Sulla Fortezza continua la battaglia senza esclusione di colpi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2005 23:39
Sulla Fortezza continua la battaglia senza esclusione di colpi

Dopo le polemiche di questi giorni, gli uffici dell'urbanistica precisano che il progetto del parcheggio in piazzale Caduti nei Lager rispetta le previsioni contenute nel Piano regolatore. Il Prg prevede destinazione F1 (verde pubblico), una destinazione che finora non corrispondeva alla realtà: piazzale Caduti nei Lager era una piazza utilizzata come posteggio per i pullman turistici. Con questo intervento quindi si concretizza la previsione di Prg: sopra il parcheggio infatti verrà realizzato un giardino.

"Nel sottosuolo delle aree destinate dal Prg a spazi ed attrezzature pubbliche - spiegano gli uffici - si applica il disposto dell'articolo 62.6 delle Norme di attuazione del medesimo Prg, che consente, con apposita procedura, di realizzare, sotto qualunque area pubblica o destinata ad infrastrutture e attrezzature pubbliche, parcheggi sotterranei destinati agli usi individuati dall'Amministrazione". D'altra parte la costruzione di parcheggi al di sotto di aree pubbliche o che lo diventeranno dopo la realizzazione dell'intervento è prassi consolidata in città.

Basta pensare che i parcheggi pertinenziali di piazza Savonarola, quelli in costruzione nella zona di via Baracca, in viale Europa e via Belgio e, andando più indietro nel tempo, anche quello del Parterre, sono stati realizzati con questa procedura.

«La commissione urbanistica esamini il progetto definitivo del parcheggio alla Fortezza prima dell'approvazione da parte della giunta». Questa la richiesta avanzata dai consiglieri di Forza Italia Marco Stella e Bianca Maria Giocoli. «Il sindaco - hanno ricordato i due esponenti di Forza Italia - ha annunciato che la giunta del 25 gennaio non tratterà del progetto per attendere il parere del comitato di settore del Ministero dei Beni Culturali che si riunirà a febbraio.

Si è creata una ottima occasione per consentire ai componenti della commissione competente, in questo periodo, di fare le necessarie valutazioni tecniche. Non avendo potuto visionare il progetto preliminare sarebbe quanto mai opportuno che la commissione effettuasse anche un sopralluogo al cantiere, attualmente fermo per l'ordinanza del sindaco». «In questo modo - hanno concluso Giocoli e Stella - si potrà valutare l'attuale stato di avanzamento dei lavori e confrontarlo con il progetto definitivo.

Tutte questi chiarimenti e informazioni ci consentiranno di poterci esprimere anche sul cambiamento di destinazione d'uso dell'area che attualmente nel piano regolatore generale è a verde pubblico».

«Un eventuale ricorso alla procura avrà come risultato solo quello di provocare ulteriori divisioni tra le forze democratiche che devono avere solo l'obiettivo di lavorare per l'interesse dei cittadini e di Firenze». Lo ha detto il capogruppo della Margherita Nicola Perini a proposito «dell'ipotesi paventata da Ornella De Zordo e Monica Sgherri sulla questione del parcheggio alla Fortezza da Basso».

«Non si può pensare di agire con metodi come questo - ha aggiunto il capogruppo della Margherita - le forze politiche democratiche devono dare il proprio contributo per la gestione dei "processi" politici. Sono queste le regole della politica e devono essere condivise da chi ha interesse a interloquire con questa maggioranza per il bene della città e del suo sviluppo». «E' oltretutto paradossale - ha concluso Perini - che proprio mentre si cerca un accordo con Rifondazione Comunista per il governo della Toscana su posizioni di condivisione politica degli obiettivi, si assumano atteggiamenti e toni di questo tipo».



Infine un intervento di Ornella De Zordo

Sulla vicenda del parcheggio e delle opere sovrastanti realizzate alla Fortezza da Basso i gruppi consiliari di Rifondazione Comunista e di Unaltracittà/Unaltromondo hanno il desiderio di fare chiarezza e comprendere fino in fondo tutti i passaggi, progettuali e amministrativi, che hanno portato alla costruzione di quello che molti fiorentini e le organizzazioni Amici Della Terra, Italia Nostra, Legambiente, Wwf e Comitati cittadini hanno definito "ecomostro".
E' nell'interesse di chi vive e abita la città capire, nella massima trasparenza, quali sono i processi che stanno alla base del project financing della Fortezza.

Si tratta di un atto dovuto ma anche del presupposto fondamentale affinché le grandi opere previste dalla giunta Domenici, che saranno costruite nei prossimi anni, siano definite e progettate garantendo trasparenza, correttezza e rispetto delle procedure nell'interesse supremo della città e dei cittadini.
Ribadiamo inoltre la nostra ferma convinzione che sarebbe stato necessario una variante urbanistica e grande attenzione visto anche il contesto delicato come quello della Fortezza.
1) le norme urbanistiche dettano che un parcheggio sotterraneo è ammissibile "ove compatibile alle destinazioni di superficie" (art.62.6).

Bene quell'area, come è noto, è classificata a verde pubblico. Noi dubitiamo profondamente della qualità di un verde pubblico compromesso dagli impianti di aerazione di un parcheggio attrattore.
2) Anche per quanti sostengono, e noi non siamo fra questi, che la galleria commerciale è opera accessoria al parcheggio è comunque evidente che la sua realizzazione in alcun modo può modificare il piano di calpestio altrimenti "varia" la destinazione urbanistica.
Inoltre la destinazione a verde pubblico a ridosso del monumento della Fortezza risponde a una evidente necessità di creare una idonea fascia di rispetto.

Funzione vanificata dalle consistenti variazioni delle quote di terreno.
A questo punto, stante la nostra volontà di chiarire fino in fondo l'iter amministrativo, non solo è necessario cancellare, ossia abbattere, i volumi fuori terra, ma è anche indispensabile riportare il volume interrato al rispetto della destinazione urbanistica originaria, limitandone l'uso ai soli lavoratori della Fortezza. Per il futuro, stante anche il consistente uso e ricorso ai project financing pensiamo che sia necessario garantire trasparenza e correttezza di tutto l'iter amministrativo e un efficace azione di indirizzo e controllo dell'amministrazione pubblica affinché quanto accaduto non si ripeta.

L'azione politica dei gruppi Unaltracittà/Unaltromondo e di Rifondazione Comunista è improntata alla massima trasparenza.

Siamo perciò stupiti quando alla nostra richiesta di chiarimenti sulle procedure relative alla Fortezza il sindaco risponde - legando la vicenda agli accordi regionali all'interno della Grande Alleanza Democratica - che questo "non è un modo propriamente costruttivo di impostare le cose". Spieghi al consiglio e ai suoi elettori come sia potuto succedere il caso della Fortezza, e se questa vicenda invece non abbia mostrato evidenti limiti di governance.

Da parte dei gruppi consiliari è stato annunciata l'impegno da fare chiarezza fino in fondo su questa vicenda, quanto invece riportato da alcune testate giornalistiche di "un esposto alla magistratura" non corrispondono né a quanto sostenuto né alle nostre finalità.

Il nostro obiettivo è trovare una soluzione che sia rispettosa delle norme che questo Comune si è dato e per la città tutta di battere e abbattere quello che sarebbe una vera e o propria offesa ad un bene architettonico ed monumentale tra i più prestigiosi ed importanti di questa città.
Infine deploriamo l'uso strumentale fatto su argomenti di un dibattito anche acceso e sicuramente critico al fine di influire su assetti politici generali. Un confronto per avviarsi ha bisogno del rispetto reciproco e a nessuno può essere chiesto, come condizione pregiudiziale, di alzare "bandiera bianca"
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