Alle Piagge nasce la lista Cantieri Solidali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2004 18:05
Alle Piagge nasce la lista Cantieri Solidali

"Cantieri Solidali è un laboratorio politico che nasce dall'esperienza della Comunità delle Piagge e che in occasione delle amministrative di giugno diventa lista elettorale. Una lista che nasce dal basso, con l'obiettivo di unire in un progetto politico partecipativo i volti, le persone, le storie, le realtà che animano il territorio del Quartiere 5. Una scelta chiara e ponderata, che germoglia dall'esperienza delle Piagge per estendersi alle altre zone del quartiere con lo scopo di ricostruire un tessuto sociale e urbanistico che metta al centro la persona e non più gli interessi dei poteri forti della città".

Con queste parole Alessandro Santoro, prete ed animatore della Comunità di base delle Piagge, ha presentato oggi presso il Centro Sociale Il Pozzo, la lista "Cantieri Solidali" nata per le elezioni amministrative che rinnoveranno il consiglio della Circoscrizione 5 e come osservatorio sul governo locale, sia del Quartiere che del Comune.
"La candidatura alle elezioni è una tappa importante nella definizione di un laboratorio politico che abbia obiettivi semplici e che lavori con le persone che vengono schiacciate dall'attuale sistema politico ed economico e che sentono l'urgenza di attivarsi - continua Alessandro Santoro.

Penso ai senza casa, ai lavoratori flessibili o disoccupati, alle persone provenienti da altri paesi, agli anziani, a tutti quei minori che le convenzioni definiscono "a rischio", alle persone trafficate o in balia degli usurai e delle mafie."
Il programma di Cantieri Solidali avrà come fulcro la diffusione di nuove forme di democrazia partecipativa e di promozione di uno sviluppo locale autosostenibile attraverso il coinvolgimento attivo dei protagonisti sociali ed economici del territorio; il sostegno delle economie solidali e della finanza etica attraverso il consumo critico; il perseguimento di una gestione pubblica e sociale dei servizi; la ricostruzione di un legame sociale contro le vecchie e nuove povertà; l'organizzazione di una società multietnica e multiculturale; l'esercizio di liberi saperi in libera informazione; un forte lavoro per la pace attraverso una solidarietà internazionale che poggi la sua durevolezza nelle relazioni dal basso, tra i popoli.


"Questi principi ispiratori - commenta Jacopo Menichetti, capolista, 20 anni, studente piaggese all'Università di Firenze - pongono la lista "Cantieri Solidali" all'interno di quel processo definito nella Carta del Nuovo Municipio, che prevede la ricerca di un'alternativa all'attuale modello di sviluppo. Il gruppo di lavoro che promuove la lista, composto da abitanti del quartiere stesso e della periferia fiorentina, crede che solo il rafforzamento delle società locali e dei loro sistemi democratici di decisione possa consentire un certo livello di "resistenza" agli effetti negativi della globalizzazione liberista.

Effetti che in quartieri come quello delle Piagge, si ripercuotono con violenza, facendoci vivere fino in fondo le contraddizioni dell'attuale società."
Obiettivo dichiarato della lista è permettere l'accesso al consiglio di quartiere proprio di Jacopo Menichetti, animatore del progetto "Ora d'Aria", esperienza di autogestione presso il centro sociale il Pozzo. Una presenza in consiglio tesa a trasformare l'ente locale da luogo di amministrazione burocratica in laboratorio di autogoverno.
Nel panorama fiorentino la particolarità della lista e del laboratorio da cui emerge è il forte radicamento che ha con il territorio.

Nasce infatti proprio dalla sintesi di tanti progetti ideati e portati avanti con fatica e spesso nonostante l'isolamento politico delle amministrazioni cittadine. Basti pensare nel settore della finanza etica al "Fondo Etico e Sociale" strumento partecipato per sostenere le famiglie del quartiere "non bancabili" e dunque avviate verso certa esclusione sociale: in questo momento il fondo ha raccolto oltre 65.000 euro e ha fatto "microcredito" a 54 famiglie del quartiere.
Nell'ambito dell'accoglienza verso i cittadini stranieri è opportuno ricordare i tanti progetti inventati dal nulla che sono riusciti a creare "piccole comunità" di scambio e di relazione consentendo ad esempio all'eritrea Minia Ghebrecristos di far parte della lista stessa.

Nel campo della libera informazione l'Altracittà - giornale della periferia e Agenzia di Base, editi dall'associazione Il Muretto, rappresentano da anni un punto di riferimento per la società civile e i movimenti fiorentini e non solo.
"Cantieri Solidali" è dunque una lista a cui non servono parole d'ordine o slogan preconfezionati. È un tentativo che alcune persone legate alla Comunità delle Piagge, con umiltà e voglia di mettersi in discussione, desiderano compiere facendo sintesi di un'esperienza ormai decennale all'interno di un quartiere di periferia come quello delle Piagge.

Alla costruzione di questo laboratorio politico, che non è né facile né di immediata attuazione, sono invitati tutti quei fiorentini che credono che un'altra città sia possibile, e che a partire dalla rimessa in gioco delle dinamiche locali si possa giungere alla definizione di un altro mondo possibile. Un invito che nell'immediato si concretizza ad esempio nella raccolta, nei tempi dovuti, delle firme necessarie a presentare la lista.

"Firenze è una città piena di vitalità, che esprime realtà importanti e talvolta splendide, come nel caso della Comunità delle Piagge.

La nascita del laboratorio politico e della lista Cantieri Solidali avvenuta oggi alle Piagge non è che un'altra conferma che in città c'è un grande desiderio di cambiamento, di ricostruzione di rapporti tra i cittadini e la politica. Credo che la crescita delle comunità locali sia un fatto molto positivo, di cui le amministrazioni cittadine devono tener conto nell'organizzare le loro politiche. Alessandro Santoro con Cantieri Solidali consolida quella grande esperienza di comunità che ha messo le radici in città sin dalla metà degli anni '90.

Si tratta di un consolidamento di cui la lista "unaltracittà/unaltromondo" non può che essere soddisfatta perché così viene attivata una nuova forma di esercizio della democrazia, che rende possibile la crescita di un tessuto civico, sociale e ambientale di cui noi tutti dovremmo andare fieri."

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