Oggi la manifestazione del Coordinamento dei Lavoratori Precari del Comune di Firenze davanti a Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2005 18:06
Oggi la manifestazione del Coordinamento dei Lavoratori Precari del Comune di Firenze davanti a Palazzo Vecchio

Questo pomeriggio si è tenuta in Palazzo Vecchio la manifestazione dei lavoratori precari del Comune di Firenze.
Alle ore 15 una delegazione è stata ricevuta dal Presidente del Consiglio Comunale e dai Capi Gruppo in presenza dell’Assessore al Lavoro. In detto incontro il Coordinamento Lavoratori Precari ha illustrato tutte le problematiche e le difficoltà che un lavoratore precario incontra nella sua esistenza, ribadendo inoltre che non è più possibile pensare a gestire servizi di primaria importanza quali Asili Nido, Scuole, Mense, Cimiteri, Servizi Sociali, Sportelli Amministrativi, ecc quindi servizi di ordinaria amministrazione con il ricorso sempre più massiccio a personale precario.

Così come non è più pensabile una società che si basa sulla precarietà del lavoro e della vita. Le risposte avute nell’incontro sono state estremamente vaghe, con un rimbalzare delle responsabilità politiche fra uno schieramento e l’altro. Se è pur vero che l’ attuale Legge Finanziaria opera un ulteriore taglio alle spese del personale, è altresì vero che sono anni ormai che non si fanno assunzioni, che si usa solo lavoro precario e flessibile nelle sue varie articolazioni, e che la possibilità è stata data sia dal pacchetto Treu (Governo di centrosinistra) sia dalla Legge 30 (Governo di centrodestra).
Successivamente i lavoratori precari hanno invaso il salone dei “Dugento” sede del Consiglio Comunale esponendo lo striscione “Un Lavoro decente per una vita decente – Basta Precariato” e con indosso le magliette riportanti lo slogan “contro la precarietà della vita e del lavoro”.

Dopo essere sostati per un po’ in Consiglio ne sono usciti in corteo al grido di “Basta Precarietà” e “Lavoro Lavoro”
La giornata ha rappresentato un forte momento di mobilitazione da parte dei lavoratori precari, ed ha dato modo di contattare anche lavoratori di altri settori della Pubblica Amministrazione.


"I lavoratori precari impiegati dal Comune di Firenze hanno pari dignità di coloro assunti a tempo indeterminato. Per questo è necessario che l'amministrazione di Palazzo Vecchio smetta di utilizzare la Legge 30 per risparmiare sulla pelle delle donne e degli uomini che offrono la loro professionalità e parte della loro vita per consentire alla macchina comunale di andare avanti".

Lo ha dichiarato oggi Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo.
"Un'amministrazione di sinistra ha il dovere di non applicare una legge se questa va contro i diritti della persona. E la legge 30 è una legge iniqua che crea discriminazioni, nega i diritti ai lavoratori e apre uno scenario in cui i diritti negati sconfinano nella vita sociale e privata dell'individuo. Un lavoratore precario non può avere un progetto di vita, e ciò è intollerabile che avvenga per responsabilità dell'amministrazione comunale della nostra città.

Si smetta allora di fare promesse illusorie e si decida di non adottare più quanto stabilito dalla Legge 30, ha continuato Ornella De Zordo. Per ottenere le risorse necessarie e finirla con lo sfruttamento legalizzato dei lavoratori è necessario un nuovo modello di welfare municipale, che sappia riconnotare la politica fiscale degli Enti Locali sui nuovi flussi di reddito rappresentati dallo sfruttamento del territorio, dai servizi finanziari, dalle rendite immobiliari. Se chi governa Firenze non riesce a perseguire un nuovo modello di giustizia economica per chi vive, lavora e abita la città, si mette automaticamente dalla parte della conservazione, rinunciando così in partenza all'ambizione di cambiare in meglio la società in cui viviamo" – ha concluso Ornella De Zordo.

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