Firenze e la guerra ai poveri: è polemica sul provvedimento dell'assessore Graziano Cioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 aprile 2008 23:01
Firenze e la guerra ai poveri: è polemica sul provvedimento dell'assessore Graziano Cioni

Firenze, 2 aprile 2008- Dopo i lavavetri, Firenze dice stop ai mendicanti che chiedono l'elemosina sdraiati sui marciapiedi o sulle strisce pedonali, "causando pericoli ai pedoni". Si prospettano misure repressive per "ripulire" i marciapiedi. Un provvedimento che sarà approvato nelle prossime settimane, prevede in particolare il divieto per i mendicanti di sdraiarsi in strada, annuncia Cioni, assessore alla sicurezza: "Eliminare gli ostacoli per i pedoni, specie se disabili, non è né di destra né di sinistra".

Poi precisa: "Nessuna multa o sanzione, ma i vigili potrebbero identificare le persone".
"L'episodio della nostra associata che ha inciampato in un mendicante è soltanto uno dei sintomi della difficoltà dei non vedenti e degli ipovedenti di percorrere gli spazi cittadini -spiega il presidente provinciale Unione italiana ciechi e ipovedenti, Antonio Quatraro- in autonomia ed in sicurezza. Da oltre 10 anni l'Unione Italiana ciechi ed ipovedenti sollecita l'amministrazione locale a farsi carico dell'aspirazione, apparentemente normale, di potersi muovere in città senza mettere a repentaglio la propria incolumità e senza rischiare incidenti come quello della signora Moldavio o 'spiacevoli incontri' con escrementi di cani, motorini, auto lasciate in sosta vietata, ecc.

Firenze, da sempre è stata meta di uomini di cultura e di artisti, e oggi anche di turisti da tutto il mondo che vogliono ammirare le vestigia lasciate dai più grandi artisti e pensatori nella storia dell'uomo. Al tempo stesso Firenze è stata la culla dell'artigianato, che è la massima espressione della creatività e dell'ingegno dell'individuo. Ecco, i non vedenti ed ipovedenti di Firenze vorrebbero soltanto che, nel XXI secolo, questo valore di una città che sia per tutti e per ciascuno venisse assunto non solo dalle amministrazioni, ma dai fiorentini e da chiunque abbia la fortuna di capitare in questa nostra città".
"Firenze in passato è stata spesso al centro dell'attenzione nazionale e internazionale -commenta Ornella De Zordo per Unaltracittà/Unaltromondo- Per eccellenza culturale, per una tradizione di solidarietà, accoglienza, ricchezza del tessuto sociale.

Ci voleva l'amministrazione Domenici per guadagnare le prime pagine dei giornali a causa della guerra dichiarata ai poveri, invece che alla povertà. Prima i lavavetri, ora i mendicanti. Presumibilmente in parte le stesse persone, a riprova del fatto che le ordinanze non risolvono i problemi: o si pensava che un provvedimento amministrativo facesse scomparire come per magia qualche decina di persone? Certamente è grave l'incidente occorso alla signora ipovedente, ma certo non si può dire che tanto zelo sia stato dimostrato nell'affrontare le mille barriere per la circolazione dei pedoni con o senza disabilità.

Mai vista rimuovere un'auto perché in sosta davanti a uno scivolo all'angolo di una strada. E allora via: gli ultimi, gli esclusi di una società sempre più escludente, gli "scarti" della corsa all'arricchimento individuale, vanno nascosti alla vista, non potendoli eliminare. Spazzati sotto al tappeto, e tirati fuori quando servono, come precari, muratori in nero nei nostri mille cantieri, disposti a qualsiasi compito per pochi spiccioli. Ma poi fuori dalla vista della città opulenta, dei fiorentini "bene" e dei turisti che portano soldi.

Noi abbiamo un'altra idea della città, della convivenza civile, della socialità. Le problematiche della marginalità vanno affrontate con percorsi di inclusione e di accompagnamento, dobbiamo ritrovare il senso della città come comunità, che si è perso dietro il "decoro" e l'esteriorità. Siamo decisamente inconciliabili con la cultura repressiva, securitaria ed escludente di questa giunta. Ne riparleremo in Consiglio comunale".
''I fiorentini conoscono da anni le sparate elettorali, che non arrivano mai a niente, dell'assessore comunale Graziano Cioni, che si fa chiamare 'lo sceriffo', ma assomiglia di piu' al sergente Garcia del telefilm Zorro''.

Ma mentre il personaggio televisivo suscita il riso, Cioni fa piangere e continua a prendere per fondelli i fiorentini che oramai lo conoscono. Così il senatore del Pdl Achille Totaro commenta il nuovo regolamento che intende proporre il Comune di Firenze per vietare ai mendicanti di chiedere l'elemosina sdraiati sui marciapiedi causando pericoli ai pedoni e al traffico. ''Prima Cioni - spiega Totaro - ha cercato di eliminare i venditori abusivi, senza risultati, come può vedere chiunque faccia due passi per il centro della città.

Poi, un mese prima delle primarie del Pd, ha dato inizio alla guerra contro i lavavetri. Ora, a due settimane dalle elezioni, se la prende con i mendicanti, che non sono altro che i lavavetri cacciati nel settembre scorso''. Per il senatore Totaro ''a Firenze, i problemi della legalità sono stati messi sotto i piedi proprio dal partito di Cioni; quel Pd che a Firenze e in Toscana si rifiuta di costruire i Cpt per i clandestini, e quindi di applicare la legge Bossi-Fini. E mentre a Firenze aumenta il numero dei furti, delle violenze nelle strade, è sempre più diffuso il fenomeno della microcriminalità e quello dell’ immigrazione clandestina, invece di pensare seriamente alla sicurezza dei cittadini, Cioni si diletta a recitare la parte dello sceriffo con l’ennesima sparata elettorale.

La solita boutade propagandistica da cacciatore di voti, che di certo non risolverà i problemi dei fiorentini, i quali non sono più disposti ad essere presi in giro".
"Quella dell’assessore alle politiche sociali, vivibilità e vigili urbani, che individua nei mendicanti il problema dell’agibilità degli spazi pubblici in città, pare l’ennesima boutade elettoralistica di cui non si sentiva il bisogno- così Giovanni Bellini, candidato alla Camera per le elzioni politiche del 13 e 14 aprile per La Sinistra L'Arcoableno- Se si vuole davvero tutelare i soggetti deboli della nostra città, ci si attivi affinchè si acceleri l’abbattimento delle barriere architettoniche e si faccia di più, a partire dai vigili urbani, per evitare che i marciapiedi e le piste ciclabili della nostra città siano quotidianamente invasi da mezzi privati a due o quattro ruote che rendono lo spazio pubblico inagibile per disabili, madri con carrozzine, semplici pedoni e ciclisti." "A questo punto il Sindaco assuma una forte iniziativa amministrativa per un piano complessivo di riqualificazione dello spazio pubblico cittadino e per agevolare le esigenze della mobilità pedonale e ciclabile, partendo da un più efficace utilizzo del personale dei vigili urbani- ha concluso Giovanni Bellini- per quanto riguarda la presenza dei mendicanti, si affronti la questione per ciò che rappresenta realmente, e cioè l’espressione di una marginalità da prevenire e risolvere con le politiche sociali, e non decidendo con i regolamenti di polizia municipale che chi chiede l’elemosina debba stare in piedi piuttosto che a sedere." “Un’idea assurda, quella dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Firenze.

Una città che non si merita di essere alla ribalta delle cronache nazionali per provvedimenti al di fuori di qualunque idea di dignità” Ha ribadito Mercedes Frias, candidata alla Camera per la Sinistra L'Arcobaleno. “Dopo la crociata contro i lavavetri- ha proseguito ;ercedes Frias- ora Cioni vuole portare Firenze a combattere una nuova guerra santa, quella 'contro' i mendicanti che, a suo dire, intralciano i pedoni e i turisti che passeggiano per la città. Un attacco ancor più di basso profilo in quanto si rivolge contro chi non ha neanche la possibilità di intervenire e rimane un ombra ai margini della società.

Da una città come Firenze ci si aspetterebbe qualcosa in più. E' inoltre redicolo che si vadano a convogliare così tante energie, politiche, legislative, intellettuali, mediatiche, per una cosa che coinvolge al massimo dieci persone quando non si è in grado, evidentemente, di dare risposte alle vere esigenze di accessibilità della città a disabili e ipovedenti.”

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