Vasco Rossi ha aderito al referendum promosso dai radicali per l’abrogazione della legge 40/2004, che vieta alle coppie italiane la pratica della fecondazione medicalmente assistita

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 luglio 2004 13:05
Vasco Rossi ha aderito al referendum promosso dai radicali per l’abrogazione della legge 40/2004, che vieta alle coppie italiane la pratica della fecondazione medicalmente assistita

Domani Vasco Rossi sarà a Firenze per una tappa del suo tour “Buoni o Cattivi”. Fuori dallo stadio, prima durante e dopo il concerto, sarà possibile firmare il referendum grazie ai punti di raccolta firme organizzati dalle associazioni radicali della Toscana. Non è ancora certa la collocazione del gazebo principale, che sarà installato sotto una delle due curve, Fiesole o Ferrovia, a seconda delle esigenze di ordine pubblico che saranno comunicate nelle prossime ore.

Tutti i militanti presenti ai punti di raccolta indosseranno le magliette “Buoni o cattivi firmate il referendum”, che lo stesso Vasco Rossi ha indossato nei suoi precedenti concerti.

La campagna referendaria sulla legge 40/2004 è giunta a un bivio.

Senza un cambio di passo nei prossimi giorni, c’è il rischio concreto di dover constatare l’impossibilità di procedere con il referendum. Per questo un appuntamento come quello di domani diventa decisivo per gli esiti della campagna nella nostra regione, e i mezzi d’informazione hanno la possibilità e la responsabilità di favorirne o meno il successo attraverso la conoscenza che ne daranno ai cittadini nelle prossime ore.

Intanto aspettiamo che i vari soggetti politici che si sono detti favorevoli alla campagna, passino dalle parole ai fatti e si attivino per il successo dell’iniziativa referendaria.

Spetta infine ai diretti interessati firmare e far firmare al più presto il referendum: non solo le migliaia di coppie sterili, che con la legge attuale resterebbero condannati ai viaggi della speranza all’estero per poter avere un figlio; non solo i milioni di cittadini che oggi sono malati di malattie interessate alla ricerca sulle cellule staminali embrionali (infarto, parkinson, diabete, sclerosi e tante altre); si tratta anche dei cittadini che oggi sono sani e che dovrebbero pensare al futuro proprio e dei propri figli, fintanto che sono in tempo.

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