La Toscana del Turismo si confronta con la domanda Cinese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 gennaio 2005 18:32
La Toscana del Turismo si confronta con la domanda Cinese

La Toscana è pronta ad accogliere i turisti cinesi? E’ questo l’interrogativo dal quale ha preso le mosse l’intervento dell’Assessore al Turismo della Regione Toscana, Susanna Cenni, in occasione del Seminario sul Mercato cinese del turismo, tenutosi lunedì 31 gennaio a Firenze, presso la sede dell’Agenzia Toscana Promozione. “La Toscana si sta muovendo – ha proseguito l’Assessore – ma ancora c’è tanto da fare. Fino ad oggi abbiamo potuto contare su un territorio stupendo e un patrimonio culturale senza paragoni, ma con il turismo cinese è tutta un’altra storia.

E’ necessario aggiustare la nostra offerta. Quelli che sono normalmente in nostri punti di forza non ci garantiscono una rendita di posizione”. Quattro, le linee guida indicate da Susanna Cenni: conoscere il fenomeno, fare squadra, attrezzarsi e fare presto. La Toscana deve correre ai ripari rapidamente se non vuole farsi sfuggire le opportunità che il mercato cinese del turismo le offre. Secondo le stime dell’OMT – illustrate nel suo intervento dalla dott.sa Antonella Silvestri, referente Enit in Cina e Chief Representative del Censic di Pechino - la Cina è destinata, entro il 2020, a diventare il quarto paese per partenze di turisti, con una crescita dei flussi calcolata attorno al 12,5% annuo.

Una percentuale che porterà a circa 100milioni i cinesi che, nel 2020, sceglieranno una meta straniera per le loro vacanze. Cifre che divengono ancor più significative se si pensa che, assieme alla Francia, l’Italia è la meta più richiesta dal pubblico cinese. Ma per essere pronti ad accogliere questo flusso enorme, ha sottolineato Antonella Silvestri, è necessario che la Toscana si attrezzi. La domanda cinese, d’altronde, è decisamente particolare. Si devono fare i conti, infatti, con una cultura radicalmente diversa dalla nostra, anche dal punto di vista delle più semplici abitudini.

Ma non solo. Se la Toscana può contare su un’ottima offerta nel campo della cultura e dello shopping di alta qualità, la regione – come l’Italia del resto – è decisamente indietro per quanto riguarda le pubblicazioni e le informazioni in lingua. Un tasto dolente, dovendo rispondere alla domanda di un popolo nel quale solo una minima parte parla inglese.
Tante, dunque, le urgenze da affrontare nel breve e medio periodo e una raccomandazione. “Se vogliamo cogliere questa occasione – ha dichiarato ancora, in chiusura, Susanna Cenni – non dobbiamo assolutamente mirare solo ad un target elevato.

Se così facessimo, commetteremmo un grave errore”. Turismo giovane e Università, ecco i due segmenti sui quali, dice l’Assessore, la Toscana deve assolutamente puntare. “Ci vuole coraggio per accogliere la sfida della Cina – ha concluso – e questo coraggio va dimostrato anche nei prezzi, evitando di orientarci solo verso l’elite”. Ma per vincere questa sfida una cosa è certa secondo l’Assessore regionale al Turismo: la Toscana deve fare squadra. E su questo punto si è soffermato, in apertura di lavori, anche il Direttore di Toscana Promozione, Mauro Ginanneschi, il quale ha sottolineato l’importanza di presentarsi uniti sul mercato cinese.

“In questo momento – ha detto, infatti, Ginanneschi – è da evitare lo spot sporadico. In un paese come la Cina, non c’è niente di più sbagliato dell’andar da soli”. E proprio per quanto riguarda il settore turismo, Toscana Promozione ha già in agenda numerosi interventi, primo fra tutti un educational per operatori cinesi - organizzato assieme al CTS - previsto per il mese di marzo.

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