Con Schiff che suona Beethoven si chiude la Stagione degli AdM, il 17 Aprile, al Teatro della Pergola (ore 21)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2005 14:27
Con Schiff che suona Beethoven si chiude la Stagione degli AdM, il 17 Aprile, al Teatro della Pergola (ore 21)

È il nome di Beethoven, genio intramontabile di tutti i tempi, a suggella la conclusione della Stagione 2004-05 degli Amici della Musica di Firenze. Domenica 17 Aprile, alla Pergola (ore 21), prosegue difatti l’avvincente viaggio nel mondo delle trentadue Sonate per pianoforte di Beethoven proposto da ANDRÁS SCHIFF, rinomato pianista natio di Budapest ma ormai fiorentino d’adozione. Per il quarto appuntamento del ciclo, che si snoderà nel corso delle successive stagioni, l’attenzione interpretativa di Schiff si concentra su un gruppo di Sonate tutte composte nel 1801, ed amatissime dal pubblico per il loro potere evocativo: la Sonata op.

26, che lo stesso Beethoven volle accompagnata dal sottotitolo “Marcia funebre” riferendosi al nobile compianto del terzo tempo, le Sonate nn. 1 e 2 dell’op. 27 (la seconda è la nota “Al chiaro di luna”, così detta da un amico di Beethoven alludendo a suggestive immagini romantiche), e la Sonata op. 28, chiamata “Pastorale” per il tono agreste finale dal solito editore in cerca di facili consensi di mercato.

Dopo i grandi cicli integrali dedicati a Schubert, Bach e Schumann, Schiff affronta ora, in più tappe, un altro imprescindibile monumento della letteratura pianistica.

Sono letture sottratte ad ogni forma di gratuito virtuosismo, attente a sottolineare con fluida e nitida naturalezza i particolari significati poetici che ogni Sonata di Beethoven porta con sé, lungo un percorso cronologico che, di volta in volta, metterà a nudo le derivazioni dello stile beethoveniano ed il suo profetico sguardo in avanti, inevitabile pietra di paragone per i musicisti che verranno. Ancora una preziosa occasione per conoscere l’arte interpretativa di Schiff, il suo stile elegante e fluido messo anche stavolta al servizio di un itinerario musicale ricco di stimoli e spunti per nuove riflessioni.

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