alla collaborazione delle Province coinvolte, ma anche di tutti i Comuni ricadenti nell’ATO”.

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