Teatro Fabbricone Prato: dall'8 al 12 febbraio (ore 21.00) Bertolt Brecht interpretato dai detenuti - attori della Compagnia della Fortezza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 febbraio 2005 19:13
Teatro Fabbricone Prato: dall'8 al 12 febbraio (ore 21.00) Bertolt Brecht interpretato dai detenuti - attori della Compagnia della Fortezza

“La delega al messaggio creduto e condiviso è ridicola credenza del passato, ottocentesca, è banalità infantile e primordiale. E’ fumo negli occhi. Come fare a raccontare questo mondo che si sottrae ad ogni efficace descrizione? E quanti prima di noi hanno già praticato questo?”.
Queste sono le domande che Punzo si pone come punto di partenza di questo lavoro e continua : “In queste domande senza risposta, in questo spazio vuoto si inserisce la mia azione, il mio pensiero, la mia attuale idea di teatro.

In questo Vuoto assoluto ripartire dal piacere e dalla necessità del teatro che può nascere anche dal dispiacere di una riflessione senza via d’uscita. Per far questo non abbiamo bisogno di nuovi testi, abbiamo bisogno di testi icone, di testi mito, che già esistono in qualche modo nella mente dello spettatore e che possiamo far ritornare sotto altre forme.”
“Egoismi, mostruosità e violenze regnano sovrani”, continua Punzo “il potere corrotto è verità fondante e incontrovertibile.

Ogni cinque secondi un bambino muore di fame nel mondo, basta contare sulla punta delle dita per rendersi conto di tali assurdità. Noi possiamo solo prenderne atto e restituire il male in chiave grottesca ironica e innocua, consapevoli dei limiti in cui è relegata l’arte e l’azione umana isolata. La nostra scena mantiene il carattere didattico ma diventa una scuola del male”.
Partendo da queste considerazioni, Punzo si è avvicinato al mondo di Brecht con i detenuti-attori della Compagnia della Fortezza e questa esperienza adesso la trasferisce sugli attori di fuori.

L’idea è quella di partire da dove finisce lo spettacolo della Compagnia della Fortezza, I Pescecani – ovvero quel che resta di Bertolt Brecht, per andare ancora oltre a cercare di mettere in scena con gli attori della Nihil Company la presunta impossibilità di Brecht oggi.

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