Al via il Laboratorio di Fabrica Ethica sulla filiera della pelletteria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2004 17:43
Al via il Laboratorio di Fabrica Ethica sulla filiera della pelletteria

FIRENZE- "Per la Regione Toscana il 2004 rappresenta l'anno chiave per la responsabilità sociale delle imprese. Il progetto Fabrica Ethica è maturato positivamente e oggi sono lieto di annunciare che oltre 600 imprese della filiera della pelletteria del nostro territorio saranno coinvolte in un percorso graduale di gestione integrata di qualità e di responsabilità sociale." Con queste parole Ambrogio Brenna, assessore alle attività produttive della Regione Toscana ha presentato "Fabrica Ethica - Laboratorio sulla FIliera della Pelletteria"(FELA-FIP) pensato e promosso dalla Commissione Etica Regionale (CER) da lui presieduta.

"Fino ad oggi la Regione ha scelto di non perseguire interventi di tipo legislativo ma ha cercato di definire un proprio percorso sul tema della responsabilità sociale delle imprese - ha aggiunto Brenna. Per questo siamo partiti dalle esperienze sul territorio e abbiamo cercato di incoraggiare la partecipazione attiva dei soggetti interessati: dalle aziende alle associazioni di categoria, dalla società civile organizzata ai sindacati per arrivare alle istituzioni." Il Laboratorio è la traduzione operativa del Gruppo di Lavoro della CER che in aprile ha proposto, nel 2° convegno di Fabrica Ethica, un panel ad hoc sulle filiere.
Le oltre 600 imprese pellettiere coinvolte nel FELA-FIP avranno l'opportunità di sperimentare un percorso innovativo costituito da momenti di informazione, di formazione, con l'obiettivo di sviluppare sistemi di gestione integrata sul tema della responsabilità sociale.

Un laboratorio che permetterà alla CER di orientare, anche in altri settori, gli operatori economici per incoraggiarli a "spostarsi" verso la responsabilità sociale integrata.
Per la realizzazione e la sperimentazione del Laboratorio-Fabrica Ethica sulla pelletteria è stata attivata una collaborazione con il Consorzio Centopercento Italiano, presieduto da Andrea Calistri, attivo da anni sul tema della certificazione SA8000 e che nel tempo ha saputo attivare un percorso virtuoso nell'integrazione dei sistemi di gestione atti ad operare con successo nella promozione aziendale dei principi della responsabilità sociale delle imprese.
Per Brenna "le sfide sociali della globalizzazione possono essere affrontate in modo adeguato solamente se i valori etici assumono un ruolo centrale nelle strategie delle imprese che operano sia a livello nazionale che internazionale.

La Regione Toscana è stata la prima in Europa a misurarsi con strumenti economici sul tema della responsabilità sociale delle imprese e ad intraprendere una strada innovativa decidendo di destinare contributi a fondo perduto alle piccole e medie imprese per acquisire la certificazione SA8000. Fino ad oggi, sono state oltre 100 le piccole e medie imprese toscane che hanno avviato le procedure per ottenere i contributi messi a disposizione dalla Regione per la norma SA8000. Sono già 33 le aziende del territorio che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale.

Proprio per questo la Toscana è diventata un caso di studio sulla responsabilità sociale a livello europeo come ha dichiarato la Commissione Europea, in occasione della Giunta Regionale che si è tenuta a Bruxelles il 5 e 6 luglio scorso. Per Brenna "la certificazione è uno strumento trasversale e strategico che punta alla qualità e alla crescita dei territori in cui le aziende sono radicate e al progressivo benessere di coloro che vi lavorano, non solo quindi un momento per erogare contributi.

Per questo, l'articolazione in distretti tipica del sistema toscano rende la nostra regione un ottimo banco di prova." (cl)

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